L’azzurro dei Thunder essenziale e incisivo nella prima sfida tra italiani della stagione, che ha visto Nicolò Melli partire in quintetto per New Orleans ma poi giocare solo 10 minuti (zero nel secondo tempo). Ancora determinante per OKC il solito Shai Gilgeous-Alexander mentre i Pelicans, già senza Zion Williamson, perdono anche Brandon Ingram nel secondo quarto
Oklahoma City Thunder-New Orleans Pelicans 115-104
Gallinari manda subito a bersaglio la prima conclusione della sua serata, e inaugura così il primo derby italiano della stagione NBA 2019-20, segnato dal buon inizio dei Thunder (in campo con Nerlens Noel al posto dell'assente Steven Adams) che costringono coach Gentry al primo timeout sul 10-2 per i padroni di casa. La reazione dei Pelicans arriva nel segno di Brandon Ingram, subito autore di un pronto 3/3 per 6 punti. Il protagonista del primo quarto - così come dell'avvio stagionale dei Thunder - è però Shai Gilgeous-Alexander, che è già in doppia cifra (12 punti) prima della fine del primo quarto. Un quarto che termina con OKC davanti di 7 grazie alla tripla sulla sirena di Darius Bazley, con i Thunder già con 33 punti sul tabellone frutto di percentuali superiori al 52% dal campo. Ancora Bazley si mette in mostra all'inizio del secondo periodo, tanto in attacco quanto in difesa, ma New Orleans rimane a contatto, con l'energia di Jahlil Okafor e di Frank Jackson e un ritmo di gara sempre altissimo. Un canestro di Lonzo Ball segna il sorpasso dei Pelicans sul 39-37 ma OKC reagisce ancora una volta seguendo la leadership di Shai Gilgeous Alexander, che termina il primo tempo già a quota 18 punti. La sua energia, quella di Amadou Diallo (12 punti dalla panchina per lui all'intervallo) e un paio di triple di Danilo Gallinari firmano l'allungo con cui i Thunder chiudono davanti il primo tempo, 65-60, anche grazie al canestro sull'ultimo possesso di Dennis Schroder. Sfiora la doppia cifra Gallinari (9 punti con 3/4 da tre punti) mentre con 11 a testa sono JJ Redick e Okafor i migliori per New Orleans, che ha 4 punti in 10 minuti da Melli.
Secondo tempo
La ripresa si apre senza Brandon Ingram, costretto a restare negli spogliatoi per un colpo ricevuto alla testa nel secondo quarto che consiglia di tenerlo sotto osservazione. I Pelicans non hanno nel quintetto di avvio neppure Nicolò Melli, mentre dall'altra parte c'è Danilo Gallinari e c'è un Nerlens Noel in grande spolvero, capace di avere impatto tanto in difesa con le stoppate che anche in attacco. Il vantaggio di OKC rimane stabile, ma New Orleans ha il merito - nonostante le assenze (Ingram oltre a Zion Williamson) - di non uscire dalla partita, anche se la tripla dell'unico giocatore egiziano della NBA, Abdel Nader, dà ai padroni di casa il massimo vantaggio della serata proprio alla fine del terzo quarto, 94-86. Dall'ultima pausa esce però meglio New Orleans: è 5-0 per gli ospiti in apertura del quarto quarto ma è di 7-0 il contro-parziale di OKC. Con 5 minuti da giocare i Pelicans tentano l'aggancio: JJ Redick firma la sua quarta tripla per portare i suoi a -3 ma un suo ex compagno ai Clippers, Chris Paul gli risponde con la stessa moneta, seguito a ruota da Danilo Gallinari, anche lui a segno dalla lunga distanza. Per l'azzurro di coach Billy Donovan ci sono 16 punti alla fine, con 4 triple a segno e 5/9 al tiro, mentre sono 23 quelli di Gilgeous-Alexander e 17 quelli di un sorprendente Darius Bazley, con OKC che firma un ottimo 40% di squadra dalla lunga distanza. I Pelicans che possono contare su Ingram solo per 13 minuti hanno 6 giocatori in doppia cifra (con Redick miglior marcatore a quota 17) ma non basta: New Orleans incassa la quinta sconfitta nelle prime sei partite. Zion Williamson deve tornare presto.