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NBA, Draymond Green: "Steve Kerr mi scrisse una lettera di quattro pagine. L’ho buttata"

parole
©Getty

Draymond Green ha raccontato un momento di svolta del suo rapporto con coach Steve Kerr: "Ero pronto a mettergli le mani addosso, lui non ha detto una parola. Mi ha scritto una lettera ma neanche l’ho letta tutta: avevo solo bisogno di sapere che aveva capito come ero fatto. E poi non potevo mettermi a litigare con una lettera"

Una delle storie forse più sottovalutate dell’epopea dei Golden State Warriors è il rapporto conflittuale che Draymond Green e coach Steve Kerr hanno avuto nel corso degli anni, specialmente all’inizio. Un rapporto che a tratti sembrava poter compromettere persino la dinastia sulla Baia, e che ha vissuto di molti momenti bassi. Uno di questi l’ha raccontato proprio lo stesso Green al podcast “All the Smoke”: “Io e lui ci scontravamo molto spesso all’inizio, ci è voluto un po’ per capire che eravamo simili sotto molti aspetti. Siamo entrambi agitati da una passione impetuosa, possiamo perdere le staffe in un istante. Eravamo arrivati a un punto in cui, se mi avesse detto anche solo un’altra cosa, avrei perso la testa e gli sarei saltato addosso. Morivo dalla voglia che mi dicesse qualcosa, non aspettavo altro. E lui non ha detto una singola parola, niente”. Al contrario, Steve Kerr decise di scrivergli una lettera di quattro pagine, ma il contenuto è andato perduto per sempre: “Ancora oggi non so cosa c’è scritto. Ho letto le prime righe e c’era scritto tipo: ‘Draymond, so che la situazione è difficile in questo momento, ci scontriamo spesso, siamo in fase di stallo e sei frustrato…’. Ho chiuso la lettera, l’ho tenuta qualche giorno e poi l’ho buttata via. Non avevo bisogno di altro. Li ho capito che aveva squadrato bene, sapeva come ero fatto. Non ha detto una fot…a parola. Un ca…o di scacco matto. Mi ha scritto una lettera: non potevo mettermi a litigare con una lettera”. L’episodio secondo quanto detto da Green è avvenuto a Philadelphia nel gennaio del 2016, l’anno delle 73 vittorie dei Golden State Warriors, quando Green su indicazione di Kerr provò a essere “egoisticamente altruista” nell’arrivare a una tripla doppia. Solo che meno di un mese dopo i due sono tornati ad affrontarsi a male parole a Oklahoma City, quando Green attaccò verbalmente Kerr in maniera decisamente veemente, prima del famoso tiro da 10 metri di Steph Curry per una delle più memorabili partite di regular season degli ultimi anni. La storia poi è andata da un’altra parte, e senza Kerr e Green Golden State non avrebbe potuto vincere tutto quello che ha vinto — nonostante, o forse proprio a causa, dei loro momenti più bassi.