
NBA, i risultati della notte: 'Melo Anthony decisivo a Toronto, i Lakers vincono ancora
Massimo stagionale e canestro della vittoria a 4 secondi dalla fine per Carmelo Anthony, eroe della vittoria di Portland a Toronto. Decisivi LeBron James e Chris Paul nei successi di Lakers e Thunder, Detroit passa a Cleveland con la coppia Rose-Drummond, vittorie anche per Memphis e Sacramento

TORONTO RAPTORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 99-101 | Canestro decisivo allo scadere di Carmelo Anthony, che a 4 secondi dalla sirena segna a Toronto il jumper del definitivo sorpasso Blazers. Il 17esimo bersaglio in carriera del pareggio o per andare in vantaggio arrivato negli ultimi 5 secondi di quarto periodo e overtime: almeno quattro in più di chiunque altro dal 2003-04 a oggi. Una sentenza, nonostante gli anni che passano
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Per il numero 00 di Portland sono 28 punti con 10/17 al tiro, 5/8 dalla lunga distanza, 7 rimbalzi e +11 di plus/minus in 36 minuti di gioco. È lui il migliore in campo alla Scotiabank Arena, assieme a un Damian Lillard da 20 punti e 9 assist (sua la tripla del 99-99 a 38 secondi dalla sirena) e un Hassan Whiteside da 14 punti, 16 rimbalzi, 4 assist e ben 7 stoppate. Un lusso non da poco sotto canestro
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Toronto invece paga la poca brillantezza nel finale dovuta a una rotazione ridotta ai minimi termini ormai da settimane: Kyle Lowry è il più prolifico in casa Raptors, ma per arrivare a 24 punti gli servono ben 23 tiri (4/16 dalla lunga distanza). La point guard di Toronto aggiunge 10 assist, buona parte dei quali per Serge Ibaka - 17 e 11 rimbalzi, unico due in doppia cifra del quintetto di partenza alla sirena finale, con Patrick McCaw che chiude con 6 punti e una sanguinosa palla persa a referto. Quella a 13 secondi dalla fine che ha lasciato l’ultimo possesso a Carmelo Anthony

LOS ANGELES LAKERS-NEW YORK KNICKS 117-87 | Tutto facile per i Lakers contro i Knicks in una serata diventata preoccupante sul finire di terzo quarto, quando a punteggio già acquisito una brutta caduta a costretto Anthony Davis a uscire infortunato dal campo. Sul parquet invece a dettar legge ci ha pensato il solito LeBron James – uno dei cinque giocatori in doppia cifra per i gialloviola, che vincono con ben 30 lunghezze di scarto nonostante l’All-Star ex-Pelicans chiuda con soli 5 punti e 2/8 al tiro
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Alla sirena finale sono 31 punti per LeBron James (con un +26 di plus/minus che ben racconta il suo impatto nei 31 minuti trascorsi sul parquet): per il n°23 gialloviola "soltanto" cinque assist a referto, interrotta così la striscia di gare consecutive in doppia cifra alla voce passaggi vincenti per il migliore della specialità in tutta la NBA
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A preoccupare i Lakers in una serata perfetta a livello di risultato è l'infortunio alla schiena di Anthony Davis - caduto malissimo dopo aver provato a contestare una conclusione al ferro a Julius Randle. Un tonfo sordo, il fiato spezzato e una lunga attesa prima di rivederlo uscire dal parquet sulle proprie gambe. Superato lo shock iniziale, i primi esami hanno scongiurato il pericolo di un lungo stop, ma soltanto ulteriori controlli potranno escludere complicazioni all'osso sacro. Anche per questo Davis salterà sicuramente la doppia trasferta a Dallas e Oklahoma City per recuperare al meglio
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Un bruttissimo colpo è anche quello subito da Kentavious Caldwell-Pope - lanciato al ferro e letteralmente abbattuto da un colpo alla testa sconsiderato e pericolo da parte di Bobby Portis (poi espulso dagli arbitri per il suo gesto senza senso). James e Rondo si sono subito lanciati in difesa del compagno, rimasto anche senza fascetta a causa del duto impatto e costretto a rientrare negli spogliatoi: gli esami dei medici dei Lakers però hanno scongiurato il pericolo di commozione celebrale, permettendogli così di tornare sul parquet sul finire di terzo quarto
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BROOKLYN NETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 103-111 OT | Vincono ancora in rimonta i Thunder (11esima volta dopo aver iniziato sotto nel punteggio il quarto periodo, i migliori in NBA) grazie ai 28 punti di uno scatenato Chris Paul, decisivo nel testa a testa finale. Ben 20 dei suoi punti arrivano nel quarto quarto e overtime, con tanto di doppio jumper che spezza la parità a quota 103 e dà il via al parziale da 8-0 che chiude i conti nei 5 minuti supplementari
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Resta a riposo Danilo Gallinari, fermato da un dolore al polpaccio che ha subito messo in allerta lo staff medico di OKC. Come sottolineato da coach Donovan, l’infortunio del numero 8 azzurro non è grave, ma diventa inevitabile agire con precauzione in un mese così fitto di impegni per i Thunder: 17 partite in un mese, senza avere mai più di un giorno di riposo tra un impegno e l’altro. Centellinare le energie sarà il modo migliore per confermare la striscia di successi avviata da OKC (sei vittorie nelle ultime sette)

