NBA, Zach LaVine smentisce: “Ce l’avevo con Schroder, non con coach Boylen”
PolemicaIl n°8 dei Bulls ha spiegato le sue parole, smentendo quanto raccontato dai giornalisti nelle prime ore del post-partita contro i Thunder: "La gente ha pensato alle nostre frizioni passate, ma non stavo parlando con lui"
La notizia che ha reso molto tribolato il post-partita dei Bulls dopo la sconfitta contro i Thunder è venuta fuori a causa di un video diventato subito virale in cui Zach LaVine, durante l’esecuzione di un tiro libero da parte di OKC, voltandosi a mezza bocca verso la sua panchina ha iniziato a ripetere: “Ho segnato 40 ca**o di punti, cosa vuoi di più?”. I 41 totali messi a referto infatti non sono bastate per regalare a Chicago una vittoria, ma soltanto per aumentare il livello di tensione all’interno dello spogliatoio dei Bulls. Tutti hanno pensato che le sue parole fossero rivolte a coach Jim Boylen, con cui il rapporto non è mai stato dei migliori. Un polverone che la stellina della squadra dell’Illinois ha cercato di far rientrare attraverso un’intervista rilasciata a ESPN. “Era uno dei momenti caldi della partita, stavamo dando il massimo e tra giocatori di certo non ci scambiamo delle smancerie. Questo è quello a cui mi riferivo. Eravamo ancora sotto, Dennis Schroder continuava a pungolarmi e a quel punto ci ho tenuto a mettere in chiaro le cose: “Guarda, ne ho messi 40. Non so proprio perché continui a parlare con me”. Ai media poi faceva comodo credere che stessi parlando con Boylen e non con lui, ma era un battibecco tra due giocatori competitivi e nel pieno di una gara in equilibrio”. Allarme quindi rientrato: “Le speculazioni sono nate perché tutti hanno pensato all’attrito che c’è stato in passato tra di noi, ma è normale che nel rapporto allenatore-giocatore non ci sia la simbiosi che nasce tra i migliori amici. Ci vuole rispetto reciproco, soprattutto quando entrambi puntano al meglio, a essere competitivi e a chiedere il meglio l’uno dall’altro". In casa Bulls in effetti l’ultima delle cose necessarie ora sarebbe aprire una disputa interna inutile.