Coronavirus: infermiera a lavoro con la maglia di Steph Curry, lui la ringrazia. VIDEO
coronavirusIl n°30 degli Warriors ha salutato personalmente via FaceTime Shelby Delaney - l'infermiera di uno degli ospedali di San Francisco che a lavoro, per farsi forza nella battaglia contro il Covid-19, indossa la maglia di Curry: "Siete voi la fonte di ispirazione per il mondo, sono onorato del gesto"
Lo sport può essere fonte di ispirazione, di forza e anche di supporto in momenti difficili. Per questo l’immagine dell’infermiera che indossa la maglia n°30 di Steph Curry mentre è impegnata in corsia a curare pazienti malati di coronavirus, ha rapidamente fatto il giro del web. Fino a giungere al diretto interessato, che ha subito deciso di attivarsi per mettersi in contatto con un’appassionata così speciale. Shelby Delaney, infermiera di terapia intensiva in un ospedale dell’area urbana di San Francisco, ha così messo da parte la stanchezza di fine turno per chiacchierare via FaceTime con il suo idolo: “Non posso ringraziare abbastanza Dio per tutto quello che state facendo, per il sacrificio e la generosità che mettete nel vostro lavoro”, ha commentato il numero 30 degli Warriors, salutato dall’abbraccio virtuale di parte dello staff dell’ospedale - emozionati davanti lo smartphone e tutti con addosso la maglia di Golden State. “Grazie di cuore, siete voi la fonte d’ispirazione e di speranza per il mondo in questo momento”. Lo staff medico dell’Alta Bates Summit Medical Center infatti è composto per buona parte da volontari - di cui anche Shelby fa parte - necessari visto il crescente numero di casi di Covid-19 a cui dover fare fronte in California. La sua storia è diventata virale grazie a un post su Facebook della scorsa settimana, in cui richiamando il motto degli Warriors “Strength in Numbers”, aveva “svelato” quale fosse la sua armatura segreta sotto il camice, ciò che gli avesse dato la forza in una giornata in cui si sentiva particolarmente abbattuta: la maglia di Steph Curry, il suo giocatore preferito. “Era un modo per dirgli grazie, perché lo sport può essere un modo per imparare ad affrontare le difficoltà. Nel momento in cui pensavo di non farcela, ho iniziato a mettere indossarla: un modo per dire a me stessa che c’è sempre un modo per trovare la forza di ripartire”. Parole che hanno commosso tutti, a partire proprio da Curry: “Dire che ho apprezzato è riduttivo: continuerò a pregare per voi, ma ci tenevo a ringraziarvi personalmente e per aver condiviso con noi la tua storia Shelby”.