Terzo quarto di grande nervosismo e tensione nella sfida vinta da Miami a Indianapolis: protagonisti l'ex All-Star dei Sixers e il giocatore dei Pacers, accusato da Butler a fine partita di essere soltanto un "frustrato che non sa difendere". Prima il faccia a faccia, la rissa sfiorata e poi l'epilogo: l'applauso di Warren dopo il fallo conquistato costa l'espulsione, salutata con baci e saluti dal n°20 degli Heat
Una vittoria da grande squadra quella conquistata da Miami, con il solito contributo da parte di tutto il gruppo e ben sette giocatori in doppia cifra. Merito della predisposizione di titolari e riserve, a partire da Jimmy Butler che in questa regular season spesso e volentieri sta lasciando spazio ai suoi giovani compagni. È lui il protagonista dello scontro più caldo del match contro i Pacers, spazientito dall’atteggiamento di TJ Warren nei suoi confronti tanto da affrontarlo faccia a faccia nel terzo quarto. Nervosismo venuto fuori anche poco dopo, quando nello scontro sul parquet contro il giocatore di Indiana gli viene fischiato un fallo in attacco: una vittoria per Warren, che nell’esultare inizia ad applaudire ironicamente alle sue spalle, inducendo a quel punto gli arbitri a fischiare contro di lui e spedirlo con quasi 20 minuti d’anticipo negli spogliatoi: “Credo che sia molto frustrante per lui rendersi conto del fatto che io posso marcarlo e contenere i suoi attacchi, mentre lui non può pensare di frenarmi. A un certo punto però devi trattenerti e non puoi permetterti di dire str****te. Ci vediamo la prossima volta [sfida a marzo in regular season tra Pacers e Heat, ndr] perché mi ha mancato di rispetto”. Warren non ha replicato ai microfoni, evitando ogni domanda su quanto accaduto sul parquet, mentre Butler ha chiosato: “È soft in difesa, non tiene a livello fisico. Non è neanche paragonabile a me, giochiamo su due livelli completamente diversi. Se fossi il loro allenatore, eviterei di chiedergli di marcarmi: fa schifo”. Un messaggio chiaro, come il suo post su Instagram: cerchiato in rosso il 20 marzo, la data del prossimo incrocio sul parquet che a questo punto acquista un significato che va ben oltre quello tecnico tra due squadre da playoff.