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Draft NBA, la lega pensa a una Combine virtuale per i prospetti

CORONAVIRUS
©Getty
CHICAGO, IL - MAY 17:  Austin Wiley #75 participates in the vertical jump during the NBA Draft Combine Day 1 at the Quest Multisport Center on May 17, 2018 in Chicago, Illinois. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2018 NBAE (Photo by Jeff Haynes/NBAE via Getty Images)

Complice la pandemia che ha messo in pausa tutte le attività NBA, la lega sta pensando di realizzare la Combine dei prossimi giocatori al Draft in maniera virtuale, chiedendo alle squadre quali prospetti è interessata a vedere in vista delle future scelte

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In un momento normale, la NBA in questi giorni starebbe già organizzando la Lottery per il Draft e, di conseguenza, tutte quelle attività collaterali che portano alla notte più infuocata dell’anno per le dirigenze NBA. Il coronavirus ha però messo tutto in pausa, con la lega che ha dovuto posticipare non solo la Lottery e molto probabilmente il Draft, ma anche la Combine dei prospetti, l’evento in cui gli aspiranti giocatori NBA vengono misurati, testati, tenuti a colloquio dalle squadre e messi gli uni contro gli altri in partitelle per essere valutati. In questi giorni però si stanno cercando alternative: come riportato da Shams Charania di The Athletic, la NBA sta cercando date potenziali per poter tenere comunque un evento seppur in forma virtuale, anche se probabilmente vorrebbe dire solo la ripresa di allenamenti individuali e non di squadra. In ogni caso la NBA ha chiesto alle squadre di votare quali prospetti è interessata a vedere per la Combine, segno evidente che un piano per andare avanti — come per tutto il resto della stagione 2019-20 — è già in atto. Sarà inevitabilmente un Draft diverso, con gli scout e le dirigenze chiamate a basarsi soprattutto sulle partite disputate dai vari prospetti prima dello stop per la pandemia. Ancor più degli anni scorsi, allora, la capacità di riconoscere il talento sarà cruciale, visto che la classe del 2020 non è annunciata come una delle migliori ad affacciarsi ultimamente alla lega di Adam Silver.