
NBA, Michael Jordan lontano da Chicago: come e quando sarebbe potuto accadere
Oltre a quella dei Bulls, Michael Jordan nella NBA ha indossato solo la maglia degli Wizards ma le chance che il n°23 potesse esibirsi con indosso altri colori sono state alte, soprattutto al suo ingresso nella lega. Mentre più tardi - quando MJ era già diventato MJ - soltanto i Knicks hanno provato a strapparlo a Chicago. Con un'offerta "scandalosa"...

CHICAGO BULLS | Michael Jordan=Chicago Bulls. Un matrimonio nato nel 1984, con la scelta al Draft, e continuano fino al (secondo) ritiro del 1998, dodici stagioni assieme più una breve fetta dall’annata 1994-95, di ritorno dal baseball (che lo aveva tenuto lontano dai parquet per tutto il 1993-94)

WASHINGTON WIZARDS | Poi c’è la “terza” carriera di Jordan, quella durata un biennio e arrivata dopo i due ritiri in maglia Bulls (il primo del 1993, il secondo del 1998). Dal 2001 al 2003 MJ mette il suo 23 su una canotta diversa da quella di Chicago, giocando per gli Wizards nella Capitale. Ma quali altre squadre hanno avuto negli anni la chance di mettere le mani su Michael Jordan?

HOUSTON ROCKETS | Anche a distanza di anni i texani non hanno mai messo in discussione la volontà di scegliere con la n°1 Akeem Olajuwon (che aveva giocato per l’università locale). Ma i Rockets un pensiero a Jordan l’hanno fatto, offrendo ai Blazers Ralph Sampson per ottenere in cambio non solo la scelta n°2 al Draft 1984 (con cui avrebbero preso MJ) ma anche Clyde Drexler. Non se ne fece nulla

PORTLAND TRAIL BLAZERS | È la “sliding door” più citata: alla franchigia dell’Oregon sarebbe bastato scegliere Jordan alla n°2 invece del centro di Kentucky Sam Bowie, poi afflitto da cronici problemi fisici. Ma il GM dei Blazers voleva a tutti i costi un centro: “Scegli Jordan e fallo giocare centro”, il consiglio di Bobby Knight, che aveva appena allenato MJ alle Olimpiadi 1984

PHILADELPHIA 76ERS / 1 | Il GM dei Sixers Pat Williams era pronto a prendersi un bel rischio: cedere “Dr. J”, l’eroe del titolo 1983 e un realizzatore da oltre 22 punti di media, pur di arrivare a Jordan. “Avevo convinto l’allora proprietario dei Bulls per avere la terza scelta. Poi Rob Thorne [GM di Chicago] disse no”. E l’affare saltò

PHILADELPHIA 76ERS / 2 | I Sixers non offrirono soltanto Julius Erving ma provarono a convincere Chicago anche proponendo una trade centrata sulla loro scelta n°5 allo stesso Draft 1984 (sarebbe stata Charles Barkley), al playmaker All-Star dei Sixers campioni 1983 Andrew Toney e al centro Clemon Johnson, posizione in cui i Bulls erano scoperti

SEATTLE SUPERSONICS | Si diceva: i Bulls inseguivano un centro. E allora un tentativo con i Supersonics per arrivare all’“Angelo Biondo”, Jack Sikma, venne anche fatto, almeno secondo quanto riportato dal “Chicago Tribune” del 17 giugno 1984, a pochi giorni dal Draft. Senza però nessun tipo di fortuna.

DALLAS MAVERICKS | Che i Mavs provarono ad arrivare a Jordan lo ha raccontato Rod Thorn, il GM dei Bulls al Draft 1984. La 4^ scelta (che sarebbe diventata Sam Perkins) e la 15^ — entrambe in loro possesso — sarebbero entrate nel pacchetto per arrivare alla n°3 e prendere MJ, ma c’è chi dice che Dallas fosse disposta anche a rinunciare a Mark Aguirre, con Rolando Blackman la stella della squadra

L.A./SAN DIEGO CLIPPERS/1 | Due i tentativi dei Clippers di mettere le mani su MJ. Il primo al Draft, in una trade a tre con i Dallas Mavs. Da San Diego, per ottenere la scelta n°3 al Draft 1984, erano pronti a mandare a Chicago un prodotto locale come Terry Cummings, oltre 23 di media per i Clippers nelle sue prime due stagioni NBA. Ma la trade non andò mai in porto

L.A. CLIPPERS/2 | Il 2° tentativo risale all’estate 1998. Bulls eliminati dai playoff 1-4 da Detroit, Clippers tragici (17-65). Donald Sterling allora offre a Chicago “fino a 5 tra giocatori e scelte al Draft” (L.A. era titolare della n°1 e della n°6). I Bulls avrebbero scelto Rik Smits in centro e poi Mitch Richmond, ricevendo poi nel pacchetto anche Michael Cage, Benoit Benjamin e Mike Woodson

ATLANTA HAWKS | Olajuwon a Houston con la n°1, Bowie a Portland con la n°2, anche Chicago voleva un centro. Aveva messo gli occhi su Wayne “Tree” Rollins, lungo degli Hawks capace di chiudere la stagione 1983-84 con 4.3 stoppate di media. L’idea di strapparlo ad Atlanta offrendo la n°3 a Chicago l’hanno contemplata, e gli Hawks si sarebbero ritrovati in squadra MJ e Dominique Wilkins

NEW YORK KNICKS | Gli unici a provare a strappare MJ ai Bulls quand’era già diventato MJ. Ci tentarono nel 1996 con un’offerta scandalosa: 1 anno, 25 milioni di dollari (quando il cap di squadra era di 24.3!). Come sarebbe stato possibile? Metà dell’ingaggio dai Knicks, metà in accordi commerciali di marketing (soluzione che oggi non verrebbe considerata legale dal contratto collettivo)