
NBA, LeBron ne fa 40 alla prima contro Zion, i Bucks passano in Canada, 24 di Gallinari
Convincente vittoria dei Lakers trascinati dal quarantello di LeBron alla prima contro Zion Williamson, che chiude con 29 punti (34 li mette Brandon Ingram). Milwaukee vendica il 4-2 degli ultimi playoff andando a vincere in Canada, mentre Danilo Gallinari è il miglior marcatore di OKC nella vittoria sui Bulls, cui non bastano i 41 di Zach LaVine. Bella vittoria di Boston a Portland, con Jayson Tatum ancora caldissimo. Successi anche per Indiana, Denver e Sacramento

LOS ANGELES LAKERS-NEW ORLEANS PELICANS | I Lakers partono fortissimo (17-4) e fanno gara di testa in un primo tempo in cui i Pelicans sono però bravi a restare a contatto. Così la gara si decide nell’ultimo periodo, quando L.A. segue la leadership dei suoi due fuoriclasse e manda a bersaglio i canestri decisivi. Importante il ruolo giocato dalla panchina gialloviola (38 punti totali, con un Kentavious Caldwell-Pope da 15)
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LeBron James sente la prima sfida della sua carriera contro Zion Williamson ma anche quella contro i suoi tre ex compagni ceduti in estate per arrivare a Anthony Davis. Lo dimostra confezionando una gara in cui per una volta pensa meno ai compagni (6 assist, oltre 4 sotto media) e più a se stesso: sono 40 i punti per lui alla fine, con un ottimo 17/27 al tiro compreso un eccellente 5/11 da tre punti (va in lunetta un’unica volta e fa 1/2). Antonh Davis — che nei primi due incontri stagionali viaggiava a 43.5 punti di media — si ferma a 21 ma ci aggiunge 14 rimbalzi e ben 6 stoppate, dando ai Lakers il sesto successo in fila
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Non delude la prima di Zion Williamson contro LeBron James e i Lakers: il rookie da Duke chiude con 29 punti, frutto di un 8/18 dal campo e soprattutto dei 19 liberi tentati (di cui 13 realizzati), a dimostrazione di una forza fisica nei pressi del ferro difficilmente contenibile. Ancora meglio di lui fa Brandon Ingram, che gioca da All-Star quale è: chiude con 34 punti con solo 20 tiri (12 realizzati), mentre si ferma a 2 rimbalzi e 2 assist di distanza dalla tripla doppia Lonzo Ball, autore di 10 punti.
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Ancora una volta molto positiva la prestazione di Nicolò Melli, miglior marcatore dei Pelicans in uscita dalla panchina: 11 dei 17 punti (contro i 38 degli avversari) della second unit di coach Gentry sono firmati dall’azzurro, che resta in campo 27 minuti. Per lui ottime percentuali al tiro (5/8, con una tripla a segno) ma anche impatto a rimbalzo, con 6 palloni recuperati sotto i tabelloni.
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TORONTO RAPTORS-MILWAUKEE BUCKS 97-108 | Il rematch della finale della Eastern Conference dello scorso anno si decide nel terzo quarto, quando i Bucks mettono a segno un parziale di 34-19 che dà alla miglior squadra NBA la 18^ vittoria nelle ultime 20 (e la quarta in fila). Dopo essere stati sotto anche di 12 nel secondo quarto, Milwaukee si affida ai suoi uomini migliori: Giannis Antetokounmpo chiude con 19 punti, altrettanti rimbalzi e 8 assist (pur tirando 5/14 dal campo), mentre Khris Middleton ne mette 22 ed Eric Bledsoe 17. I Bucks sono 8-0 nella seconda gara di un back-to-back
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Toronto inizia sotto di 13 l’ultimo quarto ma un 7-0 di parziale in apertura dell’ultimo periodo ridà speranza ai padroni di casa. Non basta perché i Raptors pagano la brutta serata di Kyle Lowry (2/12) e Serge Ibaka (2/15, con un disastroso 1/10 da tre punti). A poco servono allora i 22 punti del solito Pascal Siakam e una panchina capace di produrre 35 punti con un complessivo 13/28 al tiro

