NBA, risultati della notte: Boston fa 8 vittorie in fila, Melli e Belinelli ancora ko
Ottava vittoria consecutiva dei Celtics, che superano Dallas grazie ai 29 punti di Kemba Walker. Ancora una sconfitta per New Orleans travolta dai 39 di Harden, con Nicolò Melli in panchina per 48 minuti. San Antonio perde in casa con Memphis nella notte del ritiro della maglia di Tony Parker (7 punti per Marco Belinelli), i Clippers battono Toronto con un grande ultimo quarto difensivo. Detroit sconfitta da Minnesota nonostante il ritorno di Blake Griffin, torna anche Draymond Green ma Utah passa in casa di Golden State
BOSTON CELTICS-DALLAS MAVERICKS 116-106 | Vincono ancora i Celtics, che dopo il ko nell’opener contro i Sixers hanno messo in fila ben 8 successi. L’ultimo arrivato contro i Mavs è figlio soprattutto dell’ottimo secondo tempo di Kemba Walker, autore di 29 punti e delle tre triple che nel quarto periodo hanno regalato a Boston il margine decisivo nella prima partita senza l’infortunato Gordon Hayward
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Oltre a Walker, in casa Celtics da sottolinea i 25 punti e 11 rimbalzi di Brown e i 17 con quattro triple e sei assist di Smart. Una vittoria da grande squadra di Boston, che riesce a piazzare il parziale nella ripresa nonostante la pessima serata al tiro di Tatum - 1/18 dal campo e soli cinque punti raccolti
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Il migliore per Dallas è come al solito Luka Doncic: 34 punti, 11/21 al tiro, nove assist, sei rimbalzi e una marea di cose utili sul parquet. Nonostante l’ottima partita dello sloveno però, i Mavs inseguono per tutto il match, mettendo il naso avanti soltanto per pochi istanti nel quarto periodo: all’appello, non solo nel finale, mancano i punti di Porzingis - soltanto quattro, con 1/11 dal campo in una serata storta
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NEW ORLEANS PELICANS-HOUSTON ROCKETS 116-122 | Altra sconfitta per i Pelicans, che in attesa dell’esordio di Zion Williamson incassano l’ottava sconfitta in queste prime dieci gare stagionali. Merito dei Rockets e del solito James Harden, decisivo nel quarto periodo nonostante la mira spuntata dalla lunga distanza (4/19 combinato dal Barba e da Westbrook nel match)
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Harden chiude con 39 punti a referto, di cui 13 in fila nel momento più importante dell’ultima frazione, aggiungendo nove assist e quattro rimbalzi. Ventisei sono i punti aggiunti da Westbrook, in quella che diventa la quarta vittoria in fila per i Rockets
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Altra gara senza mettere piede in campo per Melli, rimasto a guardare i compagni per 48 minuti dalla panchina per scelta di coach Gentry. Niente Ingram - il migliore di New Orleans in questo complicato avvio, fermato da un fastidio al ginocchio - e 24 punti di JJ Redick non bastano ai Pelicans per invertire la tendenza di queste prime settimane di regular season
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L.A. CLIPPERS-TORONTO RAPTORS 98-88 | In una regular season lunga come quella della NBA, le squadre che puntano al miglior record devono essere in grado di vincere le partite brutte. E i Clippers ne hanno dato dimostrazione nella sfida casalinga con i Toronto Raptors, reduci dal successo della sera prima contro i Lakers ma tenuti sotto controllo dalla grande difesa dei padroni di casa specialmente nell’ultimo quarto (25-10 il parziale), nel quale i campioni in carica privi di Kyle Lowry e Serge Ibaka si sono accorti di quale sia la differenza tra avere e non avere Kawhi Leonard
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Alla sua prima partita contro gli ex compagni, Leonard ha vissuto una serata difficile contro i continui raddoppi e blitz di una squadra che conosce bene i suoi pregi e i suoi difetti. L’MVP delle ultime Finals ha segnato solo 2 degli 11 tiri tentati e ha perso ben 9 palloni, ma ha comunque sfiorato la tripla doppia con 12 punti, 11 rimbalzi, 9 assist e 3 recuperi con il secondo miglior plus-minus di squadra (+12). Insieme a lui altri quattro compagni in doppia cifra guidati dai 21 di Lou Williams e i 14+11 di Montrezl Harrell insieme ai 12 di Patrick Patterson e i 10 di JaMychal Green
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I Raptors sono riusciti a mettere in difficoltà Leonard pur perdendo OG Anunoby dopo meno di due minuti per un colpo all’occhio, dando più spazio a Rondae Hollis-Jefferson e ricevendo tantissimo da Chris Boucher (13 punti con 3 triple). Pascal Siakam ha chiuso come miglior marcatore dei suoi con 16 punti e 10 rimbalzi, ma ha avuto bisogno di 17 tiri per riuscirci (solo 6 a segno) e le stesse difficoltà offensive hanno avuto anche Norman Powell (15 ma con 5/12) e Fred VanVleet (14 e 8 assist con 6/20 dal campo) per una squadra tenuta al 40% dal campo con pochi tiri liberi
SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES 109-113 | I Memphis Grizzlies rovinano la festa agli Spurs – distratti dalla cerimonia a fine partita dedicata al ritiro della maglia di Tony Parker e beffati in volata dagli ospiti. Decisivo ancora una volta il challenge a disposizione degli allenatori in questa stagione: la richiesta di Taylor Jenkins infatti inverte il verdetto degli arbitri e nega due liberi fondamentali nel finale a DeRozan, chiudendo definitivamente i conti in favore dei Grizzlies
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A mettere lo zampino nel successo di Memphis è il miglior Jaren Jackson Jr. della stagione – autore di 24 punti in 38 minuti, conditi con sei rimbalzi, cinque assist, quattro triple e un eloquente +12 di plus/minus. Oltre a lui, 21 punti di Dillon Brooks e 19 con 12 rimbalzi di Jonas Valanciunas
Sette punti e due triple a segno per Marco Belinelli in 16 minuti arrivati come al solito a gara in corso. Un buon impatto offensivo per il n°18 azzurro, che condisce la sua prestazione con ben cinque assist (dato insolito e molto confortante rispetto alle sue abitudini) e tre rimbalzi – tutti arrivati in alcuni degli spezzoni di match migliori interpretati dagli Spurs
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Cerimonia toccante e piena di emozioni al termine della sfida: a rendere omaggio alla stella francese c'era tutta la sua famiglia texana, da Duncan a Ginobili, da Popovich e Diaw. E alla fine di un lungo discorso di ringraziamento, la n°9 del francese è stata scoperta sul soffitto dell'AT&T Center - occupando il suo posto assieme a tutte le altre storiche maglie ritirate dai nero-argento
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DETROIT PISTONS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 114-120 | Neanche il ritorno in campo di Blake Griffin e di Derrick Rose aiuta i Pistons a evitare la settima sconfitta stagionale in undici partite. I due sono rimasti in campo solo rispettivamente per 24 e 20 minuti, una gestione del minutaggio che coach Casey ha definito come “una lezione di trigonometria”, ma che non può servire da scusante a una squadra che non è praticamente mai stata in partita nonostante i 25 di Luke Kennard e i 16 di Tony Snell
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Per i T’Wolves una vittoria importante in back-to-back dopo aver perso al supplementare contro Denver. Merito di un eccellente 8/10 da tre punti nel solo primo quarto (15/34 alla fine) che ha permesso loro di costruire un vantaggio di 15 lunghezze mantenuto fino alla fine, gestito grazie ai 33 punti di Andrew Wiggins e i 25 di Karl-Anthony Towns, ma anche le 4 triple per 16 punti di Jake Layman
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GOLDEN STATE WARRIORS-UTAH JAZZ 108-122 | Agli Utah Jazz è bastato chiudere il primo tempo sul +14 per gestire comodamente la seconda metà di gara contro i Golden State Warriors, toccando anche il +20 e soffrendo solo in contropiede (20 punti concessi agli avversari contro i 6 segnati). A fine gara sono sette i giocatori in doppia cifra con i “Big Three” tutti sopra quota 20: Rudy Gobert ha spadroneggiato con 25 punti (11/12 al tiro) e 14 rimbalzi, mentre Donovan Mitchell (23, 8 rimbalzi e 6 assist) e Mike Conley (22 con 7 assist) hanno realizzato 5 triple a testa su 17 tentativi complessivi all’interno del 16/35 di squadra dalla lunga distanza
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Il ritorno in campo di Draymond Green non cambia di molto la sostanza dei Golden State Warriors: palla a D’Angelo Russell e poi vada come vada. E il più delle volte va male (2-9 il record, il peggiore di tutta la NBA), nonostante il playmaker ci metta tutto quello che ha come dimostrato in un primo quarto in cui ha segnato 16 punti in fila, prima di chiudere con 33 e 8 assist. Non abbastanza per superare una squadra completa come i Jazz, capaci di tenere tutti i suoi compagni sotto gli 11 punti a testa
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Dicevamo del ritorno in campo di Draymond Green: il tre volte campione NBA è rimasto in campo per 22 minuti prima di essere espulso per proteste nei confronti della terna arbitrale. E a chi altri sarebbe dovuta toccare la prima espulsione della storia del Chase Center? Per lui una serata da dimenticare con 4 punti (2/7 dal campo, 0/4 da tre), 7 rimbalzi e 4 assist con -14 di plus-minus, il peggiore dei suoi nella partita