Stando ai dati relativi alle sanzioni applicate dalla NBA, il fenomeno del “flopping” è stato sconfitto. Negli ultimi tre anni nessuno è stato multato, nonostante le lamentele dei difensori continuino a essere insistenti nei confronti degli arbitri. La capacità di conquistare falli infatti spesso diventa arte della finzione: Bleacher Report ha chiesto ai suoi utenti di indicare i migliori “attori” della Lega, questa la lista dei dieci più votati
10° POSTO | LOU WILLIAMS, L.A. CLIPPERS | Un giocoliere con il pallone tra le mani, abile a far scomparire e ricomparire a proprio piacimento la sfera dal palleggio. Il risultato è che spesso i difensori allungano la mano e a quel punto per lui è un gioco da ragazzi portare a casa il fallo. Anche a costo qualche volta di fare un po’ di scena…
9° POSTO | KYLE LOWRY, TORONTO RAPTORS | La sua specialità a detta di alcuni utenti è quella della “palla persa con caduta”: quando l’avversario gli sporca il possesso da dietro, lui si lascia andare a terra, evitando la figuraccia e portando spesso a casa tiri liberi a cronometro fermo. Con buona pace dei difensori che cercano invano di far valere le loro ragioni
8° POSTO | PATRICK BEVERLEY, L.A. CLIPPERS | Di lui si parla spesso come difensore che non fa sconti, ma parte del suo successo passa proprio dalla capacità di portare all’estremo lo scontro fisico (e i nervi) degli avversari: un atteggiamento che non è passato inosservato e che spesso rende protagonista Beverley di scenette non proprio edificanti
7° POSTO | RUSSELL WESTBROOK, HOUSTON ROCKETS | I grandi attaccanti, sempre in penetrazione e spesso in lunetta, sanno di poter godere di un occhio di riguardo: alle volte basta attaccare con convinzione il ferro che il fischio (prima o poi) arriva, e Westbrook lo sa molto bene
6° POSTO | MARCUS SMART, BOSTON CELTICS | Stesso discorso fatto in precedenza per Beverley: essere un duro in difesa porta con sé in dote anche un altro aspetto, quello di dover portare all’estremo lo scontro fisico – mettendo in evidenza alle volte contatti che non sempre sono così duri
5° POSTO | DRAYMOND GREEN, GOLDEN STATE WARRIORS | Da cinque anni sotto la lente di ingrandimento, il n°23 degli Warriors è croce e delizia per Golden State quando si tratta di gestire l’emozioni della gara: Green infatti spesso si è reso partecipe di scontri al limite e di sceneggiate non sempre edificanti – sottolineate dagli appassionati NBA. E gli arbitri tendono a farglielo notare…
4° POSTO | LEBRON JAMES, LOS ANGELES LAKERS | Può esistere una classifica NBA senza LeBron James (soprattutto quando si coinvolgono i tifosi)? Il n°23 dei Lakers è ai piedi del podio nella lista dei simulatori: ogni fischio a favore o contro di lui genera discussione, come tutto ciò che lo riguarda da 20 anni a questa parte nel mondo della pallacanestro
3° POSTO | JOEL EMBIID, PHILADELPHIA 76ERS | Le sfide sotto canestro spesso sono tese e non amichevoli (ogni riferimento a Karl-Anthony Towns non è puramente casuale), ma spesso Embiid ne esce vincitore sia nel conto finale dei punti che dei falli subiti. Merito del suo strapotere fisico e anche della capacità di sottolineare i contatti con gli avversari: il conto dei tiri liberi a suo favore nel frattempo continua a crescere e a lui, in fondo, importa solo quello
2° POSTO | CHRIS PAUL, OKLAHOMA CITY THUNDER | L’ex Rockets è da oltre un decennio un maestro nel portare a casa a proprio piacimento tiri liberi. Un’arte acquisita con il tempo, che alle volte però lo porta a forzare (un po’ troppo) la mano…
1° POSTO | JAMES HARDEN, HOUSTON ROCKETS | Sì, il giocatore votato all’unanimità è ovviamente il Barba – in lunetta in questo inizio di stagione ben 15 volte a partita e letteralmente in grado di scegliere come e quando costringere al fallo il proprio avversario diretto. Il suo movimento è diventato il più imitato della Lega, infilando le braccia sotto le mani del difensore e dirigendosi poi direttamente a tirare i liberi. Il contatto lo genera lui, ma per gli arbitri diventa difficile non fischiare: atteggiamento che lo porta di diritto direttamente al primo posto in classifica, anche stando alle indicazioni di tanti appassionati NBA