NBA, risultati della notte: Embiid show contro Atlanta, Milwaukee vince ancora
Il n°21 dei Sixers segna 49 punti, aggiorna il suo massimo in carriera e regala a Philadelphia il 27° successo in casa su 29 gare. Vittoria all’overtime a Washington dei Bucks grazie ai 40 punti di Khris Middleton e nonostante un Bradley Beal che ne segna 55. Harden trascina Houston contro New York, Miami perde a Cleveland dopo un tempo supplementare. Di seguito i risultati e gli highlights della notte
PHILADELPHIA 76ERS-ATLANTA HAWKS 129-112 | L’hanno dovuta vincere due volte la partita i Sixers e in entrambi i casi si sono affidati a Joel Embiid - il miglior giocatore sul parquet per distacco, in grado anche di aggiornare il suo massimo in carriera contro un avversario tutt’altro che irresistibile a protezione del ferro. Philadelphia scappa via sul 41-24 dopo 12 minuti, si fa recuperare dal 40-22 di parziale Hawks nella terza frazione e poi chiude i conti nell’ultimo periodo con un 38-20 che non lascia spazio alla replica di Atlanta
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Il mattatore dunque è Joel Embiid, uno di quelli che quando si diverte diventa virtualmente incontenibile per qualsiasi tipo di difesa: alla sirena finale sono 49 punti con 17/24 dal campo, 14/15 ai liberi e una tripla a segno - quella con cui ha fissato il suo nuovo massimo in carriera. Il tutto condito da 14 rimbalzi, tre assist, tre recuperi e un convincente +19 di plus/minus: la partita che ci voleva per regalare a Philadelphia il 27° successo su 29 gare disputate al Wells Fargo Center
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Miglior realizzatore in casa Hawks (neanche a dirlo) è Trae Young, autore di 28 punti e 10 assist, con 10/22 dal campo, 7 rimbalzi e soltanto due bersagli dalla lunga distanza su 11 tentativi. Atlanta però, nonostante la sua ottima prestazione, incassa la terza sconfitta nelle ultime cinque gare, penultima a Est davanti ai soli Cleveland Cavaliers
WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 134-137 OT | A Milwaukee gli All-Star sono due (o forse anche di più, come sottolineato più volte da Giannis Antetokounmpo) e nella partita contro Washington è arrivata l’ennesima conferma: Khris Middleton infatti si è caricato la squadra sulle spalle nel finale, trascinando i Bucks all’ottavo successo nelle ultime nove sopperendo al meglio all’assenza del n°34 greco. Antetokounmpo infatti chiude con 22 punti e 14 rimbalzi una sfida in cui è costretto ad abbandonare il parquet per raggiunto limite di falli con 90 secondi dei regolamentari ancora da giocare
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Washington al momento dell'uscita dal parquet dell'MVP in carica era nel pieno di una rimonta impetuosa, che ha riportato avanti nel punteggio i capitolini dopo essere stati sotto anche di 17 lunghezze - ritornati in vantaggio a un minuto dalla sirena grazie a un super Bradley Beal. A quel punto Middleton ha concluso il lavoro: suoi gli ultimi 9 punti realizzati nel supplementare da Milwaukee, in una gara da 40 complessivi con 15/28 dal campo, 5 assist e 5 rimbalzi. Sue anche le due triple a segno che mettono due possessi di distanza tra le squadre nell’overtime - il colpo di grazia per fermare gli Wizards
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Bradley Beal invece è il primo giocatore negli ultimi 13 anni a chiudere due partite in fila in back-to-back con almeno 50 punti a referto (l’ultimo a riuscirci era stato Kobe Bryant): sono 55 quelli segnati contro Milwaukee, di cui 22 nel quarto periodo e 7 nell’overtime. Uno sforzo enorme, affiancato da uno Shabazz Napier da 27 punti - suo massimo in stagione - e poco altro; canestri che non permettono a Washington di evitare la terza sconfitta in fila e di vedere la zona playoff allontanarsi sempre di più
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HOUSTON ROCKETS-NEW YORK KNICKS 123-112 | La loro presenza non era stata neanche messa in discussione: James Harden, Russell Westbrook e PJ Tucker dovevano a ogni costo essere presenti alla cerimonia dello Staples Center, all’ultimo addio dato a Kobe Bryant dai suoi amici e familiari. Per questo i giocatori dei Rockets sono ripartiti da Los Angeles soltanto al termine della celebrazione, arrivando al Toyota Center a poco più di un’ora dalla palla a due. Tutto questo però non ha inciso in alcun modo sulla loro resa, abili ad approfittare del fatto che i Knicks non vadano oltre i 21 punti a referto di RJ Barrett
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Il migliore in casa Rockets invece è proprio Harden che segna 31 dei suoi 37 punti nel solo primo tempo, con 14/25 dal campo, 4 triple, 6 rimbalzi e 9 assist a referto. Lui è uno dei sei giocatori in doppia cifra, con Eric Gordon - rientrato dall’infortunio - che chiude con 16 punti e un eloquente +26 di plus/minus in 28 minuti. Per Houston è il quarto successo in fila: il modo migliore per puntare al vertice della Western Conference
