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Coronavirus, i Lakers restituiscono 4.6 milioni di dollari ricevuti in prestito

CORONAVIRUS
©Getty

I Los Angeles Lakers hanno deciso di restituire i 4.6 milioni ricevuti dal programma federale per aiutare le aziende a causa del coronavirus, come fatto anche da altre compagnie dopo che i fondi sono andati velocemente esauriti: "Quei soldi devono supportare chi ne ha più bisogno"

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Il mondo intero sta facendo i conti con la pandemia di coronavirus, e soprattutto le aziende stanno cercando il supporto finanziario per far fronte alle inevitabili perdite di questo periodo. Per questo il governo federale degli Stati Uniti ha creato un fondo da 349 miliardi di dollari chiamato Small Business Administration's Paycheck Protection Program, realizzato appositamente per quelle compagnie e associazioni no-profit di piccole dimensioni che ne fanno richiesta. Pur essendo una delle franchigie in maggiore salute finanziaria di tutta la NBA e la seconda squadra di maggior valore dietro i New York Knicks, i Lakers avevano i requisiti per ricevere un prestito fintanto che lo avessero speso al 75% per gli stipendi dei dipendenti (circa 300) senza licenziare nessuno. I Lakers avevano ricevuto circa 4.6 milioni di dollari, ma con un comunicato hanno annunciato di averli restituiti dopo che i fondi del programma sono andati velocemente esauriti. “Una volta scoperto che i fondi erano finiti, abbiamo estinto il prestito così che il supporto finanziario possa essere diretto a chi ne ha più bisogno. I Lakers sono totalmente impegnati nel supportare sia i nostri impiegati che la nostra comunità”. Diverse altre grandi compagnie di alto profilo avevano richiesto e ricevuto prestiti dal fondo, ma alcune di esse — tra cui anche la catena di hamburger Shake Shack e il rivenditore di veicoli AutoNation — hanno deciso di restituire rispettivamente 10 e 77 milioni di dollari dopo le proteste di una parte dell’opinione pubblica. In caso di necessità, infatti, i Lakers possono anche rivolgersi alla linea di credito di 1.2 miliardi di dollari messa a disposizione dalla NBA dopo la sospensione della stagione, che secondo quanto riferito da ESPN è già stata utilizzata da almeno una franchigia durante questo periodo. Nel mese di aprile i Lakers avevano annunciato di non avere intenzione di licenziare o sospendere nessun dipendente, mentre i dirigenti di livello più alto avevano deciso di tagliarsi lo stipendio del 20%.