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NBA, gli Indiana Pacers mettono Domantas Sabonis sul mercato

NBA

Il mancato accordo sull’estensione di contratto tra gli Indiana Pacers e il lungo lituano potrebbe portare a una sua cessione già in questa stagione. Le squadre interessate non mancano, ma finora il prezzo richiesto è stato molto alto

A Indianapolis sapevano che prima o poi sarebbero dovuti arrivare a questo punto: fare una scelta tra Domantas Sabonis e Myles Turner. E secondo quanto rivelato da The Athletic, la scelta è stata presa in favore del secondo. La franchigia e il figlio del grande Arvydas, infatti, sono lontani nelle trattative per l’estensione di contratto che deve essere concordata entro lunedì 21 ottobre, tanto che la squadra ha cominciato a sondare il mercato per vedere quale sia il valore del 23enne arrivato due anni fa dagli Oklahoma City Thunder nello scambio per Paul George. Fino ad ora il prezzo richiesto dai Pacers è stato ritenuto ancora troppo alto, visto che Indiana comunque può contare sul fatto che tra un anno Sabonis diventerà un restricted free agent, dando loro la possibilità di pareggiare qualsiasi offerta arrivi. Il lituano guadagnerà 3.5 milioni nella stagione che sta per cominciare ed è uno dei giovani lunghi più interessanti sul mercato, con un’ultima stagione da 14 punti, 9.3 rimbalzi e 3 assist uscendo dalla panchina per una squadra da 48 vittorie. E giocatori del genere così giovani e così produttivi di solito non arrivano sul mercato, perciò c’è da scommettere che diverse squadre si siano informate a riguardo.

La coesistenza con Turner e la situazione salariale dei Pacers

Il tema centrale della questione che ha portato a questa scelta è la sua coesistenza con Turner: i due hanno dimostrato di poter giocare assieme, ma per rendere al meglio probabilmente avrebbero bisogno di scendere in campo uno per volta — e una squadra come Indiana non può permettersi di investire 35-40 milioni di dollari all’anno per due giocatori che non possono stare troppo assieme. Turner ha anticipato i tempi dodici mesi fa firmando un’estensione da 72 milioni di dollari in quattro anni che entra in vigore da questa stagione, ma bisogna considerare che i Pacers hanno altri quattro giocatori che guadagnano più di dieci milioni all’anno (Victor Oladipo 21, Malcolm Brogdon 20, TJ Warren 10.8 e Jeremy Lamb 10.5) per un monte salari complessivo di 116 milioni quest’anno e già 104 garantiti il prossimo senza considerare Sabonis. Storicamente la proprietà di Indiana ha dato l’input di non sforare in luxury tax neanche di un dollaro, specialmente per una squadra che — per quanto solida e stabilmente da playoff — non è una contender per il titolo in questo momento. Da qui la decisione di mettere Sabonis sul mercato: non è detto che venga ceduto immediatamente — visto che comunque i Pacers mantengono il coltello dalla parte del manico essendo lui restricted — ma la sua situazione potrebbe cambiare qualcosa negli equilibri della Eastern Conference.