NBA, risultati della notte: i Lakers vincono ancora, Zion trascina New Orleans
I Lakers controllano il match contro Memphis dall’inizio alla fine, guidati dai 32 di LeBron James e protetti dalle 14 stoppate di squadra (7 di Davis). Zion Williamson trascina i Pelicans a un successo importante a Portland, con 13 punti dalla panchina per Melli. Gallinari ne segna 15 nella vittoria di OKC su Denver, mentre San Antonio sbanca Salt Lake City (Belinelli non entrato). Tutti i risultati e gli highlights delle nove partite della notte
LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 117-105 | Avanti dall’inizio alla fine, i Los Angeles Lakers conquistano la sesta vittoria nelle ultime sette partite e allungano in testa alla Western Conference. Contro l’avversaria che si ritroverebbero di fronte al primo turno di playoff se la regular season finisse oggi, i gialloviola dettano il passo, pur concedendo un paio di volte agli avversare di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio nell’ultimo quarto. Le 14 stoppate di squadra (di cui 7 del solo Anthony Davis) permettono però di portare a casa il quarto successo in fila
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A guidare i Lakers ci sono sempre LeBron James e Anthony Davis: il primo chiude con 32 punti e 7 assist, frutto di un ottimo 10/17 dal campo e 11/12 ai liberi in meno di 36 minuti di gioco. Il secondo fa correre un brivido lungo la schiena di tutti i tifosi gialloviola quando esce nel primo quarto per un colpo al polpaccio, ma rimane in campo fino alla fine e chiude con 28 punti, 13 rimbalzi e 4 assist con 8/17 al tiro e 10/15 ai liberi, dominando nel pitturato. Insieme a loro due gli unici in doppia cifra sono Avery Bradley con 14 e Kentavious Caldwell-Pope con 12 (ma 4/12 al tiro)
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Niente da fare per i Grizzlies, che vedono Spurs e Pelicans tornare rispettivamente a 3.5 e a 4 partite di distanza dal loro ottavo posto. Ja Morant ha guidato i titolari con 17 punti nonostante il 5/14 dal campo, mentre il miglior realizzatore di squadra è stato Josh Jackson con 20 punti dalla panchina. Impossibile però pensare di vincere in casa dei Lakers tirando solamente 5/16 da tre punti e sbagliando quasi la metà dei tiri liberi procurati (16/31)
LE 7 STOPPATE DI ANTHONY DAVIS CONTRO MEMPHIS
PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW ORLEANS PELICANS 128-115 | Vittoria importantissima in chiave playoff da parte dei Pelicans che passano a Portland grazie alla settima gara in fila oltre quota 20 punti segnati messa a referto da Zion Williamson. Un successo mai in discussione, con New Orleans in vantaggio anche di 22 lunghezze, abile a portare a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque partite giocate. La scelta numero 1 all’ultimo Draft chiude con 25 punti, 10/17 dal campo (nessun tentativo dalla lunga distanza) e 4 assist. Al suo fianco ottimo l’impatto di Jrue Holiday con 20 punti e 4 triple e di un Brandon Ingram da 16 punti con 8 tiri dal campo e 6 assist
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Partita importante anche da parte di Nicolò Melli, che in 19 minuti in uscita dalla panchina chiude con 13 punti a referto, 3 triple a segno, 5 rimbalzi e tante giocate utili in un gruppo che sta tornando a concedergli spazio e responsabilità sul parquet. Il segnale più incoraggiante in vista di questa lunga rincorsa playoff
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I Blazers infatti, ancora senza l’infortunato Damian Lillard, non vanno oltre i 27 punti e 10 assist di CJ McCollum - leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con Carmelo Anthony autore di 20 punti e Hassan Whiteside che ne aggiunge 19 e 12 rimbalzi. Per Portland è il terzo ko in fila, che lascia solo mezza gara di vantaggio alla squadra dell’Oregon proprio sui Pelicans in risalita (e a 4 partite di distanza dai Grizzlies ottavi)
