
NBA, i destini incrociati di Lillard, Russell e Doncic: career high ma sconfitti
Nella notte tre giocatori hanno realizzato il loro massimo in carriera, ma curiosamente sono tutti e tre usciti sconfitti dal campo. Damian Lillard ne ha messi 60 contro Brooklyn, ma non è bastato per dare ai suoi il primo successo casalingo in stagione. D’Angelo Russell ha toccato quota 52 per la prima volta in carriera, ma ha perso contro la Minnesota che lo aveva cercato in estate. Infine Luka Doncic ha firmato una tripla doppia da 38 punti con 14 rimbalzi e 10 assist, ma è stato sconfitto in casa da New York

Non capita spesso che un giocatore segni 60 punti in una partita NBA. Anzi, nella storia dei Portland Trail Blazers non era mai successo. Per questo fa ancora più rabbia che Damian Lillard ci sia riuscito ma non abbia potuto festeggiare il suo massimo in carriera – nonché massimo in questa stagione NBA – con una vittoria, perdendo per 119-115 in casa contro i Brooklyn Nets e rimandando ancora per la terza volta in stagione il primo successo casalingo
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Lillard è stato semplicemente spettacolare: 19 canestri su 33 tiri tentati, di cui 7/16 dalla lunga distanza e un perfetto 15/15 dalla lunetta, torturando a piacimento la difesa di Brooklyn che non sapeva più cosa fare. “Abbiamo provato la zona, la box-and-one, il blitz sui pick and roll, gli abbiamo tirato addosso di tutto” ha ammesso coach Kenny Atkinson. “Ha continuato a segnare tiri incredibili uno dietro l’altro”
GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
“È andata così” ha detto invece Lillard dopo la gara. “Ogni volta che fai un record, ovviamente è una cosa bella. Però perdere non è altrettanto divertente”. Una delusione che gli si poteva leggere in faccia sull’ultimo possesso della partita: con i suoi sotto di 7 lunghezze a pochi secondi dal termine, invece di far scadere il cronometro come accade di solito Lillard ha preso il tiro sulla sirena (peraltro difficilissimo), mandando a segno la settima tripla di serata e arrivando a quota 60. Sul suo volto però c’era solo la frustrazione per aver perso la sfida con la squadra di Kyrie Irving

Pochi minuti prima a Minneapolis anche D’Angelo Russell aveva vissuto la sua serata speciale. Contro la squadra che più di tutte lo aveva cercato in estate (anche per la sua grande amicizia con Karl-Anthony Towns) prima dell’accordo con i Golden State Warriors, "D-Lo" ha realizzato il suo massimo in carriera con 52 punti, superando il suo precedente record di 44
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E dire che Russell aveva saltato le ultime tre gare per una distorsione alla caviglia destra, riprendendosi subito le redini di una squadra ben diversa rispetto a quella immaginata in estate. Per lui 19 tiri a bersagli sui 37 tentati, con 7/17 dalla lunga distanza e 7/8 ai liberi in 40 minuti sul parquet, aggiungendo anche 9 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi e 2 stoppate alla sua miglior gara di sempre. Non è bastato però per battere i T’Wolves, capaci di vincere grazie ai 40 punti di Andrew Wiggins
GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Con le loro escursioni sopra i 50 punti, Russell e Lillard sono diventati i primi due giocatori a segnarne almeno 50 nella stessa sera dal 23 dicembre 2005, quando a riuscirci furono Allen Iverson (53) e Vince Carter (51). Per trovare invece due giocatori sconfitti nella stessa serata da 50+ punti bisogna risalire allo storico 9 aprile 1978, quando George Gervin ne mise 63 e David Thompson 73 entrambi in partite perse in cui l’unica cosa in palio era il premio di capocannoniere della stagione

Luka Doncic non è andato sopra quota 50 e neanche sopra quota 40, ma ha comunque fissato il suo nuovo massimo in carriera a quota 38 punti con una prestazione mostruosa. Lo sloveno dei Mavs ha infatti aggiunto anche 14 rimbalzi e 10 assist (13/26 al tiro, 3/11 da tre e 9/9 ai liberi) per la sua quarta tripla doppia stagionale, nonché la dodicesima della sua giovanissima carriera
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I record di precocità ormai non si contano neanche più, ma con questa quarta tripla doppia Doncic è diventato il quarto giocatore di sempre a realizzarne così tante nelle prime otto gare stagionali: come lui solo Maurice Stokes (1957-58), Oscar Robertson (1960-61, 1961-62) e Russell Westbrook (2016-17)
GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Difficilmente comunque Doncic ricorderà con piacere questa partita, sia per le 8 palle perse (a uno dal suo massimo in carriera) che per la sconfitta arrivata nel finale di gara. Lo sloveno ha avuto anche la possibilità di pareggiare la partita a 25 secondi dalla fine dopo due errori ai liberi di Taj Gibson, ma si è preso un tiro affrettato praticamente dal logo di metà campo con ancora 18 secondi sul cronometro, andando lungo sul secondo ferro: “Brutta scelta da parte mia” ha detto senza cercare alibi. “Non era il tiro che cercavo e ho deluso di nuovo la mia squadra. Devo prendere decisioni migliori”. Avrà tempo di farlo, così come di migliorare un massimo in carriera che durerà ben poco