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CLEVELAND CAVALIERS-MIAMI HEAT 125-119 OT | Rimonta clamorosa e successo all’overtime dei Cavaliers, che ribaltano la gara contro Miami proprio quando sembravano destinati a incassare l’ennesima sconfitta senza appello. Nonostante l’assenza dell’infortunato Jimmy Butler, gli Heat infatti avevano toccato anche le 22 lunghezze di vantaggio nella ripresa prima di incassare il parziale da 31-12 nell’ultima frazione realizzato dai padroni di casa per forzare i supplementari e condannare Miami all'ennesima sconfitta lontano dalla Florida
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Protagonista assoluto del successo dei Cavs è stato Kevin Porter Jr., il rookie scelto con la chiamata numero 30 da Cleveland nell'ultimo Draft e autore di 30 punti - suo nuovo massimo in stagione - con tanto di canestro del sorpasso nell'overtime. Per lui 9/18 dal campo e quattro triple a segno in 41 minuti di gioco: "Puoi anche giocare la partita perfetta, ma l'unica cosa importante da fare era vincere e noi ci siamo riusciti"
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UTAH JAZZ-PHOENIX SUNS 111-131 | Il volto del successo nel match tra Jazz e Suns è quello di Ricky Rubio - alla prima da ex a Salt Lake City e autore di 22 punti, 11 assist e ben 7 palle recuperate nella vittoria larga e meritata conquistata da Phoenix in trasferta. Oltre al contributo dello spagnolo (direttore d’orchestra di un attacco che chiude con il 56% dal campo), ci sono anche i 24 punti e 10 assist di Devin Booker e i 16 punti a referto di Deandre Ayton
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In casa Jazz invece non basta l’enorme sforzo realizzativo fatto da Donovan Mitchell, che chiude con 38 punti, 11/19 dal campo e 6/9 dall’arco in un match in cui Utah converte ben 37 tiri liberi - record stagionale di squadra - ma non riesce a far fronte alle 19 palle perse, in una partita in cui Phoenix non solo tira bene, ma raccoglie ben 20 conclusioni in più dal campo in totale
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DALLAS MAVERICKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 139-123 | Tornano al successo i Mavericks che dopo il passo falso contro Atlanta (anche a causa del riposo “forzato” causa back-to-back di Doncic e Porzingis) battono in casa Minnesota. Una gara subito in discesa grazie agli 81 punti messi a referto già prima dell’intervallo lungo, in una squadra con ben sette giocatori in doppia cifra: 23 punti di Hardaway Jr., 20 per Doncic e 15 per Porzingis (entrambi con 9 rimbalzi a testa a referto)
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La sconfitta di Minnesota ormai invece non fa più notizia: i T’Wolves sempre senza l’infortunato Towns, sprofondano nonostante i 29 punti in 31 minuti di D’Angelo Russell - sorridente davanti alle telecamere, ma che sta già imparando a fare i conti con la dura realtà. Negli ultimi due mesi, Minnesota è di gran lunga una delle peggiori squadre della NBA
BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 113-115 | Una vittoria fondamentale nella corsa playoff quella conquistata dagli Orlando Magic in trasferta al Barclays Center. Sotto di 19 lunghezze all’inizio del terzo quarto, gli ospiti hanno messo a referto 74 punti nella ripresa, superando i Nets e consolidando l’ottavo posto - approfittando anche della concomitante sconfitta di Washington con Milwaukee. Merito di Aaron Gordon, autore di 27 punti, 10 rimbalzi e di una super stoppata che nel finale ha permesso ai Magic di portare a casa il successo
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Si interrompe così la striscia di cinque successi casalinghi in fila (tutti in doppia cifra) raccolti dai Nets prima della sfida contro Orlando, nonostante uno Spencer Dinwiddie da 24 punti e 8 assist. “Tutti sappiamo cosa è successo, non c’è bisogno di far finta di doverci ragionare troppo: dobbiamo imparare a giocare con più continuità in difesa, bisogna ripartire da lì”
L.A. CLIPPERS-MEMPHIS GRIZZLIES 124-97 | Non potevano e non dovevano esserci dubbi, soprattutto dopo le tre sconfitte in fila incassate: i Clippers dovevano cambiare passo, ritornare a vincere e hanno imposto così da subito il loro marchio sul match contro Memphis. Il parziale del primo quarto dice 40-14, uno strappo da cui i Grizzlies non sono più riusciti a risalire, a causa dei 25 punti in 25 minuti di Kawhi Leonard e i 22 in uscita dalla panchina di Montrezl Harrell
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Battuta d’arresto pesante per i Grizzlies, al terzo ko in fila e incapaci di andare oltre i 16 punti messi a referto da Ja Morant. Memphis mantiene l’ottavo posto, a due partite e mezza di distanza da Portland, a tre da New Orleans e tre e mezza da San Antonio. La sfida per conquistare l’ultimo posto ai playoff a Ovest sarà una delle più avvincenti in questo finale di regular season