In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Isaiah Rider rivela: "Shaq mi offrì 10.000 dollari per fare a botte con Kobe Bryant"

NBA

Ospite al podcast tenuto da Matt Barnes e Stephen Jackson, l'ex ala campione con i Lakers nel 2001 rivela un divertentissimo aneddoto andato in scena solo al terzo giorno di allenamento della stagione 2000-01. Quando i Lakers si preparavano - da campioni in carica - a puntare al repeat

CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Condividi:

Ormai il podcast tenuto da Stephen Jackson e Matt Barnes è diventato un appuntamento quasi classico per rivelare qualche gustosissimo aneddoto NBA. L’ultimo arriva dalla bocca di Isaiah Rider, ospite ai microfoni di “All the smoke” — che inizia così: “Robert Horry ve l’ha raccontata la storia di Shaq…”. Visto che il veteranissimo gialloviola si era guardato bene dal dire alcunché spetta all’ex campione della gara delle schiacciate (nel 1994) vuotare il sacco: “Eravamo al via della stagione 2000-01 [e quindi i Lakers erano campioni in carica, avendo appena vinto l’anello, ndr]: non passano neppure tre giorni dall’inizio degli allenamenti e Shaquille O’Neal viene da me e mi dice: ‘Se fai a botte con Kobe Bryant ci sono 10.000 dollari che ti aspettano in spogliatoio’. Io all’inizio ero convinto scherzasse. ‘Sono 10.000. In biglietti da un dollaro. Se lo coinvolgi in un rissa e fai la tua parte, suono tuoi’, mi conferma”, a riprova che i rapporti tra il n°34 giallognola e Kobe Bryant non fossero propriamente semplici. “Non volevo crederci, pensavo fossero assolutamente pazzi”, ha raccontato Green a Barnes e Jackson, entrambi divertitissimi. Ma Rider — uno a sua volta conosciuto per non avere certo un carattere facile — si dimostra furbo e saggio allo stesso tempo: “Se solo avessi messo una mano addosso a Kobe mi avrebbero cacciato da quella squadra il giorno stesso…”. E invece così non fu, e oggi Isaiah Rider conta un titolo NBA nella sua bacheca, vinto proprio con quell’edizione dei Lakers. Grazie a Shaq e grazie a Kobe.