
NBA, Michael Jordan e non solo: la lunga storia della maglia n°45 ai Chicago Bulls
Quello con il n°45, secondo Nick Anderson, "non era il vero Jordan". Eppure se lo ricordano tutti, capace di tornare a giocare nella NBA dopo quasi due anni di stop, decidere la sfida contro Atlanta con un buzzer beater alla sua quarta partita e segnarne 55 al Madison Square Garden alla quinta. Viaggio all'interno del destino di una maglia speciale, quella n°45 dei Chicago Bulls

Il N°45 DEI BIRMINGHAM BARONS | La conferenza stampa con cui ufficializza il ritiro dalla NBA è del 6 ottobre 1993; quella con cui annuncia di lanciarsi nell’avventura del baseball, con la squadra double-A dei Chicago White Sox, i Birmingham Barons, è del 7 febbraio 1994. Dura così poco più di un anno l’avventura di MJ sui diamanti del baseball

MJ CON IL N°45 AI CHICAGO BULLS | Poi il tanto atteso ritorno sui parquet: 22 partite totali con la solita maglia rosso&nera dei Chicago Bulls ma con un numero che non sembra giusto: il 45. Fanno 17 gare in stagione regolare (con 26.9 punti di media) e 5 nei playoff (il primo turno contro Charlotte e gara-1 contro Orlando). Fino alla decisione di tornare al mitico n°23

GLI ALTRI 45 AI BULLS/1: PAUL SHIRLEY | Con il suo n°23 già ritirato sul soffitto dello United Center, ritirare anche il 45 (per sole 22 partite) sembra un azzardo nonostante sia stato indossato da Jordan. Anche così, però, ci sono voluti quasi dieci anni prima che un giocatore dei Bulls scegliesse di avere sulle spalle il 45: il primo fu Paul Shirley, per sole 7 partite nella stagione 2003-04

GLI ALTRI 45 AI BULLS/2: LUKE SCHENSCHER | Nella stagione 2005-06 tocca a Luke Schenscher, lungo australiano (come Luc Longley) andato al college a Georgia Tech: solo 20 gare per lui ai Bulls con la 45 che fu di Jordan e neppure 2 punti di media a sera (21 punti totali in 7 partite quelli di Shirley)

GLI ALTRI 45 AI BULLS/3: RASUAL BUTLER | Butler arriva ai Bulls dai Clippers sul finire della stagione 2010-11, da marzo in avanti: scende però in campo solo 6 volte in stagione regolare e altre 3 nei playoff, per brevissime comparsate. È ancora Jordan — con 22 presenze in maglia 45 —il giocatore che in epoca moderna ha indossato di più quella maglia

GLI ALTRI 45 AI BULLS/4: DENZEL VALENTINE | Finché non arriva Denzel Valentine, scelta n°14 al Draft 2016 da parte dei Chicago Bulls. Il padre, Carlton, ex giocatore pure lui, avverte il figlio che non c’è una speranza che i Bulls gli lascino indossare lo stesso numero avuto al college, a Michigan State: quel 45, in fondo, a Chicago voleva comunque dire Jordan. E invece…

DRAYMOND GREEN A MICHIGAN STATE | A voler vedere, papà Carlton era convinto che nemmeno a Michigan State suo figlio Denzel avrebbe indossato il 45: “Pensavo volesse il 23 con cui aveva giocato agli Spartans Draymond Green, che era il suo idolo e nel frattempo era anche diventato un buon amico di famiglia”

DENZEL VALENTINE A MICHIGAN STATE | È poprio Draymond Green invece a comunicare a Carlton Valentine la scelta del numero di suo figlio: “Denzel agli Spartans indosserà il n°45”. Il padre non chiede conferma, e aspetta la Midnight Madness che segna il via della stagione NCAA: Denzel Valentine scende in campo con la maglia bianco-verde degli Spartans n°45

CARLTON VALENTINE A MICHIGAN STATE | Perché dal 1984 al 1988 papà Valentine, Carlton, aveva giocato anche lui a Michigan State e lo aveva fatto indossando proprio la n°45: “Scoppiai a piangere senza freni — racconta — perché la sua scelta di giocare col mio stesso numero è l’onore più grande che, da figlio, poteva rendere a suo padre. Non mi vergogno a dire la verità: non finivo più di piangere”

L’ORIGINE DEL NUMERO 45 | Il motivo per cui, da ragazzo, Carlton Valentine aveva scelto di indossare il n°45 agli Spartans era doppio: era un omaggio all’anno di nascita di sua madre (scomparsa) e contemporaneamente era un omaggio al suo giocatore preferito, Adrian Dantley, che proprio come lui aveva frequenta la celebre DeMatha High School. Vestendo il n°45

ADRIAN DANTLEY CON IL N°45 AI PISTONS | Un numero, il 45, che Dantley non indossò soltanto al liceo, rispolverandolo anche nel suo passaggio ai Detroit Pistons sul finire degli anni ’80. Il suo n°4 è oggi tra quelli ritirati dagli Utah Jazz, ma con i “Bad Boys” di Detroit Dantley giocò per due anni e mezzo con il n°45 di DeMatha HS

DONOVAN MITCHELL E IL N°45 AI JAZZ | Oggi il n°45 più famoso di tutta la NBA è Donovan Mitchell, che indossa quel numero non a caso: il padre lavora nei Mets delle MLB dopo aver giocato per anni nelle minor. La guardia ex Louisville da piccolo era innamorato tanto del baseballl quanto di Michael Jordan (“Il più grande di sempre”): facile allora scegliere il 45 come suo numero di maglia