
NBA, come funzionerà la bolla di Orlando? Tutte le regole per il ritorno in campo
Con un lungo dossier (oltre 100 pagine) spedito a tutti i giocatori NBA, la lega ha comunicato alle 22 squadre rimaste in corsa le modalità con cui verrà organizzato il ritorno in campo a Orlando. Tra regole, divieti e sanzioni, ma anche con una serie di servizi di prevenzione medica per garantire ai giocatori la massima sicurezza

LA BOLLA DI ORLANDO | Qualcuno l'ha definita una sorta di Truman Show, un mondo parallelo a quello reale che la NBA sta faticosamente cercando di creare al riparo dalla possibilità di eventuali contagi di massa al Covid-19 che potrebbero portare alla sospensione (stavolta sì, definitiva) della stagione 2019-20. Per questo la lega ha inviato a ogni giocatore un lunghissimo dossier (oltre 100 pagine) con tutti i regolamenti - ma anche i servizi - che regoleranno la vita all'interno del Disney World Resort di Orlando

GLI HOTEL SELEZIONATI | Sono tre, tutti ovviamente all’interno della bolla organizzata a Orlando, e ospiteranno le 22 squadre (e tutto il personale) chiamati a soggiornare nel World Disney Resort per la ripresa della stagione: si tratta del Gran Destino Tower at Coronado Springs Resort, del Grand Floridian Resort & Spa e dello Yacht Club Resort

GRAND DESTINO TOWER AT CORONADO SPRINGS RESORT | Accoglierà le prime quattro teste di serie di ognuna delle due conference, e quindi le seguenti squadre: Milwaukee Bucks, Los Angeles Lakers, Toronto Raptors, L.A. Clippers, Boston Celtics, Denver Nuggets, Utah Jazz e Miami Heat

GRAND FLORIDIAN RESORT & SPA | Accoglierà le teste di serie dalla n°5 alla n°8 (comprese) di ognuna delle due conference, e quindi le seguenti squadre: Oklahoma City Thunder, Philadelphia 76ers, Houston Rockets, Indiana Pacers, Dallas Mavericks, Brooklyn Nets, Memphis Grizzlies e Orlando Magic

YACHT CLUB | Accoglierà le restanti sei squadre, quelle che al momento della ripresa non sono titolari di un posto ai playoff, e quindi: Portland Trail Blazers, Sacramento Kings, New Orleans Pelicans, San Antonio Spurs, Phoenix Suns e Washington Wizards

37 PERSONE PER SQUADRA | È stato inizialmente fissato in 37 il numero delle persone che ogni squadra potrà portare all’interno della bolla di Orlando. Da 15 a 17 il numero dei giocatori, dai 18 ai 20 quello dello staff (compresi allenatori, trainer, etc) più un addetto alle pubbliche relazioni e un creatore di contenuti. La composizione (e il numero totale) delle persone ammesse potrà variare per le squadre che faranno strada nei playoff: due persone in più dopo il passaggio del primo turno, altre due per l’approdo in finale di conference

COME GESTIRE EVENTUALI POSITIVITÀ | Un giocatore che risulti positivo al test verrà messo in isolamento. Sarà quindi effettuato un secondo test (per escludere una falsa positività), e poi un eventuale terzo se il secondo dovesse risultare negativo. Nel caso di terzo test ancora negativo, il giocatore tornerà nel campus, altrimenti resterà in isolamento. Anche i giocatori a cui viene concesso di lasciare l’isolamento, dovranno però aspettare due settimane (e sottoporsi a un test cardiaco) prima di tornare in campo

SORVEGLIANZA VIDEO | Il tracciamento dei giocatori e la ricerca di eventuali positività avverrà anche grazie all’aiuto di tecnologie video. Viene considerato un “contatto ravvicinato” quello avvenuto con una persona positiva entro due metri scarsi (183 cm) “per almeno 15 secondi”: queste persone — così come quelle esposte per esempio a uno starnuto — verranno immediatamente sottoposte al tampone

LA HOTLINE PER COMUNICARE LE VIOLAZIONI | La lega metterà a disposizione un numero telefonico perché chiunque possa comunicare in forma anonima eventuali violazioni al regolamento messo in atto dalla NBA all’interno della bolla di Orlando. Le conseguenze vanno da una banale multa fino all’espulsione dal complesso del World Disney Resort

