NBA, risultati della notte: Philadelphia rimonta Portland, Giannis si vendica di Toronto
I Sixers si confermano imbattuti in questo inizio di stagione, sbancando il campo di Portland a 0.4 secondi dalla fine anche senza lo squalificato Embiid. Antetokounmpo rifila 36 punti con 15 rimbalzi ai Raptors per “vendicare” le ultime finali di conference, Minnesota passeggia a Washington senza Towns. Maledizione Chase Center per Golden State, sconfitta anche da Charlotte
PORTLAND TRAIL BLAZERS-PHILADELPHIA 76ERS 128-129 | Partita pazza e bellissima tra Blazers e Sixers, risolta solamente nei secondi finali. A deciderla è un canestro a 0.4 dalla fine di Furkan Korkmaz, dopo che i Blazers erano passati in vantaggio con una tripla di Anfernee Simons a 2.2 dalla fine per rispondere a due liberi glaciali di Ben Simmons nel possesso precedente. I Sixers, senza Joel Embiid, rimangono così l’unica squadra imbattuta di questo inizio di stagione con cinque successi in fila — ma questo ha qualcosa in più degli altri, visto che a un certo punto gli ospiti erano finiti sotto di 21 lunghezze
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Impegnati su un campo molto difficile e senza poter contare sul proprio miglior giocatore, i Sixers si sono affidati ai rimanenti membri del quintetto guidati da un Al Horford da 25 punti e dai 23 di Tobias Harris, insieme alla doppia doppia di Ben Simmons (18 con 11 rimbalzi e 8 assist) e i 17 di Josh Richardson, a cui si sono aggiunti i 12 di Mike Scott e gli 11 del decisivo Korkmaz per una panchina da 43 punti. In una serata da 33% al tiro da tre, la differenza l’hanno fatta gli 84 punti in area realizzati da Philadelphia contro i soli 40 dei Blazers
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Oltre al danno di aver subito la sconfitta, per Portland c’è anche il doppio danno di aver sprecato una grande prestazione balistica di Damian Lillard (33 punti con 11/16 al tiro di cui 8/11 da tre) e aver visto Rodney Hood uscire trasportato a braccia dopo uno scontro di gioco (25 punti con 9/11 per lui).
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MILWAUKEE BUCKS-TORONTO RAPTORS 115-105 | Dopo un’estate intera a rimuginare su quello che è successo nelle ultime finali di conference, i Milwaukee Bucks avevano evidentemente molta voglia di incontrare di nuovo i Toronto Raptors. E con un primo quarto da 36-17 hanno immediatamente messo la partita sui binari giusti, rimanendo in vantaggio per tutta la gara e portando a casa il successo
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I Bucks hanno comunque rischiato di sprecare un altro vantaggio gigantesco: dopo aver subito le rimonte di Miami e Boston rispettivamente da +21 e +19, questa volta si sono fatti recuperare da +26 a +4 per ben tre volte nell’ultima frazione di gioco. Poi il sesto fallo di Pascal Siakam ha tolto ossigeno ai Raptors, che hanno dovuto alzare bandiera bianca ma solo dopo aver raddrizzato un primo tempo da 31% al tiro. Per i campioni in carica ci sono 36 punti di uno scatenato Kyle Lowry e i 16 di Siakam
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Per Giannis Antetokounmpo, invece, la doppia doppia è ormai di casa: la sua sesta in fila è arrivata grazie a 36 punti (14/20 al tiro) e 15 rimbalzi, a cui ha aggiunto 8 assist, un recupero e 4 stoppate in 36 minuti di gioco. Insieme a lui i 14 di Eric Bledsoe e gli 11 di Khris Middleton e Brook Lopez, a cui si aggiunge una panchina tutta capace di andare a referto per la quarta vittoria su sei in questo inizio di regular season
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GOLDEN STATE WARRIORS-CHARLOTTE HORNETS 87-93 | Quando i tifosi dei Golden State Warriors hanno acquistato i loro costosissimi abbonamenti per il Chase Center, di sicuro non si aspettavano che alla terza partita interna si sarebbero ritrovati un quintetto di partenza del genere: Ky Bowman, Jordan Poole, Glenn Robinson III, Eric Paschall e Willie Cauley-Stein. Eppure questa è la realtà dei fatti, visto che persino Draymond Green (indice della mano) e D’Angelo Russell (caviglia) hanno dovuto alzare bandiera bianca
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Questo non significa che i nuovi Warriors — l’unico che c’era anche l’anno scorso è Damion Lee, che scaldava la panchina — non abbiano dato tutto quello che avevano, realizzando 30 punti nel quarto iniziale (record stagionale) e giocandosela fino alla fine, guidati dai 25 punti del rookie Paschall, i 16 a testa di Bowman e Robinson III e i 14 di Lee
Alla fine però la mancanza di talento ha impedito a Golden State di vincere la prima gara al Chase Center, segnando solo due canestri negli ultimi tre minuti. A fare la differenza nel finale di gara sono stati i canestri e i liberi di Terry Rozier, autore di 20 punti e 7 assist insieme ai 25 di Dwayne Bacon
