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NBA Summer League, i migliori a Sacramento e Salt Lake City: Miami si gode Tyler Herro

NBA

Dalle Summer League di Sacramento e di Salt Lake City sono emersi alcuni giocatori che potrebbero fare molto bene nella prossima stagione. Su tutti Tyler Herro, che ha impressionato con i Miami Heat nelle due partite disputate in California. Molto bene anche Tony Bradley degli Utah Jazz

Se la Summer League di Las Vegas è la portata principale dell’estate NBA (almeno per quello che succede in campo), le due “mini” Summer League di Salt Lake City e di Sacramento sono di sicuro gli antipasti. Nei tre giorni di partite tra la California e lo stato dello Utah sono scese in campo diverse prime scelte degli ultimi Draft e tanti giocatori in cerca di un’opportunità, non solamente nella lega di Adam Silver quanto anche in Europa e nel resto del mondo. Per questo i risultati lasciano un po’ il tempo che trovano: giusto per la cronaca, a Salt Lake City i padroni di casa dei Jazz hanno vinto due partite su tre esattamente come San Antonio e Memphis, con i Cleveland Cavaliers che invece hanno perso tutte le tre gare disputate; lo stesso hanno fatto i Golden State Warriors in California, mentre Miami ha vinto tutte e tre le gare. I Lakers invece hanno vinto due partite su tre grazie alla tripla a 4 secondi dalla fine di Zach Norvell Jr., “condannando” i Kings a un record di 1-2.

Chi ha spiccato di più a Salt Lake City

In casa dei Jazz sono state tre le prime scelte dell’ultimo Draft a scendere in campo: Luka Samanic (scelta numero 19) e Keldon Johnson (29) dei San Antonio Spurs e Dylan Windler (n.26) dei Cleveland Cavaliers. Tutti i rookie hanno avuto prevedibili alti e bassi, con Johnson che però ha fatto vedere le cose migliori in una prestazione da 29 punti contro i Grizzlies, impreziosita anche da un canestro da oltre metà campo. A rubare l’occhio era stato però un altro giocatore degli Spurs, Lonnie Walker IV, e non solo per la vistosa capigliatura: la 18^ scelta del Draft 2018 ha segnato 20 punti nella partita di esordio e poi ne ha messi altri 18 in quella conclusiva, mentre ha riposato il secondo giorno. Il miglior giocatore della tre giorno a SLC è stato però senza ombra di dubbio Tony Bradley: il lungo, scelto dai Jazz con la 28^ scelta nel Draft 2017, ha messo in mostra il lavoro fatto nell’ombra negli ultimi due anni e ha fatto vedere di potersi meritare un posto in rotazione alle spalle di Rudy Gobert, chiudendo con 20 punti, 15.5 rimbalzi e 2.5 stoppate nelle due partite disputate.

Chi ha spiccato di più a Sacramento

Meno notizie emergono invece da Sacramento, tranne che i Miami Heat – unica squadra imbattuta tra le due Summer League – potrebbero aver trovato un ottimo giocatore alla numero 13 dell’ultimo Draft. La guardia da Kentucky Tyler Herro, infatti, ha impressionato tutti sia nella vittoria sui Lakers (18 punti, 3 rimbalzi, 4 assist, 5/10 da tre punti) che in quella su Golden State (20 punti, 5 rimbalzi pur con 2/11 da tre) e sembra proprio uno di quei rookie in grado di ritagliarsi un posto in rotazione fin da subito anche con un coach come Erik Spoelstra. Altri giocatori che hanno spiccato sono il rookie dei Golden State Warriors Jordan Poole, quello dei Kings Kyle Guy e l’undrafted dei Lakers Zach Norvell Jr., autore del game-winner contro Sacramento. Ora le squadre si trasferiranno a Las Vegas, dove giocheranno tutte e trenta le franchigie NBA insieme alla nazionale croata e a quella cinese in preparazione ai Mondiali.