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Playoff NBA, Nikola Jokic e la tensione prima di gara-7: "Non ho problemi, sono pronto"

NBA

Il lungo serbo dei Nuggets, alla seconda gara-7 nel giro di due settimane, sta giocando dei playoff da record: a un passo dal record di Magic Johnson, è pronto a trascinare ancora una volta la sua Denver. In Colorado il n°15 ormai è una certezza

DENVER-PORTLAND, GARA-7 IN STREAMING: LIVE

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Gli esami in questa stagione sono già stati superati tutti, con il massimo dei voti. Nessuna prova ha piegato il suo umore, incrinato il suo stato d’animo e la resa sul parquet: Nikola Jokic non soffre la pressione, non la percepisce come una condizione negativa dell’animo, rendendo così al meglio anche quando si ritrova spalle al muro e con gli occhi di tutti puntati addosso. Dopo gara-6 a Portland, il lungo serbo ha avuto soltanto una concessione per i cronisti che continuavano a chiedergli conto dell’ennesima sfida decisiva da affrontare nell’ultimo mese: “Sì, prima di gara-1 avevo un po’ di tensione. Era il mio esordio in post-season e mi sono fatto condizionare un po’ dalla scritta “playoff” che campeggiava dappertutto. A parte quello, tutto è rimasto identico a prima”. Anche il risultato personale, visto che in quell’occasione è arrivata una tripla doppia all’esordio (10 punti, 14 rimbalzi e 14 assist): la prima di una cavalcata giunta fino a questo momento a quota quattro, a una soltanto dal record di Magic Johnson per un giocatore alla prima esperienza ai playoff in carriera. “Perché mai dovrei essere nervoso prima di una gara-7”, sottolinea confermando il fatto che il battito del suo cuore non subirà particolari variazioni nelle prossime ore. “Gioco a pallacanestro da 15 anni, è quello che ho fatto per tutta la mia vita in pratica. Perché mai dovrei essere nervoso proprio adesso?”. Contro Portland il suo rendimento difensivo ha spesso fatto discutere, così come le condizioni fisiche che lasciano più di un dubbio. A leggere i numeri e il suo impatto però diventa complicato pensare di imputargli qualcosa: nella serie con i Blazers sono 27 punti di media, con 14 rimbalzi e nove assist. Numeri clamorosi, come ricordato da un suggestivo accostamento: Jokic ai playoff al momento è un mix tra Charles Barkley e Steve Nash, con 24.8 punti e 13 rimbalzi (come il primo) e 8.9 assist, il 40% dall’arco e l’86% ai liberi (come il secondo). Uno sproposito, su cui i Nuggets sperano di poter contare anche in gara-7.

Millsap: “Jokic è il presente, non solo il futuro della NBA”

Un impatto non solo sul parquet, ma anche in spogliatoio. I 24 anni non si vedono, quando si tratta di tenere a bada un gruppo giovane che non sembra tremare davanti all’appuntamento più importante delle loro giovani carriere: “Tra le tante doti di Jokic, c’è quella di essere in grado di abbassare la temperatura ogni volta che c’è della tensione. Arriva lui e tutti riescono a rilassarsi”, sottolinea coach Malone. “I tifosi di Denver sono entusiasti non solo per il prossimo obiettivo da raggiungere e le finali di Conference a un passo, ma anche pensando al futuro”. Jokic, Murray e tutti gli altri al momento sono già una certezza nella Lega: “Non rappresentano il basket del futuro, ma quello di oggi – aggiunge Paul Millsap - Per tutta la stagione hanno performato a livelli altissimi, ormai sono abituati a tenere un certo rendimento. Sanno benissimo che si tratta soltanto di pallacanestro: scendere in campo e fare quello che più li diverte al mondo”. L’appuntamento per vedere come andrà a finire è per questa sera alle 21.30 con lo streaming di gara-7 su skysport.it eccezionalmente aperto a tutti.