Il playmaker degli Orlando Magic contro Washington ha realizzato la sua miglior prestazione in carriera segnando 19 punti e firmando la giocata della partita, rubando il pallone per evitare il possibile pareggio degli avversari e chiudendo una schiacciata con fallo per il +6 dei suoi. Dopo un inizio difficile, i Magic sono alla terza vittoria consecutiva
Diciannove punti per un giocatore NBA potranno non sembrare tanti, specialmente per uno che è stato scelto alla prima chiamata assoluta del Draft. Markelle Fultz però non è un giocatore come gli altri, visto tutto quello che ha dovuto affrontare nella sua giovane carriera, e 19 punti possono rappresentare un nuovo punto di svolta. Dopo essersi guadagnato il quintetto base degli Orlando Magic, Fultz ha vissuto una grande serata contro gli Washington Wizards — squadra per cui tifava da piccolo — segnando i primi sette tiri tentati dal campo, di cui due triple. E ogni volta che Fultz segna da tre punti è un avvenimento, sia perché accade di raro (21% dall’arco in stagione) sia per tutto quello che ha passato con i suoi problemi alla spalla. Soprattutto, Fultz si è reso protagonista della giocata decisiva della partita: a 42 secondi dalla fine con i Magic avanti solo di tre lunghezze, Fultz ha letto in anticipo un passaggio di Bradley Beal diretto verso Isaiah Thomas e si è lanciato in contropiede dopo la rubata. Non contento, ha caricato il salto e ha anticipato l’intervento di Davis Bertans, chiudendo la schiacciata e subendo il fallo facendo esplodere l’Amway Center — un modo decisamente spettacolare di finire la sua miglior partita NBA.
I problemi al tiro e la forza mentale di Fultz
Non è stato tutto perfetto, visto che la terza tripla tentata nella sua serata non ha toccato neanche il ferro e in stagione è andato solamente sette volte sopra quota 10 punti, ma fa tutto parte del processo di un talento che si è dovuto ricostruire quasi da zero. “La sua forza mentale è enorme” ha detto il suo compagno di squadra DJ Augustin, con cui divide il ruolo di point guard. “Così giovane, prima scelta al Draft e tantissime persone parlano male di te per anni: il modo in cui si è ripreso mostra quanto sia forte mentalmente. Fisicamente sappiamo tutti quello che sa fare, lo ha dimostrato anche stasera con quella giocata in difesa. Ma mentalmente le persone non capiscono quanto sia forte”. Una forza mentale che deve esercitare ogni sera quando le difese lo costringono a fare i conti con i suoi demoni al tiro in sospensione: “Io lavoro duro per quei momenti” ha spiegato Fultz dopo la gara. “So che i miei avversari passeranno sotto ai blocchi per costringermi a tirare, perciò devo farmi trovare pronto a farlo. Oggi ho messo i primi due, mi sentivo a posto con il lavoro che avevo fatto e si è visto. Tirerò ogni volta che sarò libero”. I Magic, che ora dopo questa terza vittoria in fila si sono riportati in zona playoff pur con un record negativo (6-7), sperano che succeda sempre più spesso con risultati migliori rispetto a quelli avuti finora, ma la strada è ancora lunga.