LA SCELTA DI NON GIOCARE | Entro il 24 giugno tutti i giocatori hanno la possibilità di comunicare alla lega la loro volontà di non entrare nella bolla di Orlando e quindi non prendere parte alla ripresa del campionato. Non saranno sottoposti a nessuna misura disciplinare, ma perderanno una parte di salario per ogni partita non disputata, secondo quanto previsto dal contratto collettivo in caso di cause "di forza maggiore"
CI SI PUÒ RIFIUTARE DI ANDARE A ORLANDO? LEGGI L'APPROFONDIMENTO
USCITA DAL CAMPUS SENZA PREVIA APPROVAZIONE | Chi dovesse allontanarsi dal campus senza approvazione per rientrare è chiamato a sottoporsi a un tampone nasale (di quelli più invasivi), a rispettare una quarantena di 10 o 14 giorni e finirà per vedere una riduzione del proprio salario nella forma di 1/92.6 del proprio stipendio annuale. A nessuno verrà impedito di lasciare il campus, ma la lega invita a farlo solo se “spinti di circostanze eccezionali”

USCITA DAL CAMPUS CON PREVIA APPROVAZIONE | Al ritorno all’interno della bolla la quarantena sarà di soli 4 giorni se A) il soggiorno esterno è stato di meno di 7 giorni e i test quotidiani sono sempre risultati negativi; B) i test a cui si è sottoposto nei 7 giorni precedenti al ritorno nel campus sono tutti risultati sempre negativi

DISPOSITIVI DI ALLARME E ANELLI "INTELLIGENTI" | I giocatori (e gli arbitri) possono scegliere di indossare dei dispositivi di allarme che li avvertano se per oltre 5 secondi si ritrovano a meno di due metri di distanza da una seconda persona che indossa lo stesso dispositivo (obbligatorio per tutti gli altri membri dello staff delle squadre). Uno “smart ring” sarà a disposizione per chi ne voglia far uso per monitorare in tempo reale temperatura, battito cardiaco e frequenza respiratoria, per permettere un’eventuale diagnosi immediata di positività

LA DISPOSIZIONE IN PANCHINA | Durante le gare ogni squadra è chiamata a disporre il proprio personale in panchina su due file: in prima fila troveranno spazio giocatori e allenatori, i primi senza mascherina, che invece è consigliata ai secondi (nessun obbligo invece per gli arbitri in campo); in seconda fila gli altri giocatori che completano il roster a 17 e tutto il resto dello staff (per entrambi è previsto l’obbligo di mascherina)

TRE GARE AMICHEVOLI | A ogni squadra viene concesso la possibilità di organizzare tre partitetelle di allenamento prima del ritorno in campo ufficiale ma solo contro squadre ospitate all’interno dello stesso hotel (per esempio: gli Spurs di Marco Belinelli potranno giocare solo contro Pelicans, Blazers, Kings, Suns o Wizards)

LOUNGE GIOCATORI | Nei rispettivi alberghi i giocatori avranno accesso a una lounge riservata con tv, videogiochi da sala, NBA2K e tavoli ping pong (ma è vietato giocare in doppio: ammesse solo sfide singole, per rispettare le regole sul distanziamento sociale)

CONCIERGE 24 ORE SU 24 | Una servizio di concierge di lusso sarà disponibile a ogni ora della giornata per i giocatori, che avranno varie scelte a disposizione per trascorrere il proprio tempo libero, dalla proiezione di film alla possibilità di godere di un DJ set. Sono previste anche altre attività ricreazionali come cene in ristoranti esterni al proprio hotel, gite in barca, bowling, golf e attività di pesca

UNA SQUADRA DI CUOCHI | Ogni squadra potrà disporre di un proprio team culinario in servizio a ogni ora, tenuto a rispettare le diete dei singoli atleti e ad assicurare tre pasti al giorno cucinati sul momento (quattro nelle giornate di partita)

MEDITAZIONE, YOGA E SPIRITUALITÀ | In maniera virtuale verranno messi a disposizione dei giocatori servizi di riflessione spirituale/religiosa ma anche corsi e sessioni di yoga e meditazione. Su appuntamento invece eventuali appuntamenti per il taglio di capelli, manicure e pedicure