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NBA, Stephen Jackson: "LeBron James è il più grande atleta di sempre, va oltre il basket"

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©Getty

In una sessione di Instagram Live con il giornalista Marc J. Spears, Stephen Jackson ha rivelato cosa si è detto con LeBron James negli ultimi giorni di proteste per la morte di George Floyd, amico fraterno di Jackson. "Jordan può essere il più grande giocatore di basket, ma LeBron va oltre la pallacanestro. Lui è stato il primo a non sbagliare"

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Per sua stessa ammissione, Stephen Jackson è diventato suo malgrado un leader e un punto di riferimento per le proteste a seguito della morte di George Floyd, di cui "Captain Jack" era amico fraterno essendo cresciuti assieme in Texas. Le sue parole a Minneapolis durante un raduno in memoria di Floyd hanno fatto il giro del mondo e sono state condivise da tanti suoi ex colleghi, tra cui anche LeBron James che le ha ripubblicate e commentate sui suoi canali social. “Dopo aver visto la condivisione gli ho mandato un messaggio di ringraziamento dicendo: ‘Non ti deluderò’” ha detto Jackson in una sessione di Instagram Live con il giornalista Marc J. Spears di ESPN. “Lui mi ha risposto: “Non lo hai fatto e non lo farò neanche io’. È una cosa profonda”. Jackson, che ha dichiarato che rimarrà a Minneapolis a guidare le proteste ancora per diverso tempo, ha poi aggiunto: “Jordan potrà anche essere il più grande giocatore di basket di sempre, ma LeBron è il più grande atleta di sempre. Va oltre la pallacanestro. Il motivo per cui lo apprezzo di più è che noi atleti professionisti arriviamo al successo e abbiamo con noi tanta gente con cui siamo cresciuti, cercando di metterle nelle condizioni di avere successo. Nessuno però ci è riuscito nella maniera giusta come ha fatto lui: tutti i giocatori di pallacanestro che sono arrivati con un ‘entourage’, tra cui io stesso, hanno sbagliato. Lui è stato il primo a non farlo. E si merita rispetto per questo”.

Il ruolo di leader di Jackson: “Non l’ho chiesto, ma lo accetto”

Jackson ha anche parlato del suoi coinvolgimento sociale per ciò che sta succedendo a Minneapolis e in giro per gli Stati Uniti: “Non mi aspettavo di avere questo ruolo e che così tante persone volessero sapere la mia opinione o il prossimo passo da fare. Non ho chiesto io di ritrovarmi in questa posizione, ma la sto abbracciando e accettando come mia. Sono dentro al 100%: il mio unico obiettivo è avere giustizia ed essere con queste persone, cercando di essere un buon leader per loro. Sono arrivato a Minneapolis come una persona diversa: sono qui per rimanere a lungo fino a quando non sarà fatta giustizia”. Jackson ha anche ricevuto il supporto del commissioner Adam Silver, Steve Kerr e Mike Brown, e ha sottolineato l’importanza di protestare in maniera pacifica: “Dobbiamo essere intelligenti e non cadere nelle trappole. Ad esempio: nel centro di Atlanta, dove io vivo, non ci sono costruzioni in corso. Eppure a mezzanotte si trovano mattoni su mattoni in mezzo alla strada per farli tirare alla gente. Chi ce li ha messi? Come sono arrivati lì? La verità è che dobbiamo votare, non solo per il presidente ma per i consigli locali e tutto ciò che ha un impatto nella comunità. Vorrei che la stessa energia di oggi ci sia anche per le elezioni”. 

Jackson: “La morte di George Floyd deve portare a un cambiamento”

Oltre a chiamare a supporto tutte le persone (“Non potete dire di amarci e non essere con noi nel momento in cui ne abbiamo più bisogno”) e criticare apertamente la NFL (“Il loro comunicato era falsissimo. Perché non cominciare chiedendo scusa a Colin Kaepernick? Allora forse li accetteremmo”), Jackson ha promesso che le proteste non si fermeranno. “Quello che è successo deve essere un cambiamento. La morte di mio fratello deve essere un cambiamento. Continueremo a combattere. Questa è una maratona e dureremo più a lungo di loro. Non ci fermeremo. Si stancheranno di sentir parlare di George Floyd. Si stancheranno di sentire il suo nome per quanto continueremo a parlarne”.