
Contratti NBA, chi incassa il bonus e chi no: in ballo milioni di dollari. CLASSIFICA
Con poco più di un mese di regular season da giocare, sono decine i giocatori che si ritrovano a fare i conti con le clausole dei loro contratti: cosa bisogna fare per incassare un ulteriore bonus? Una domanda che in alcuni casi vale diversi milioni di dollari, come per Capela, Lowry e Booker. Questa la classifica in ordine crescente delle cifre in ballo e delle clausole da rispettare per ottenerli

JRUE HOLIDAY, New Orleans Pelicans | BONUS DA 100.000 DOLLARI | Entrare a far parte del quintetto dei migliori difensori della lega: un obiettivo alla portata di un giocatore completo come la point guard dei Pelicans

DAVIS BERTANS, Washington Wizards | BONUS DA 250.000 DOLLARI | Il tiratore di Washington deve chiudere la stagione con almeno 70 partite giocate (obiettivo raggiungibile), segnare 165 triple (siamo già a 186…) e chiudere con 6.5 rimbalzi di media parametrati su 36 minuti. Al momento Bertans viaggia a 4.8, ma non meravigliatevi se nelle prossime settimane lo vedrete più spesso combattere nei pressi del ferro

JRUE HOLIDAY, New Orleans Pelicans | BONUS DA 255.000 DOLLARI | 67 presenze e almeno 3.15 rimbalzi di media: entrambi obiettivi in linea con quanto fatto finora (soltanto 9 gare saltate e quasi 5 rimbalzi di media). In quanto a costanza di presenza e rendimento, Holiday ha sempre dato garanzia - non solo per inseguire i 255.000 dollari di bonus

DELON WRIGHT, Dallas Mavericks | BONUS DA 350.000 DOLLARI | All-Star non può più diventarlo, mentre Most Improved Player e componente dell’All-Defense Team sembrano traguardi fuori portata: complicato sperare che questo bonus arrivi nelle tasche del giocatore di Dallas

MAXI KLEBER, Dallas Mavericks | BONUS DA 475.000 DOLLARI | Un bonus composto in più parti, alcune raggiungibili e altre meno. Entrare nel quintetto dei migliori difensori della lega resta un’utopia (così come i 150.000 dollari associati a quel traguardo), mentre bisogna lavorare un bel po’ sul tiro dall’arco per incassare il bonus previsto qualora chiuda la stagione con almeno il 40% dall’arco (al momento viaggia a 38.2%). Sui liberi invece ci siamo: il suo 89% gli garantisce per ora 75.000 dollari, a cui potrebbero aggiungersene 100.000 se la sua media a rimbalzo per 36 minuti raggiunga almeno gli 8. Kleber è a 7.8 con una ventina di gare ancora da giocare, c’è tempo per far salire quel dato

KENTAVIOUS CALDWELL-POPE, Los Angeles Lakers | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Raggiungere le finali di Conference: un obiettivo alla portata dei Lakers (e non per merito esclusivo di KCP diciamo). In ballo ci sono poi altre centinaia di migliaia di dollari, ma tutti legati a parametri statistici (palle rubate, rimbalzi e assist) che Caldwell-Pope sta facendo fatica a raggiungere

RUDY GOBERT, Utah Jazz | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Far parte del miglior quintetto difensivo della lega: per uno che ha vinto due volte il premio negli ultimi anni, non un’impresa impossibile

AARON GORDON, Orlando Magic | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Ci fosse stato come obiettivo quello di vincere la gara delle schiacciate, la frustrazione sarebbe stata doppia. Invece per il giocatore dei Magic l’All-Star Game e il far parte dell’All-Defense Team e o di un quintetto All-NBA resta un miraggio: difficile pensare di poter mettere mano su quel mezzo milione di dollari

TERRENCE ROSS, Orlando Magic | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Potevano essere un milione, ma conquistare le Finals NBA sembra davvero troppo utopistico per aver mai sperato di mettere mano a quei soldi. Gli altri 500.000 però non sembrano alla portata: giocare 63 partite (e siamo in linea) con 22 minuti di media (confermato anche questo), ma tenendo un rating difensivo sotto i 100 punti concessi su 100 possessi. Orlando è a 106.2 con lui sul parquet, complesso immaginare un calo repentino in questo finale di stagione

MOE HARKLESS, New York Knicks | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Lo avete visto tirare poco dalla lunga distanza? È normale, in ballo ci sono mezzo milione di dollari. Per passare all’incasso Harkless deve chiudere la stagione con almeno il 35% dall’arco: al momento viaggia con il 37, su 92 tentativi totali (pochi per uno specialista, ma che bene rendono l’idea del fatto che Harkless tiri solo nel caso in cui si senta sicuro). Vista la stagione dei Knicks, inutile rischiare: lo vedrete spesso passare tiri da lontano e puntare dritto verso l’area

DANTE EXUM, Cleveland Cavaliers | BONUS DA 500.000 DOLLARI | Tutti legati alla questione infortuni e ancora una volta impossibili da raggiungere per l’ex Utah Jazz: 200mila se avesse giocato 67 partite (22 già saltate, quindi irraggiungibile), altri 200mila se le gare fossero state 72. Gli ultimi 100.000 invece erano legati a bonus difensivi, ma soltanto se fosse stato sul parquet per 67 match. Insomma, soldi in meno da spendere per i Cavaliers

PAUL MILLSAP, Denver Nuggets | BONUS DA 650.000 DOLLARI | Soldi che non arriveranno al termine di una regular season fortemente condizionata dagli infortuni: i 500.000 dollari previsti per una convocazione all’All-Star Game sono già sfumati, così come gli altri 150.000 legati alle presenze (65 minime, con Millsap ben oltre le 20 gare già saltate)

