La guardia di Houston si è fatta male durante la gara di preseason disputata a Tokyo contro Toronto. Quella che sembrava essere solo una lesione, si è rivelata essere una frattura alla gamba sinistra: ancora da stabilire se sarà necessaria l'operazione
Se l’attenzione di tutti, a Houston, è per il debutto in stagione regolare della nuova coppia Harden-Westbrook, Mike D’Antoni sa benissimo che le fortune della sua squadra con ogni probabilità dipenderanno dal rendimento degli altri giocatori di contorno. Uno di questo, uscendo dalla panchina, è Gerald Green, arma letale soprattutto offensivamente per la sua capacità di accendersi in fretta e trovare il canestro con grande facilità, anche in totale autonomia. Proprio una giocata spettacolare delle sue – una schiacciata in tap-in a rimbalzo d’attacco – messa a segno durante la partita di esibizione sostenuta dai Rockets a Tokyo contro i campioni in carica di Toronto, ha finito per costargli cara. Quella che inizialmente sembrava soltanto una lesione alla sua gamba sinistra da successivi esami medici è risultato essere una frattura, che con ogni probabilità terrà fuori a lungo il giocatore dei Rockets, modificando così le rotazioni di coach D’Antoni. Viene a mancare così il suo contributo dal perimetro (solo Terrence Ross ha segnato più canestri da tre punti la scorsa stagione NBA uscendo dalla panchina rispetto ai 156 messi a segno da Green) e la capacità del nativo proprio di Houston di creare attacco (più di 10 punti a serata in meno di 21 minuti di gioco). Resta da definire, dopo ulteriori esami clinici in programma proprio in queste ore in Texas, se Green dovrà sottoporsi anche a un intervento chirurgico o se semplicemente si dovrà attendere che la frattura si ricomponga naturalmente. Il principale indiziato a vedere aumentare il proprio minutaggio in assenza di Green sembra essere Danuel House, a cui D’Antoni chiedere di trascorre più tempo da ala piccola piuttosto che da ala grande (buono il suo 38% dall’arco lo scorso anno, anche se in preseason deve ancora segnare la prima tripla, 0/8). Non è detto poi che l’infortunio al n°14 dei Rockets non finisce anche per fornire una chance in più a Ben McLemore, arrivato in Texas proprio con l’idea di rilanciare la propria carriera.