NBA, risultati della notte: Antetokounmpo batte i Lakers, Houston vince in rimonta a L.A.
Milwaukee vince con merito la sfida al vertice contro i Lakers grazie ai 34 punti, 11 assist e 5 triple di Antetokounmpo. Ai gialloviola non basta la settima tripla doppia stagionale di James e i 36 punti di Davis. Grande battaglia anche tra Clippers e Rockets, vinta in rimonta da Houston grazie ai 40 punti di Westbrook e un chirurgico Harden nel finale. San Antonio supera Brooklyn (11 di Belinelli), nonostante il massimo in carriera da 41 punti di Dinwiddie. Utah batte Atlanta a domicilio e condanna gli Hawks al sesto ko in fila
MILWAUKEE BUCKS-LOS ANGELES LAKERS 111-104 | La super sfida di Milwaukee la vincono con merito i Bucks, sempre avanti nel punteggio per oltre tre quarti, scappati via grazie al 20-7 di parziale in apertura di secondo quarto e abili a mantenere il margine per tutto il match. Merito di un super Giannis Antetokounmpo, dei 21 punti di George Hill in uscita dalla panchina e più in generale del contributo a gara in corso delle riserve che battono quelle dei Lakers in maniera netta per 34-4 alla voce punti segnati. Una sfida attesissima, molto combattuta e che ha dato il suo verdetto: dopo un terzo di regular season, i Bucks sono la miglior squadra NBA
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Giannis Antetokounmpo è sempre più il principale candidato al titolo di MVP in questa stagione, autore di 34 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e ben 5 triple a segno - suo nuovo massimo in carriera. Impressionante l’efficacia del giocatore greco, che tira 11/19 dal campo, combatte a protezione del ferro e incide più di chiunque altro sulla sfida restando in campo soltanto 32 minuti: il miglior giocatore della lega
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LeBron James le prove tutte per riportare a contatto i Lakers nel punteggio, autore di 21 punti, 12 rimbalzi e 11 assist - settima tripla doppia stagionale, diventato nono nella storia NBA per assist totali messi a referto in carriera. Cifre come sempre lusinghiere, ma per una volta poco funzionali ai gialloviola, che nei 37 minuti in cui resta sul parquet chiude con -14 di plus/minus (unico in negativo del quintetto titolare)
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Anthony Davis torna sul parquet dopo la gara saltata causa infortunio e resta in campo per ben 43 minuti: è lui il principale riferimento offensivo dei Lakers, che chiude con 36 punti, 10 rimbalzi e 5 assist a referto. Il tiro dalla lunga distanza per l’ex Pelicans non vuol saperne di entrare, in una gara da 0/6 con i piedi oltre l’arco e in cui il solo Danny Green riesce a trovare ritmo e canestri (7/12 e 21 punti complessivi per l’ex Raptors)
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L.A. CLIPPERS-HOUSTON ROCKETS 117-122 | Successo in rimonta dei Rockets a Los Angeles, guidati dal duo Westbrook-Harden e abili a risalire la china dopo essere stati sotto anche di 16 lunghezze. Dal 77-61 di inizio terzo quarto infatti, Houston piazza un parziale da 40-12 (in cui il n°0 dei texani segna 22 punti, più di tutti i Clippers messi assieme), portando gli ospiti avanti in doppia cifra. Nel finale combattuto e spettacolare è ancora una volta un parziale a fare la differenza: il Barba chiude i conti a modo, colpendo a ripetizione dall'arco e permettendo ai Rockets di mettere a referto un 15-0 che chiude definitivamente i conti e condanna L.A. alla seconda sconfitta casalinga in stagione
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Alla sirena finale sono 40 i punti messi a referto da Russell Westbrook, massimo in stagione con la maglia dei Rockets e 44esima partita in carriera da 40+ punti per lui. Una sfida in cui ha preso per mano la squadra nel momento di massima difficoltà, giocando un super secondo tempo in cui, oltre ai canestri, non sono mancate le forzature: 13/31 dal campo, due triple fondamentali a segno, 10 rimbalzi, 5 assist, 8 palle perse e una quantità di energia enorme. Anche troppa quando si è trattato di provocare a distanza Patrick Beverley - acerrimo nemico del giocatore di Houston: un saluto dopo il sesto fallo dell'avversario che è costato un tecnico, un tiro libero cruciale per i Clippers nel finale che per fortuna di Westbrook e di Houston non ha cambiato il corso della partita