OKLAHOMA CITY THUNDER-DENVER NUGGETS 113-101 | Vittoria pesantissima e da grande squadra per OKC che supera in casa una squadra di alta classifica come i Nuggets. Merito di un Chris Paul formato All-Star, autore di ben 29 punti arrivati grazie a un chirurgico 11/17 al tiro e 4/6 dalla lunga distanza. Steven Adams ne aggiunge 19 con 17 rimbalzi e così i Thunder incassano il successo n°11 nelle ultime 14 gare
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Tra i sette giocatori in doppia cifra in casa OKC c’è anche Danilo Gallinari che chiude la sua prima partita del post All-Star Break con 15 punti complessivi a referto, arrivati nonostante un brutto 4/14 dal campo seppur condito con due triple, tre rimbalzi e diverse giocate spettacolare
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Seconda battuta d’arresto in fila per la seconda forza della Western Conference, nonostante un’altra straordinaria prestazione offensiva di Nikola Jokic: 32 punti con 12/15 al tiro con 7 rimbalzi e 5 assist. Incidono anche Murray e Barton, rispettivamente autori di 21 e 16 punti, ma nel finale l’inerzia è tutta dalla parte di OKC che piazza il parziale da 35-24 nell’ultimo periodo e chiude i conti contro i Nuggets
UTAH JAZZ-SAN ANTONIO SPURS 104-113 | Dejounte Murray è il volto degli Spurs nel successo raccolto a Salt Lake City contro un avversario ostico come i Jazz. Merito di un attacco bilanciato passato non solo dalle sue mani (23 punti e 7 rimbalzi), ma anche da quelle degli altri cinque giocatori in doppia cifra - tra cui un DeMar DeRozan da 18 punti e LaMarcus Aldridge da 15 e 8 rimbalzi. Marco Belinelli invece resta a guardare per i tutti e 48 i minuti, all’ennesimo DNP di una regular season molto complicata
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Dopo la festa dovuta alla doppia convocazione all’All-Star Game di Gobert e Mitchell, i Jazz sono apparsi un po’ svagati in un match in cui sono stati sostanzialmente costretti sempre a inseguire. Il centro francese è il miglior realizzatore tra i padroni di casa con i suoi 18 punti e 14 rimbalzi, mentre il n°45 dei Jazz chiude con più tiri (14) che punti a referto (12). Decisivo il 17-0 di parziale Spurs arrivato nel secondo quarto che ha sostanzialmente deciso la sfida con 24 minuti d’anticipo
ORLANDO MAGIC-DALLAS MAVERICKS 106-122 | Successo importante in chiave playoff per Dallas, che passa a Orlando godendosi - oltre al solito Luka Doncic - i 24 punti e 10 rimbalzi di Kristaps Porzingis e soprattutto i 26 realizzati da Maxi Kleber in uscita dalla panchina; suo nuovo massimo in carriera. Per i Mavericks è il 19esimo successo in trasferta (19-8 il record), a fronte delle 18 vittorie complessive raccolte nelle due stagioni precedenti: la dimostrazione plastica di come e quanto le cose siano cambiate per la squadra texana in questa regular season
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Discorso a parte (come spesso è capitato in questa stagione quando si parla di Dallas) va fatto per Luka Doncic - anima, cuore e motore di una squadra che si affida sempre e comunque a lui. Il numero 77 sloveno chiude con 33 punti, 10 rimbalzi e 8 assist con 10/21 dal campo, 4 triple a segno e l’ennesima tripla doppia sfiorata in una regular season giocata da MVP
In casa Magic invece resta ben poco da salvare: cinque giocatori in doppia cifra, guidati dai 28 punti e 5 triple di Evan Fournier non bastano per allungare a tre la striscia di successi aperta prima della pausa dell’All-Star Weekend. Orlando resta comunque saldamente all’ottavo posto a Est, con Washington che resta sempre a tre gare di distanza dopo la partita persa contro i Cavaliers
MINNESOTA TIMBERWOLVES-BOSTON CELTICS 117-127 | Boston batte a domicilio i Timberwolves nonostante la difesa svagata per oltre tre quarti e grazie alla capacità realizzativa di un quintetto titolare da record. Alla sirena finale infatti sono quattro i giocatori con 25 o più punti a referto: Gordon Hayward 29, Daniel Theis con la miglior partita della sua carriera da 25 e 16 rimbalzi (entrambi record personali), 28 e 11 di un Jayson Tatum formato All-Star e i 25 di Jaylen Brown. La seconda volta che accade nella storia dei Celtics, dopo che il 20 gennaio 1960 ci riuscirono Tom Heinsohn, Bill Russell, Bob Cousy e Bill Sharman. Un contributo diffuso che ha reso inutile l’impatto a gara in corso della panchina (soltanto 10 punti complessivi) e non fatto rimpiangere l’assenza dell’infortunato Kemba Walker
