NBA, il rimpianto di Carmelo Anthony: "Nel 2009 dovevamo battere i Lakers di Kobe Bryant"
PAROLEIn diretta su Instagram con l’amico Dwyane Wade, Carmelo Anthony è tornato a parlare dell’occasione migliore avuta in carriera per vincere l’anello: "Se fossimo riusciti a battere i Lakers a Los Angeles, poi li avremmo spazzati via e in Finale con Orlando non avremmo avuto problemi"
La sospensione del campionato ha portato diversi giocatori NBA a guardarsi alle spalle. Tra questi c’è sicuramente Carmelo Anthony, la cui carriera ha probabilmente visto passare i giorni migliori pur avendo ancora una stagione da concludere con i Portland Trail Blazers. Dopo aver detto che se i Detroit Pistons lo avessero scelto al Draft del 2003 al posto di Darko Milicic avrebbero vinto due o tre titoli NBA, Anthony è tornato anche a parlare della volta in cui più è andato vicino a conquistare l’anello. Nel 2009, infatti, Melo e i suoi Denver Nuggets (che potevano contare anche su Chauncey Billups, Nene, J.R. Smith e Kenyon Martin) arrivarono alle finali di conference affrontando i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e Pau Gasol, finalisti l’anno precedente e campioni NBA poco dopo contro gli Orlando Magic. “Mi fa ancora male perché dovevamo batterli quell’anno” ha detto Anthony in diretta su Instagram con l’amico Dwyane Wade. “Non mi piace dire che ‘avremmo dovuto batterli’, ma quando ti guardi indietro e rivaluti tutto, se fossimo riusciti a passare quel turno poi avremmo vinto il titolo contro Orlando. Ai tempi mi dicevo: ‘Se vinciamo gara-1 e gara-2 a Los Angeles, poi li spazziamo via a casa nostra’. E poi avremmo dato un cappotto a Orlando, senza alcun dubbio”. Quei Nuggets persero gara-1 in casa dei Lakers di due lunghezze, ma poi riuscirono a prendersi il fattore campo in gara-2 vincendo di tre. Peccato poi che i Lakers guidati da Kobe Bryant (34 punti di media in quella serie) riuscirono a vincere gara-3, gara-5 e gara-6, staccando il biglietto per le Finals e il 15° titolo della loro storia, legittimando oltre ogni ragionevole dubbio che la squadra migliore di quella stagione erano loro. E in ogni caso anche quegli Orlando Magic guidati da Dwight Howard non erano un avversario semplice da affrontare, pur pagando l’inesperienza della prima partecipazione collettiva alle Finals. A Anthony rimane il rammarico di un’occasione che non si è più ripresentata, visto che nel decennio successivo non è mai andato oltre il secondo turno di playoff nel 2012-13, venendo invece sempre eliminato al primo turno nelle altre occasioni (nove uscite al primo giro su 11 partecipazioni alla post-season). Quel 2009 rimane la migliore occasione della sua carriera per riuscire a vincere l’anello da protagonista: chissà quando e se ne recapiterà un’altra.