L'MVP delle ultime finali NBA stupisce ancora tutti, scegliendo di firmare per un anno in meno rispetto al quadriennale atteso da tutti. Per lui un accordo per 103 milioni di dollari e la chance di uscire dal contratto già nell'estate 2021. Proprio come Paul George (e Giannis Antetokounmpo)
Kawhi Leonard non smette di stupire. Lo ha fatto annunciando la sua decisione di lasciare Toronto (dopo averci appena vinto un titolo NBA) per firmare a Los Angeles, non sponda Lakers però, bensì Clippers. Lo rifà nel momento in cui mette penna al foglio del contratto, che non è – come tutti si aspettavano – per 4 anni e 142 milioni di dollari bensì per una stagione in meno. Il nuovo accordo che lo lega ai Clippers, infatti, è per 103 milioni di dollari e soli tre anni, l’ultimo dei quali però prevede una player option con la quale il giocatore potrebbe di fatto rendersi nuovamente libero sul mercato al termine della seconda stagione a Los Angeles. La decisione non è certo casuale, visto che anche il contratto firmato da Paul George la scorsa estate a Oklahoma City e oggi sul monte salari dei Clippers, prevede un’analoga player option in mano all’ex ala dei Thunder per la stagione 2021-22. In pratica: Leonard ha scelto – firmando un contratto più corto di quanto avrebbe potuto – di legare i suoi destini a Paul George. Entrambi nell’estate del 2021 – quella in cui potrebbe presentarsi da free agent sul mercato anche Giannis Antetokounmpo – potranno così essere liberi di scegliere (insieme) se restare a L.A., la città che li ha visti crescere cestisticamente, oppure se esplorare (chissà se ancora insieme) eventuali altre destinazioni. L’unico azzardo presente in una decisione del genere da parte dell’ultimo MVP delle finali NBA sta ovviamente nella scelta di rinunciare a 39 milioni di dollari garantiti, quelli che si sarebbe assicurato firmando un quadriennale come avrebbe tranquillamente potuto fare. Non si tratta però della prima volta che Leonard decide di lasciare sul piatto svariati milioni di dollari: era già successo una prima volta nel passaggio dagli Spurs ai Raptors (San Antonio poteva offrirgli 221 milioni di dollari per restare, Toronto al massimo 190) e se nel 2021 decidesse di esercitare la sua player option il massimo che i Clippers potrebbero offrirgli sarebbero 196 milioni di dollari per 4 anni invece di un contratto da 5 per 253 milioni. Scelte che – alla lunga – potrebbero avergli fatto perdere, dollari più, dollaro meno, circa 120 milioni di dollari nel corso della sua carriera, ma una scelta che ha una certa coerenza con le recenti decisioni delle principali supestar NBA di mantenersi sempre un orizzonte decisionale il più aperto possibile. Anche a costo di rinunciare (momentaneamente) a tanti milioni di dollari.