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NBA, Bradley Beal estende con Washington: 72 milioni di dollari per due anni

NBA

L'estensione contrattuale del n°3 degli Wizards non solo toglie dal mercato (futuro) uno dei suoi pezzi più pregiati ma sembra voler fare di lui il giocatore franchigia nella capitale. E nel 2022 potrebbe firmare il contratto più ricco nella storia della NBA

Sono tante le squadre NBA che, in ottica futura, non hanno mai fatto mistero di voler puntare su Bradley Beal – in scadenza a Washington nell’estate 2021 – per aggiungere un All-Star del suo calibro al proprio roster. Con Wall infortunato per tutto l’anno (e titolare di un contratto pesantissimo) la guardia degli Wizards sembrava il prototipo perfetto del giocatore scontento, ansioso di cambiare aria e puntare al titolo altrove. Invece no. La firma annunciata dal suo agente Mark Bartelstein su un’estensione contrattuale da due anni per 72 milioni di dollari (che copre quindi le stagioni 2021-22 e 2022-33, con la seconda come player option) lega infatti il giocatore nativo di St. Louis alla squadra della capitale a medio-lungo termine. Il medio è assicurato proprio dalla firma del nuovo contratto, mentre il lungo dalla possibilità del giocatore - già nell’estate del 2022 (rinunciando alla player option per il secondo anno dell’estensione appena firmata) – di poter poi firmare con Washington il contratto più ricco nella storia della NBA, un quinquennale da 266 milioni di dollari. L’offerta è possibile dal fatto che nel 2022 Beal, avendo raggiunto i 10 anni di permanenza nella lega (tutti con la stessa squadra), diventa eleggibile per un rinnovo al massimo contrattuale di quel tipo, mentre il massimo che il resto delle altre squadre NBA – nel 2022 – potranno offrire al giocatore saranno 4 anni di contratto per 198 milioni di dollari. A lavorare da mesi all’estensione contrattuale di Beal sono stati tanto il proprietario degli Wizards Ted Leonsis quanto il neo-general manager Tommy Shepard (a cui è stata tolta la carica ad interim, con conferma delle sue mansioni), insieme al giocatore e al suo agente, che dichiara soddisfatto: “Questa probabilmente finirà per essere la decisione più importante della carriera di Brad. Con me lui è sempre stato chiaro: in un mondo ideale non avrebbe mai voluto lasciare Washington. Sente come un dovere quello di invertire il trend di questa franchigia e di diventare il giocatore simbolo di un nuovo ciclo vincente”. Reduce dalla sua miglior stagione NBA, almeno a livello statistico (25.6 punti di media con più di 5 rimbalzi e 5 assist a sera) Beal sembra finalmente pronto a uscire dal cono d’ombra di John Wall (necessariamente fuori dai giochi) e prendersi onori e oneri di un ruolo da leader in casa Wizards.