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Harden gioca una partita da leader, parte male tirando 2/7 e soffrendo contro la super difesa dei Clippers, ma poi aspetta che la gara diventi favorevole per lui e colpisce nel finale con chirurgica precisione. Alla sirena finale sono 28 punti, con 5 triple (due delle quali impossibile nel finale che decidono la sfida), 10 assist e una capacità di leadership da campione – alla testa di un quintetto tutto in doppia cifra, che chiude con il 50% dal campo complessivo contro una super difesa come quella dei Clippers
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Il migliore in casa Clippers è Paul George, che trascina la squadra di nuovo a contatto nel quarto periodo, ma non riesce a incidere negli ultimi 4 minuti di partita: alla sirena finale sono 34 punti con 12/23 al tiro, 6 triple e 9 rimbalzi, a cui si aggiungono i 25 con 9/19 dal campo di Kawhi Leonard. Incolore Lou Williams, che segna 6 punti in 17 minuti per poi perdere le staffe contro gli arbitri ed essere allontanato per doppio tecnico sul finire di terzo quarto. Prove di immaturità generale, su cui i Clippers dovranno riflettere in futuro
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SAN ANTONIO SPURS-BROOKLYN NETS 118-105 | Successo in rimonta dei San Antonio Spurs, che risalgono dal -14 e si prendono il successo nella ripresa contro i Nets grazie a un super Patty Mills - che segna 21 dei suoi 27 punti totali nel secondo tempo. È lui l’anima dei texani, a cui si aggiungono i 20 punti e 10 rimbalzi di LaMarcus Aldridge, in quello che è il 17esimo successo in fila raccolto in casa dagli Spurs contro i Nets (Brooklyn non vince da 18 anni a San Antonio)
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Agli ospiti non basta uno scatenato Spencer Dinwiddie, autore di 41 punti - nuovo massimo in carriera, raccolto tirando 14/29 dal campo e condito con 5 assist e 4 triple. I Nets perdono così nella 17esima gara consecutiva senza Kyrie Irving, in cui a fare la voce grossa sotto canestro ci ha pensato ancora una volta Jarrett Allen: 19 punti, 13 rimbalzi, 7/10 al tiro e 6 assist alla sirena finale
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Positivo l’impatto di Marco Belinelli sul match, che in 26 minuti (massimo in stagione per utilizzo) segna 11 punti ed eguaglia la sua miglior prestazione a livello realizzativo di questa complicata regular season. Il numero 18 azzurro chiude con 5/9 dal campo, una tripla e un contributo importante su entrambi i lati del campo
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ATLANTA HAWKS-UTAH JAZZ 106-111 | Vincono ancora i Jazz che mettono in fila quattro vittorie grazie ai 30 punti di Donovan Mitchell, autore del canestro del sorpasso decisivo sul 101-99 e dei due liberi che hanno chiuso i conti a 13 secondi dalla sirena. Utah domina nei pressi del ferro, vincendo la battaglia per punti segnati in area (62-49) che quella a rimbalzo (52-39). Merito del contributo determinante di un Rudy Gobert da 20 punti e 13 rimbalzi
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Agli Hawks non basta la gara numero 15 chiusa da Trae Young con almeno 30 punti a referto per evitare la sesta sconfitta consecutiva. Il giovane talento di Atlanta tira con percentuali modeste dal campo (9/28) e dalla lunga distanza (3/11), in una partita in cui i padroni di casa hanno cercato invano di dare una scossa cambiando anche il quintetto titolare (dentro Bruno Fernando e Cam Reddish). Dalla panchina sono 23 i punti segnati da Jabari Parker, una delle poche note positive di questi primi due mesi di regular season in casa Hawks
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