
NBA, tutti i "Next Michael Jordan" della storia, nel basket ma non solo
Per anni si è andati alla ricerca del "prossimo Michael Jordan", sia come impatto in campo che fuori. Un’etichetta che ha schiacciato molti e che ha fatto nascere paragoni insostenibili, superando persino i confini della pallacanestro

La gigantesca popolarità di Michael Jordan ha portato negli anni una ricerca quasi ossessiva del “prossimo Michael Jordan”, appiccicando l’etichetta di “Next MJ” a tantissimi giocatori più o meno di talento. La ricerca del suo erede persino superato i confini del basket con gli altri sport che non hanno saputo trattenersi dal cercare paragoni

Il sito The Ringer ha messo in fila tutti i giocatori a cui è stato associato l’appellativo di “Next Michael Jordan” in oltre 16.000 giornali, trovando infine oltre 120 giocatori che dal 1983 in poi sono stati associati a MJ. Ecco i più notevoli raccolti da Paolo Uggetti

GRANT HILL | I paragoni con MJ sono cominciati nel 1991 sin dai tempi del college, dove Hill è stato uno dei più vincenti atleti universitari di tutti i tempi pur giocando per i Duke Blue Devils, rivali dei Tar Heels di North Carolina dove aveva giocato Jordan. Hill non è poi riuscito a confermarsi in NBA per i tanti problemi di infortuni, senza riuscire a diventare l’erede di MJ

LEBRON JAMES | Sui giornali locali di Akron si parlava di lui come “Next MJ” sin dal febbraio del 2001, quando aveva appena 16 anni. Il paragone è poi diventato sempre più pressante con la storica copertina di Sports Illustrated, il cui articolo si apriva proprio con una stretta di mano tra LeBron e MJ a Cleveland. Inutile ribadire quanto i due nomi siano sempre stati messi in paragone

KOBE BRYANT | La prima, splendida parte della quinta puntata di “The Last Dance” ha incorniciato in pochi minuti l’inizio del rapporto tra MJ e Kobe, di cui si parlava in termini jordaniani sin dai tempi di Lower Marion High School. Anche qui, con l’arrivo in NBA i paragoni tra i due sono andati avanti per tantissimo tempo, facendo persino nascere una profonda amicizia tra i due

JERRY STACKHOUSE | Con Stackhouse si entra in quella come viene definita come “La maledizione di Chapel Hill”. Dopo il passaggio di MJ, qualunque guardia con caratteristiche assimilabili veniva immediatamente risoprannominata come “Next MJ”, anche se per Stack i paragoni erano cominciati già ai tempi del liceo in Florida. I due hanno poi giocato insieme, ma Stackhouse non ne ha un grande ricordo

VINCE CARTER | Appena dopo Stackhouse a Chapel Hill è arrivato Vince Carter, descritto già prima del suo sbarco a North Carolina come “il prossimo Michael Jordan”. Ovvio che la scelta di andare proprio lì abbia fatto esplodere i paragoni tra due atleti incredibilmente dotati, anche se solo nella gara delle schiacciate Carter è riuscito a tenere fede al confronto

RASHAD MCCANTS | Se fino adesso abbiamo parlato comunque di giocatori da All-Star Game, non tutti hanno poi avuto una carriera di alto livello. È il caso di McCants, altra guardia di North Carolina bollata velocemente come Next MJ anche per propria colpa, visto che era lui stesso a raccontare di come scrivesse di voler diventare il prossimo Jordan quando era bambino. Dopo 5 anni in NBA, invece, ha giocato nelle Filippine, Francia, Cina, Brasile, Libano e Venezuela

PENNY HARDAWAY | Ogni guardia di talento prima o poi è stata paragonata a MJ — anche se il primo nome fatto per Penny fu Magic Johnson, non Michael Jordan. Non appena è stato scelto con la terza scelta al Draft (proprio come Jordan), anche Hardaway venne paragonato a His Airness — che avrebbe poi battuto nei playoff del 1995 guidando gli Orlando Magic

DWYANE WADE | Un po’ come Penny Hardaway, per Wade i paragoni con MJ non sono arrivati fino a quando non è entrato nella NBA. Negli anni tra il 2005 e il 2006 però i nomi venivano accostati molto spesso, specialmente dopo le Finals del 2006 contro Dallas definite spesso come “jordanesche”. I paragoni sono poi scemati con il tempo

SHAQUILLE O’NEAL | Ovviamente il paragone non è come tipo di gioco, ma come impatto fuori dal campo e come figura di riferimento per la NBA stessa. Già dopo il suo arrivo nella lega veniva indicato come erede di MJ da quel punto di vista, e bisogna dire che fuori dal campo non si è fatto mancare proprio niente per poter avere un impatto gigantesco

