La guardia ex Notre Dame (con un passato da giocatore di baseball) ha giocato per tre stagioni al fianco di Lillard a Portland al suo debutto NBA e ora condivide lo spogliatoio con l'MVP in carica. E trova fortissime similitudini tra i due suoi grandi amici
Ha giocato tre anni con uno, è alla seconda stagione in squadra con l’altro: Pat Connaughton ha visto da vicino tanto Damian Lillard, suo compagno agli esordi a Portland, che Giannis Antetokounmpo, il suo attuale leader a Milwaukee. E i due, assicura Connaughton, hanno molto di più in comune oltre a essere entrambi degli All-Star NBA: “Entrambi sono persone perfino migliori di quanto siano ottimi giocatori di pallacanestro. E tutti sappiamo quanto sono forti in campo”. Un’opinione espressa dalla guardia di Milwaukee durante la sua partecipazione da ospite al podcast di JJ Redick, e poi ribadita anche in in un tweet: “I top 2 oggi nella NBA, sia in campo che fuori. Non voglio sentire repliche”, scrive Connaughton. Il suo legame con Lillard, leader dei Blazers, risale all’annata da rookie del prodotto di Notre Dame: “Lui era già una star NBA, io solo un ragazzo scelto al secondo giro che lottava per costruirsi un nome, conosciuto più che altro perché ero ‘il tizio del baseball’ [Connaughton al college aveva fatto parte sia della squadra di basket che di quella di baseball dei Fighting Irish, guadagnandosi il soprannome "Fastball", ndr]. Mi ha preso sotto la sua ala protettrice e da lì in avanti siamo diventati grandi amici: lui è un All-Star, eppure dedica tempo e parole a questo ragazzino che giocava a baseball. Non si tratta solo del suo valore come giocatore, abbiamo davvero sviluppato una bella amicizia”, ha raccontato il giocatore dei Bucks. Che oggi, a Milwaukee, sembra aver incontrato qualcuno di simile, almeno per il suo atteggiamento umile e disponibile fuori dal campo: con Giannis Antetokounmpo, MVP NBA in carica, Connaughton parla di tutto, pallacanestro e non solo — anche approfittando della loro grande passione in comune: il wrestling. La strana coppia, verrebbe da dire: uno bianco e cresciuto nel college cattolico di Notre Dame, l'altro di colore con origini nigeriane, passaporto greco e un’infanzia passata per le strade di Atene. Eppure, migliori amici.