Situazione diametralmente opposta invece in casa Nets, costretti a incassare la settima sconfitta in fila nonostante le 7 lunghezze di vantaggio a 3 minuti dalla fine. Alla sirena finale sono 21 punti, 8 rimbalzi e 5 triple per Taurean Prince, 20 per Caris LeVert (alla sua seconda gara in campo dopo il lungo stop causa infortunio) e 14 con 21 conclusioni tentate di un esausto Spencer Dinwiddie. Kyrie Irving manca ormai da 25 partite e l’ottavo posto a Est dei Nets sta diventando sempre più complicato da conservare

CLEVELAND CAVALIERS-DETROIT PISTONS 113-115 | Vincono in volata i Pistons grazie al canestro in avvicinamento del definitivo sorpasso a 27 secondi dalla sirena realizzato da Derrick Rose. L’MVP più giovane della storia NBA è il miglior realizzatore di Detroit con i suoi 24 punti e 7 assist in uscita dalla panchina. Ottimo anche il contributo di Andre Drummond da 23 punti e 20 rimbalzi, al fianco del rookie Sekou Doumbouya che chiude con 15 punti, 6/9 dal campo e una super schiacciata per presentarsi nel migliore dei modi al mondo NBA
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Love pareggia il suo massimo in carriera da 30 punti segnati, pochi giorni dopo la sfuriata in campo contro i compagni che lui stesso ha definito “quella di un bambino di 13 anni”. Non bastano ai Cavs i suoi canestri, oltre ai 20 di Collin Sexton e i 17 di Cedi Osman, per evitare la quinta sconfitta in fila: Cleveland si conferma penultima forza a Est, davanti ai soli Atlanta Hawks
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MEMPHIS GRIZZLIES-MINNESOTA TIMBERWOLVES 119-112 | Vincono ancora i Grizzlies - ormai a ridosso della zona playoff, mezza partita dagli Spurs ottavi - al quarto successo nelle ultime cinque grazie a un’altra ottima prestazione dei suoi giovani talenti. Dillon Brooks chiude con 28 punti, a cui si aggiungono i 25 e 7 assist di Ja Morant - entrambi decisivi nel portare lo svantaggio di otto punti in un margine di 7 lunghezze alla sirena finale. A completare l’opera i 21 punti e 7 rimbalzi di Jaren Jackson Jr.
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Massimo in carriera da 24 punti per il rookie dei Timberwolves Jarrett Culver, miglior realizzatore di una squadra che deve ancora fare a meno dell’infortunato Karl-Anthony Towns. Jeff Teague aggiunge 18 punti e 6 assist, 17 quelli messi a referto da Robert Covington e 15 quelli di Andrew Wiggins. Uno sforzo inutile che non ha evitato a Minnesota l’ennesima sconfitta

PHOENIX SUNS-SACRAMENTO KINGS 103-114 | Super successo in rimonta per i Kings, sotto di 21 lunghezze nel terzo quarto a Phoenix e abili a risalire grazie a un parziale da 30-8 a cavallo delle ultime due frazioni. Merito dei 27 punti e 6 assist di De’Aaron Fox - uno dei sei giocatori in doppia cifra di Sacramento, che si gode il terzo successo delle ultime quattro anche grazie ai 19 punti di Nemanja Bjelica e i 16 con 4 triple di Buddy Hield
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Devin Booker continua a macinare canestri e record a livello personale, nonostante Phoenix sia giunta alla sconfitta numero 11 nelle ultime 14 gare giocate. Il realizzatore dei Suns chiude con 34 punti e 7 assist a referto - settima partita in fila oltre quota 30, miglior striscia per un giocatore nella storia dei Suns. Un’altra super prestazione che non ha frenato la rimonta dei Kings, così come inutili sono risultati i 21 punti e 9 rimbalzi di Deandre Ayton e i 17 realizzati da Kelly Oubre Jr.
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