YAO MING | Al suo arrivo nel 2002, il centro cinese veniva indicato come prossimo MJ dal punto di vista del marketing e del potenziale pubblicitario, rendendo il loro primo incrocio all’All-Star Game (il primo per Yao, l’ultimo per MJ) una sorta di passaggio di consegne per l’NBA del nuovo millennio

KEVIN GARNETT | Più che un vero e proprio paragone, si fa riferimento a Garnett in un articolo del 1995 per contraddire gli scouting report che lo volevano come futuro MJ. Di KG, al tempo, non si capiva molto: non veniva considerato abbastanza forte fisicamente per giocare da 4 e non abbastanza bravo col pallone per fare il 3. Per i T'Wolves, però, si sarebbe trasformato in una figura jordanesca

ALLEN IVERSON | I tifosi dei Sixers lo chiamavano già “Next MJ” prima ancora che la squadra lo avesse preso al Draft del 1996, anche se i paragoni — più che con lo stile di gioco — avevano senso per la figura e l’importanza che avrebbe avuto per la NBA, diventando una sorta di icona culturale seppur lontana dai canoni imposti da Jordan

HAROLD MINER | Con Miner si entra in quel gruppo di giocatori che hanno pagato a caro prezzo il paragone con MJ, un po’ come James Blackmon, Wayman Tisdale e Mike Porter. Il soprannome “Baby Jordan” è stata la peggior cosa che potesse succedergli, secondo il suo allenatore all’università George Ravelin, e la sua carriera in NBA è durata appena quattro anni soprattutto per i problemi alle ginocchia

FELIPE LOPEZ | “El Señor” è una figura mitica dei playground di New York e ai tempi del liceo era già ampiamente etichettato come prossimo Michael Jordan, tanto da essere raccontato sul New Yorker da Susan Orlean e successivamente da Sports Illustrated. Già al college la sua stella era però in declino e in meno di quattro anni è finito fuori dalla NBA

TYNESHA LEWIS | I paragoni con MJ non si sono certo fermati al basket maschile: anche le giocatrici WNBA come Lewis sono state paragonate a Jordan, dato che entrambi giocavano da guardia e venivano dal North Carolina. Solo che Lewis dopo un’ottima carriera collegiale con NC State non ha avuto lo stesso successo in NBA

SEIMONE AUGUSTUS | Meno di un mese dopo che Lewis era stata etichettata come “Next MJ”, Sports Illustrated mise Seimone Augustus — al tempo solo teenager in copertina — chiedendosi se non fosse lei la vera erede di Jordan. La storia ha dato loro ragione: Augustus ha vinto tutto a livello individuale e ha conquistato quattro anelli in WNBA, oltre a due EuroCup in Russia e Turchia

CHAMIQUE HOLDSCLAW | Anche Holdsclaw è stata paragonata a MJ al college, diventando anche la prima giocatrice a finire sulla copertina della storica rivista SLAM. Non ha mai vinto il titolo WNBA, pur essendo chiamata sei volte all’All-Star Game e aver vinto a Sydney 2000 e ai Mondiali 1998 con la nazionale statunitense

KEVIN DURANT | Più che un paragone tecnico, uno storico: così come i Blazers presero Sam Bowie al Draft del 1984 prima di Michael Jordan, la storia si è ripetuta nel 2007 con Greg Oden e Kevin Durant — che già al tempo secondo alcuni doveva andare alla 1 perché “non puoi correre di nuovo il rischio di non prendere il prossimo Michael Jordan”

KAWHI LEONARD | Qui invece il paragone è più tecnico, anche se solo dal 2015 in poi si è cominciato a parlare di Leonard in termini jordaniani — soprattutto per la loro maestria nel tiro dalla media distanza. Doc Rivers in tempi non sospetti lo definì “la cosa più simile a Michael Jordan” un mese prima di diventare suo allenatore, prendendosi 50.000 dollari di multa per tampering

RON MERCER | Guardia, potente fisicamente, anni ’90 = nuovo MJ. E dire che i Bulls avrebbero potuto prenderlo con Chauncey Billups, se si fosse concretizzato lo scambio coi Celtics nel 1997

RONNIE FIELDS | Una delle storie di “talenti sprecati” più famose, quelle del liceale Ronnie Fields che doveva dominare il mondo insieme al suo compagno di squadra Kevin Garnett. Non è andata proprio così

RON HARPER | A inizio carriera Harper veniva accostato a MJ, che ha sfidato più volte ai playoff con i Cleveland Cavaliers tra cui nella famosa serie del 1989. Poi un infortunio al ginocchio ha cambiato la traiettoria della sua carriera, facendolo finire proprio ai Bulls di Jordan del secondo three-peat (ovviamente MJ lo prendeva in giro per il paragone)