CHICAGO BULLS-OKLAHOMA CITY THUNDER 122-124 | Non è tanto la quarta vittoria in fila dei Thunder a impressionare, quanto il nono successo consecutivo in trasferta, questa volta arrivato a spese dei Chicago Bulls. OKC sembra aver giù chiuso la pratica nel secondo quarto, ma un terzo periodo chiuso 38-19 dai padroni di casa riapre la gara: ci pensano Danilo Gallinari (suo il canestro che riporta davanti i Thunder), Dennis Schroder (9 dei suoi 21 punti arrivano nel quarto quarto) e Chris Paul (anche lui autore di 21 punti) a dare a OKC la 17^ vittoria su 28 gare decise da 6 o meno punti
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Danilo Gallinari chiude come miglior marcatore dei suoi, mettendo la sua firma su un successo importante. Per il n°8 dei Thunder ci sono 24 punti con ottime percentuali: il 50% sia dal campo (8/16) che da tre punti (5/10) in una gara in cui va in lunetta soltanto quattro volte (3/4 a cronometro fermo). Suo il canestro — una schiacciata in entrata — che riporta i suoi in vantaggio sul 115-114 con 99 secondi da giocare
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Chicago perde la nona gara delle ultime dieci disputate e spreca due super prestazioni da parte di Zach LaVine (41 punti con 35 tiri) e Coby White, che con 35 punti all’attivo diventa il primo rookie dal 1970-71 a segnare 30 o più punti in tre gare consecutive uscendo dalla panchina. Pur tirando oltre il 53% dal campo, Chicago esce sconfitta, concedendo il 55.3% a OKC e soprattutto il 46.7% dall’arco (14/30)
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-BOSTON CELTICS 106-118 | Portland perde la quarta gara delle ultime cinque accusando l’assenza di Damian Lillard (anche se dall’altra parte manca Kemba Walker): Boston va già all’intervallo davanti e poi arriva a costruire 19 punti di vantaggio nel quarto periodo, uscendo dal Moda Center con un’importante vittoria che li avvicina al secondo posto a Est dei Raptors, ko contro Milwaukee
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Dopo i 41 mandati a segno contro i Lakers, Jayson Tatum va vicino a ripetersi: si ferma a 36 ma manda a libri il suo massimo in carriera per triple realizzate (8), mentre curiosamente non va in lunetta neppure una volta. Per lui ottime percentuali al tiro (14/22) che riflettono quelle di tutta la squadra, precisa dal campo (48%) ma addirittura più chirurgica da tre punti (19/39). Per i Celtics ci sono anche 24 punti di Jaylen Brown mentre non bastano a Portland i 28 con 10 assist di CJ McCollum e i 18 con 19 rimbalzi di Hassan Whiteside

DENVER NUGGETS-DETROIT PISTONS 115-98 | La vittoria n°40 stagionale dei Nuggets (a fronte di 18 sconfitte) dà loro la miglior partenza dopo 58 gare della loro storia: il successo sui Pistons porta la firma soprattutto di Jerami Grant, che esce dalla panchina e ne mette 29 con un ottimo 12/15 al tiro. Ce ne sono anche 16 a testa per Nikola Jokic e Jamal Murray: Denver tira il 58% dal campo tenendo Detroit al 40%: non servono ai Pistons i 20 punti di Derrick Rose e Christian Wood
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INDIANA PACERS-CHARLOTTE HORNETS 119-80 | Domantas Sabonis è un All-Star e lo dimostra una volta di più contro gli Hornets, in una gara chiusa a un assist soltanto dalla tripla doppia (21 punti con 8/10 al tiro, 15 rimbalzi e 9 assist per lui). All'intervallo la gara è già decisa: i Pacers dominano il primo tempo 69-44, e chiudono la gara tirando il 57% dal campo e oltre il 43% da tre. Ci sono 19 punti per TJ Warren e tre giocatori in doppia cifra anche dalla panchina
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GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 94-112 | Sacramento spinge sul gas nel primo quarto (33-22) e poi allunga definitivamente nell'ultimo (31-21) per guadagnarsi il terzo successo consecutivo che mantiene vive le speranze di un ultimo posto ai playoff. Protagonisti contro gli Warriors Harrison Barnes e DeAaron Fox, entrambi autori di 21 punti (con 9/12 il primo, con 8/15 il secondo). La panchina dei Kings (guidata dai 19 di Buddy Hield) domina quella di Golden State (39-18) infliggendo alla squadra di Steve Kerr il 7° ko in fila
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