
Dal rapporto con la Cina al nuovo contratto tv: tutti i temi caldi per la NBA del futuro
Un'analisi del sito "The Athletic" sceglie di mettere sul piatto i temi più caldi che Adam Silver e il managerment NBA dovranno affrontare nell'immediato futuro per continuare a garantire l'incredibile crescita di cui la lega ha goduto negli ultimi decenni

I RAPPORTI CON LA CINA | Dall’ormai famoso tweet di Daryl Morey a supporto delle proteste in atto a Hong Kong i rapporti con i partner cinesi (dalla tv alla federazione) hanno subìto una brusca frenata. Il mercato è troppo vasto e importante – 1.2 miliardi di persone – perché la NBA non tenga in particolare considerazione per la sua crescita futura i propri rapporti con la Cina, che devono necessariamente migliorare

GLI ASCOLTI TV E IL NUOVO CONTRATTO | I rating stagionali finora sono in calo e anche se fino al termine della stagione 2024-25 la NBA continuerà a incassare i soldi del suo contratto televisivo da 24 miliardi di dollari firmato nel 2014 le grandi manovre per il rinnovo (non necessariamente al rialzo) sono già iniziate. Due brutte notizie per Adam Silver e soci: ESPN/ABC ha firmato per trasmettere alcune gare di grande interesse del campionato di football universitario mentre la NBC avrà a palinsesto l’hoceky NHL, togliendo così risorse e slot di palinsesto alla NBA. Si guarda con interesse al possibile ingresso nel mercato di attori come Amazon e Google

IL TEMA "LOAD MANAGEMENT" | Inutile nasconderlo: le pause programmate di riposo per i giocatori NBA sono sempre esistite, ma da quando i Toronto Raptors hanno tenuto a riposo per 22 gare Kawhi Leonard – introducendo anche al grande pubblico il termine “load management” – le cose non sono più le stesse. Il campionato da 82 partite è troppo lungo, le idee per ridurlo (magari introducendo un secondo mini-torneo all’interno della stagione) sono il primo segnale che si vogliono vedere il più possibile le superstar in campo

LE REGOLE DELLA FREE AGENCY | Anthony Davis che tramite il suo agente fa sapere pubblicamente di voler lasciare New Orleans, preferendo una sistemazione ai Los Angeles Lakers (volontà punita dalla lega con 50.000 dollari di multa); Paul George che nell’estate del 2018 firma un contratto di 4 anni con OKC e poi l’estate successiva chiede (e ottiene) di farsi cedere ai Clippers; valanghe di firme annunciate nelle prime ore dopo il via della free agency estiva, che fanno sospettare (e qualcosa di più…) che le trattive siano già attive da molto prima, nel periodo invece negato dalla lega. Silver ha bisogno di riprendere il controllo sul mercato NBA

LA CONCORRENZA ESTERA ALLA G LEAGUE | La lega ha fatto grandi sforzi per far crescere la propria lega di sviluppo e arrivare ad abbinare a ciascuna franchigia NBA una squadra di G League, da utilizzare come laboratorio (non solo tecnico). Dal 2018 però la National Basketball League australiana ha lanciato un nuovo programma chiamato “Next Stars” che va a rivolgersi a quei giocatori in uscita dai licei USA che non hanno intenzione di prepararsi alla NBA attraverso l’esperienza del college NCAA. Terrance Ferguson (21^ chiamata al Draft 2017 da parte degli Oklahoma City Thunder) ha aperto la strada, oggi LaMelo Ball e RJ Hampton sono due tra i liceali più quotati in vista del prossimo Draft ed entrambi giocano tra Australia e Nuova Zelanda