WASHINGTON WIZARDS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 109-131 | Chi invece non ha avuto problemi a fare a meno — almeno per una partita — della propria stella sono i T’Wolves, vittoriosi a Washington in una gara praticamente mai in discussione. Senza lo squalificato Karl-Anthony Towns (che non ci sarà neanche alla prossima con Milwaukee), Minnesota ha mandato sei giocatori in doppia cifra facendo il vuoto in un terzo quarto da 36-16
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Tra le note positive per coach Saunders non ci sono solo i 21 punti di Andrew Wiggins (seppur tirando 7/16), ma anche i 20 di Robert Covington (che non segnava così tanto da quasi un anno), i 18 di Gorgui Dieng, la doppia doppia da 15 con 13 assist di Jeff Teague, i 14 di Jake Layman e soprattutto i 20 del rookie Jarrett Culver, che nelle prime quattro uscite aveva realizzato in tutto 12 punti
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Gli Wizards, dopo la “sbornia” da 158 punti contro Houston, le percentuali sono tornate stabilmente sotto il 40% da campo con solo quattro giocatori in doppia cifra guidati dai 30 di Bradley Beal e pochissimo altro dai titolari (17 punti combinati da Smith, Bonga, Hachimura e Bryant). Ci ha pensato allora la panchina a dare il suo contributo, con 16 punti di Isaiah Thomas, 15 di Admiral Schofield e 14 di Moritz Wagner
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DETROIT PISTONS-BROOKLYN NETS 113-109 | Se ancora non vi eravate accorti del livello a cui sta giocando Andre Drummond, forse conviene cominciare a fare attenzione. Il centro dei Pistons ha realizzato la terza doppia doppia da 20+20 consecutiva, realizzando 25 punti e catturando 20 rimbalzi contro Brooklyn a cui ha aggiunto anche 6 assist, 3 recuperi e 5 stoppate
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Insieme a lui un quintetto tutto in doppia cifra con 24 di Luke Kennard (autore di un canestro e di due liberi decisivi negli ultimi 30 secondi) e 22 di Bruce Brown (partito in quintetto al posto dell’infortunato Reggie Jackson e autore del suo massimo in carriera). Detroit è riuscita a vincere nonostante i 14 punti si vantaggio toccati a un certo punto del terzo quarto, sopperendo anche all’assenza di Derrick Rose per un problema al bicipite femorale
Ai Nets non è servita la prima tripla doppia di Kyrie Irving con la nuova maglia (20 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) e un quintetto tutto in doppia cifra (20 per Taurean Prince, 18 per Joe Harris) per evitare la quarta sconfitta su sei gare stagionali, senza capitalizzare su un secondo quarto da 28-13 che sembrava aver messo la gara nelle loro mani. “Per qualche motivo abbiamo finito la benzina nel secondo tempo, e non so perché” ha detto coach Atkinson
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ORLANDO MAGIC-DENVER NUGGETS 87-91 | Non è stato sicuramente bello, ma almeno il messaggio di coach Malone è arrivato ai suoi giocatori. Sul campo di Orlando i Nuggets si prendono una vittoria importante dopo due sconfitte in fila che avevano messo la squadra di malumore, sfruttando il risveglio nel secondo tempo di Nikola Jokic (16 dei suoi 20 punti sono arrivati nella ripresa) e i 22 di Jamal Murray
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E dire che i Magic erano anche partiti meglio, toccando il +12 a inizio gara grazie a cinque canestri di Nikola Vucevic (il migliore dei suoi alla fine con 24 punti, seguito dai 21 di Aaron Gordon). Per la quinta volta consecutiva i Magic non sono riusciti a toccare quota 100 punti, un miraggio nonostante l’inserimento in quintetto di Markelle Fultz (9 punti, 2 assist e 3 recuperi) per provare a invertire la rotta
MEMPHIS GRIZZLIES-PHOENIX SUNS 105-114 | Quarta vittoria su sei gare per i sorprendenti Phoenix Suns di questo inizio di stagione, che cambiano marcia in un terzo quarto da 37-22 e si prendono il successo sul campo dei Grizzlies. Merito dei 21 punti di Devin Booker e soprattutto dei 20 di Aron Baynes, autore del suo massimo in carriera con 4 triple a segno su 7 tentativi
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Per Memphis si sono ripresentati i soliti problemi nei secondi tempi: in quattro delle cinque gare disputate infatti sono sempre andati all’intervallo in vantaggio, salvo crollare nella ripresa — questa volta con 11 palle perse nel terzo quarto. Questa volta ha contribuito l’infortunio al ginocchio di Jaren Jackson Jr., a cui i vari Ja Morant (24 punti e 7 assist), Dillon Brooks (16) e Brandon Clarke (16+11) non sono riusciti a sopperire
OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 115-104 | Danilo Gallinari è essenziale e incisivo nella prima sfida tra italiani della stagione, che ha visto Nicolò Melli partire in quintetto per New Orleans ma poi giocare solo 10 minuti (zero nel secondo tempo). Ancora determinante per OKC il solito Shai Gilgeous-Alexander mentre i Pelicans, già senza Zion Williamson, perdono anche Brandon Ingram nel secondo quarto
RACCONTO E HIGHLIGHTS DEL PRIMO DERBY ITALIANO