
NBA, James Harden è diverso dagli altri e rende speciali anche gli Houston Rockets
Il modo unico di attaccare del Barba ha trasformato Houston in una squadra profondamente diversa dalle altre: non solo per la mancanza di un lungo di ruolo sul parquet, ma soprattutto per la selezione di tiro e per le opportunità "uniche" nel loro genere. Un attacco diverso da tutti gli altri - come mostrando tanti dati - con un unico giocatore che invece continua "in direzione ostinata e contraria"

Di James Harden ce n’è uno solo, prendere o lasciare. Purtroppo secondo molti, per fortuna a detta di chi detesta il suo stile e il modo di “dominare” il gioco sotto tutti gli aspetti. Il Barba in questa stagione ha segnato 271 triple - 27 in più di qualsiasi altro giocatore NBA - e ben 619 tiri liberi (138 di margine su Trae Young, secondo in classifica): nessuno quindi è lontanamente paragonabile al suo rendimento

Per rendere l’idea: è la sesta stagione in fila che Harden realizza almeno 200 triple e 600 tiri liberi; “un’impresa” riuscita soltanto due volte a tutti gli altri giocatori NBA nella storia - Gilbert Arena con gli Wizards nel 2006-07 e Russell Westbrook nel 2016-17

QUELLI CHE CI SONO ANDATI VICINO | Lo stesso Arenas nel 2005-06 ha sfiorato il bis, fermandosi soltanto 199 triple segnate - a un solo canestro dal traguardo. Poco più distante Kevin Durant con i Thunder nel 2013-14, quando segnò 192 triple in una stagione da ben 703 liberi a bersaglio. L’ultima menzione d’onore va spesa invece per Isaiah Thomas che con Boston nel 2016-17 realizzò 245 canestri dalla lunga distanza, ma “soltanto” 590 liberi. Un peccato veniale, in una stagione da ricordare per il piccolo grande IT

IL FUTURO CHE AVANZA | A guardare i dati, c’è chi potrebbe riuscire nel futuro prossimo ad entrare nel “James Harden Club” del 200&600: Trae Young in questa regular season ha già segnato 200 triple e viaggia a più di 8 liberi realizzati di media a gara. Un dato che gli potrebbe permettere nella fase finale della stagione di scollinare quota 600: lui e Luka Doncic infatti sembrano aver imparato bene la lezione dal Barba, i primi a poter seguire le sue orme

“L’effetto Harden” però è anche la causa scatenante del sistema che i Rockets sono riusciti a costruire attorno a lui: triple e canestri al ferro, senza mai passare dal mid-range. Il Barba dà l’esempio, ma c’è chi è riuscito a magnificare sempre più quest’arte: Ben McLemore ha tentato 470 conclusioni in stagione… senza che nessuna di esse sia partita dal mid-range. Anche nel suo caso, ovviamente, un record NBA

IL PRECEDENTE | Nella storia NBA è successo soltanto altre due volte che un giocatore tentasse più di 100 conclusioni in una stagione, senza passare mai dalla zona di campo compresa tra l'arco dei tre punti e l'area pitturata: Ed Davis che nel 2016-17 ha preso tutte le sue conclusione nei pressi del ferro (scuola Gafford) e Gary Clark - il "sostituto" di Carmelo Anthony, utilizzato dai Rockets lo scorso anno che chiuse la stagione con 138 conclusioni da tre punti e 13 a un metro dal ferro. Nel mezzo nulla, come spesso accade ai giocatori di Houston

UNA TENDENZA DA LUNGHI | Oltre a Ben McLemore infatti, gli altri giocatori tra i 229 ad aver tentato almeno 300 conclusioni che sono passati così poco dal mid-range sono soltanto centri: Rudy Gobert in primis, con i suoi 2 tentativi dalla media distanza a fronte dei 504 nei pressi del ferro. Molto più difficile invece essere così "disciplinati" per chi è abituato a giocare lontano da canestro

TUTTA HOUSTON FA COSÍ, HARDEN IN PRIMIS | Se si calcola il rapporto tra i tentativi dalla lunga distanza e quelli da mid-range dei 182 giocatori che hanno concluso almeno 200 volte fuori dal pitturato, oltre al dato meraviglioso di McLemore (infinito, avendo uno 0 al denominatore) segue quello di Harden: ogni 48.1 triple, arriva anche un tentativo dalla media

TANTI ROCKETS PRESENTI | Nella top-10 per tentativi dall'arco "in più" rispetto a quelli dalla media ci sono anche Austin Rivers, Eric Gordon e Danuel House Jr.: tutta la truppa insomma rispetta le regole. O quasi...

CHI MANCA ALL’APPELLO? WESTBROOK! | In quella lista infatti ci sono soltanto 12 giocatori che invece hanno più tentativi dalla media che non dalla lunga distanza: tra di loro c'è anche Westbrook, che tira circa il 40% delle volte in più dal mid-range che non da tre punti

IL MIDRANGE É SOLO PER IL N°0 DEI ROCKETS | A guardare i dati dei tiri di Houston dalla media viene da sorridere: 7 complessivi di Rivers, 9 di Gordon, 16 di Harden e poi… 274 di Westbrook! Un dato enorme in qualsiasi squadra, figurarsi in quella che ormai da anni rema nella direzione opposta

IL “SABATATORE” CHE SERVE A HOUSTON | Nonostante gli sforzi di Westbrook (che prende il 77% totale dei tiri dalla media distanza dei Rockets), Houston resta ultima per conclusioni dalla media: 357 totali, a fronte dei 1.397 degli Spurs primi in classifica - per rendere idea degli ordini di grandezza. Westbrook quindi rappresenta una variabile "necessaria" nel piano partita dei Rockets, che grazie a lui riescono finalmente a riempire ogni zona del campo - anche a costo di lasciare da parte ogni tanto l'efficacia