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Se in casa Celtics c’è così tanto da dire, discorso opposto va fatto per Minnesota, a cui non resta altro che sperare che questa stagione finisca presto. Towns fuori per almeno altre due settimane, 16^ sconfitta incassata nelle ultime 17 partite e un gruppo che non va oltre i 27 punti di Michael Beasley e i 18 con 13 rimbalzi di D’Angelo Russell
TORONTO RAPTORS-PHOENIX SUNS 118-101 | I Raptors hanno subito ripreso il discorso da dove lo avevano lasciato, senza pensare alla sconfitta contro i Nets che ha interrotto la striscia da record di 15 successi e incassando senza grossi problemi l’ottava vittoria in casa in fila battendo anche i Suns. Un’affermazione che conferma l’ottima stato di forma dei canadesi, che non perdono due gare in fila da Natale (Indiana e Boston il 23 e il 25 dicembre). Da quel momento in poi il record dei canadesi dice 19-2: difficile davvero pensare di poter fare di meglio
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Protagonista in casa Raptors è Pascal Siakam, autore di ben 37 punti e 12 rimbalzi con 12/19 al tiro, 5 triple e un impatto devastante nei 38 minuti trascorsi sul parquet. È lui il leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con Lowry che condisce la sua doppia doppia con 10 assist e Terence Davis che aggiunge 14 punti in uscita dalla panchina
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Phoenix invece continua a non riuscire a invertire la tendenza, incapace di andare oltre i 21 punti e 8 assist di un Devin Booker fresco di convocazione all’All-Star Game. Doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi per Deandre Ayton e poco altro da segnalare nell’ennesima complicata regular season che i Suns chiuderanno ben lontani dalla zona playoff
NEW YORK KNICKS-INDIANA PACERS 98-106 | Nonostante un Victor Oladipo acciaccato e alle prese con un recupero che lo ha costretto a stare fuori nel quarto periodo (8 punti in 25 minuti per lui), i Pacers sono riusciti a battere a domicilio i Knicks - quarto successo in fila per Indiana al Madison Square Garden - e riprendere la loro corsa playoff. Merito di un Domantas Sabonis da 24 punti e 13 rimbalzi, a cui si aggiungono i 27 e 8 di TJ Warren e i 14 in uscita dalla panchina di McDermott
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In casa Knicks invece resta davvero poco da segnalare: Bobby Portis è il miglior realizzatore con i suoi 19 punti, a cui si aggiungono i 17 di RJ Barrett. Julius Randle invece, il più prolifico in attacco per New York dopo la partenza di Marcus Morris, non va oltre un modesto 2/9 al tiro, raccogliendo nel complesso 7 punti e 7 rimbalzi
WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 108-113 | Esordio con vittoria per J.B. Bickerstaff, chiamato durante la pausa dell’All-Star Game a sostituire coach Beilein sulla panchina dei Cavaliers. “Ho visto voglia di combattere e grinta”, sottolinea al termine di un quarto periodo da 32-21 che ha ribaltato l’inerzia del match. Ben 14 dei 25 punti complessivi realizzati da Collin Sexton arrivano negli ultimi 12 minuti, a cui si aggiungono i 16 punti di Cedi Osman e i 15 di Darius Garland. Per Cleveland è il secondo successo in fila; non accadeva da oltre un mese e in Ohio sperano sia un segnale per provare a ripartire
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A farne le spese sono gli Washington Wizards che nonostante le assenze, avrebbe voluto e dovuto vincere una partita che gli avrebbe avvicinati all’ottavo posto a Est. Bradley Beal chiude con 26 punti, 28 tiri dal campo, 1/10 dalla luna distanza e un solo assist - sintomo di come abbia cercato di “fare tutto da solo”, raccogliendo però un eloquente -15 di plus/minus. La strada giusta dunque non sembra essere questa se Washington vuole provare a cambiare l’inerzia della sua regular season
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