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Draft NBA, la NCAA annuncia una dilazione nei tempi di scelta nel ritorno al college

coronavirus
©Getty

Cambia la deadline fissata per i giocatori che, dopo la Draft Combine, possono decidere di rinunciare a inseguire il basket professionistico e ritornare un altro anno a giocare al college: non più il 3 giugno, ma una proroga “indefinita” in attesa che la NBA programmi il nuovo Draft

La NCAA ha comunicato nelle scorse ore che è stata estesa in maniera “indefinita” la scadenza entro la quale i giocatori collegiali possono ritirare la loro candidatura per il Draft NBA e continuare a giocare a livello universitario, a causa della dilazione dei tempi dovuta alla pandemia da coronavirus. Una deadline che quest’anno era stata posta il 3 giugno - circa due settimane dopo la Draft Combine che avrebbe dato chiare indicazioni su chi sarebbero stati i prospetti che maggiormente avrebbero interessato le franchigie NBA. Come spiegato da Dan Gavitt, dirigente NCAA: “Il nostro obiettivo è quello di tenere in sicurezza gli studenti, non forzare i tempi e permettergli di prendere la decisione più informata possibile”. La data resterà quindi indefinita almeno fino a quando la NBA non sarà riuscita a disegnare una nuova tabella di avvicinamento al Draft, una volta che sarà chiaro come muoversi nel post-pandemia. Al momento però la priorità della lega è quella di riuscire a capire se e quando riprendere la stagione 2019-20 e portarla in qualche modo a conclusione: soltanto dopo aver verificato un possibile scenario di questo tipo sarà possibile programmare il Draft, dare modo alle franchigie di valutare i giovani talenti e lasciare il tempo a chi resterà ai margini di scegliere di tornare di nuovo il college e rimandare l’appuntamento con i professionisti. Si parla già di effettuare le selezioni in maniera virtuale, ma fino a quando non sarà chiara quale sarà la classifica finale della regular season è impossibile fare calcoli e fissare date per la lottery. Bisognerà aspettare anche per questo e dopo oltre due mesi di sospensione sembra ormai diventata la norma.