TAUREAN PRINCE, Brooklyn Nets | BONUS DA 668.750 DOLLARI | Un bonus diviso equamente a metà: 334.375 dollari in arrivo mantenendo una media superiore alle 7.6 triple di media tentate su 36 minuti (siamo a 8.3), ma convertendole però con almeno il 41.5% - efficacia ben al di sopra del suo 35.4%. L’altra metà dei soldi invece è legata al rating difensivo: per passare all’incasso bisognerebbe stare sotto i 105 punti concessi su 100 possessi, ma al momento i Nets con lui in campo sono a 107.9. Complicato invertire la tendenza

NIKOLA JOKIC, Denver Nuggets | BONUS DA 862.000 DOLLARI | I playoff non sono solo una questione d’orgoglio per un All-Star, ma nel caso di Jokic anche l’opportunità di intascare qualcosa in più: 431.000 dollari con l’accesso alla post-season (che Denver sembra ormai essersi assicurata) e altri 431.000 per l’accesso al secondo turno. Vincere la prima serie playoff diventa ancora di più un imperativo per il lungo serbo

JULIUS RANDLE, New York Knicks | BONUS DA 900.000 DOLLARI | Diventare un All-Star o conquistare i playoff poco cambia: per lui e per i Knicks sono entrambi obiettivi irraggiungibili, come i 900.000 dollari di bonus a esso associati

KEVIN DURANT, Brooklyn Nets | BONUS DA 1 MILIONE DI DOLLARI | Conquistare l’accesso ai playoff o in alternativa almeno 43 vittorie, anche senza mettere piede in campo: è il compito indiretto che KD ha affidato ai Brooklyn Nets, al momento ottavi a Est. Sì, ecco perché lo avete visto spesso partecipe in panchina a fare il tifo per i suoi: un milione di dollari sono pur sempre una bella motivazione in più

KELLY OLYNYK, Miami Heat | BONUS DA 1 MILIONE DI DOLLARI | Lo avete visto meno spesso sul parquet rispetto al passato, vero? Beh, i giovani talenti degli Heat si sono meritati minuti e fiducia e poi, come incentivo, c’era anche il contratto dell’ex Celtics: 1.064 minuti giocati e 1.700 da raggiungere per incassare 1 milione di dollari. Senza infortuni viaggiando con queste medie dovrebbe arrivare a 1.400: coach Spoelstra nel suo caso sembra aver fatto bene i conti

RUDY GOBERT, Utah Jazz | BONUS DA 1 MILIONE DI DOLLARI | Diventare un All-Star: obiettivo raggiunto e gioia doppia per il francese, selezionato per la prima volta e passato all’incasso con i Jazz

JUSUF NURKIC, Portland Trail Blazers | BONUS DA 1.25 MILIONI DI DOLLARI | Doveva giocare 70 partite (e vincerne 50), ma al momento il centro bosniaco non ha neanche fissato la data del rientro: per Nurkic le priorità sono altre e non riguardano i bonus del suo contratto, ma il faticoso recupero dall’infortunio

RUDY GAY, San Antonio Spurs | BONUS DA 1.5 MILIONI DI DOLLARI | Una lista di richieste non da poco: vincere 52 partite in stagione, giocarne almeno 60, tirare con il 37.5% dall’arco (realizzando 100 canestri da lontano), mantenere il rating difensivo sotto i 103 punti concessi su 100 possessi e conquistare una percentuale di rimbalzi pari o superiore al 20%. Mettiamola così: gli Spurs al massimo possono arrivare a 48 vittorie in stagione, discorso chiuso

KYLE LOWRY, Toronto Raptors | BONUS DA 2.2 MILIONI DI DOLLARI | I primi 500.000 dollari erano legati alla sua convocazione all’All-Star Game (arrivata) e al numero di presenze (minimo 65, siamo in linea). Conquistare le finali di Conference non è impossibile e porterebbe in dote un altro mezzo milione di dollari. Le Finals NBA? Beh, perché non sognare un ritorno e incassare altri 500.000 dollari, che raddoppierebbero nel caso in cui Toronto vincesse ancora il titolo NBA. Gli ultimi 200.000 dollari invece sono legati ai premi individuali finali: primo o secondo quintetto All-NBA o, in alternativa, quello difensivo. Tutto è ancora in ballo e Lowry farà certamente di tutto per vincere (e passare all’incasso)

CLINT CAPELA, Atlanta Hawks | BONUS DA 2.5 MILIONI DI DOLLARI | Difficile per il nuovo centro degli Hawks approfittare dei benefici previsti dal suo contratto: un milione di dollari in caso di raggiungimento delle finali di Conference resta un miraggio, mentre gli altri in parte sono ancora contendibili. Ci sono 500mila euro in caso di percentuale ai liberi superiore al 65% (al momento siamo a 52.7%), così come mezzo milione è in ballo se la sua percentuale di rimbalzi difensivi supera il 30% (siamo sotto al 26). L’ultimo bonus, sempre da 500.000 dollari, verrebbe aggiunto in caso di presenza sul parquet per almeno 2.000 minuti in stagione: tocca impegnarsi e stringere i denti nonostante gli infortuni (che al momento lo tengono fuori), altrimenti potrebbe sfumare via anche questo bonus

DEVIN BOOKER, Phoenix Suns | MASSIMO SALARIALE AL 30% DEL CAP | Entrare a far parte di uno dei tre quintetti All-NBA a fine stagione e passare all’incasso con il suo nuovo contratto: dopo la convocazione all’All-Star Game, se Phoenix riuscisse a essere protagonista nella corsa all’ottavo posto a Ovest, il traguardo potrebbe non essere poi così difficile da raggiungere