
NBA, le 10 carriere più assurde e di successo tra le scelte sbagliate al Draft
Non sempre la selezione al Draft va come sperato: alle volte si decide di puntare sul talento sbagliato, non in grado di rendere al meglio sul parquet. Uno di quelli che, a sorpresa, può scoprire di essere molto più adatto a fare altro - come successo ai dieci protagonisti di questa gallery, con le loro incredibili carriere dopo quella da giocatore. Questa la classifica stilata da Clutch Points

10° POSTO | LUTHER WRIGHT | 18^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1993 DA PARTE DEGLI UTAH JAZZ | Un gigante (218 centimetri) che i Jazz speravano potesse avere impatto sotto canestro (e non solo): restò in campo soltanto per 15 gare a 1.3 punti di media, prima che gli venisse diagnosticata una grave forma di bipolarità che lo ha costretto a entrare in un istituto mentale di cura. Le cose però non gli sono andate male: 153.000 dollari di stipendio per 25 anni da parte dei Jazz (pagato a rate) e una carriera postuma da DJ - a detta di molti “Il DJ più alto del mondo”

9° POSTO | STEVE STIPANOVIC | 2^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1983 DA PARTE DEGLI INDIANA PACERS | Non ha mai dimostrato di meritare una chiamata così alta al Draft, nonostante nelle 403 partite giocate in carriera abbia raccolto 13 punti e quasi 8 rimbalzi di media. Gli affari sono andati decisamente meglio fuori dal parquet, scegliendo di fare l’imprenditore e di diventare proprietario di una redditizia miniera di carbone a St. Louis

8° POSTO | JONATHAN BENDER | 5^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1999 DA PARTE DEI TORONTO RAPTORS - SCAMBIATO CON GLI INDIANA PACERS | Un talento inferiore alle aspettative, un giocatore utile da sfruttare in uscita dalla panchina, una carriera più breve del previsto a causa degli infortuni alle ginocchia. Terminata la sua avventura in NBA però, Bender ha fondato la NSBA - National Solo Basketball Associations - uno spazio che permette anche a chi resta fuori dalla lega di giocare a pallacanestro

7° POSTO | ERIC MONTROSS | 9^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1994 DA PARTE DEI BOSTON CELTICS | Essere 210 centimetri aiuta a scalare anche posizioni al Draft, ma non sempre le cose vanno come sperato in NBA. Per Montross tutto è andato storto, ma nella sua North Carolina hanno saputo accoglierlo di nuovo e dargli un’opportunità come commento tecnico alle gare di UNC

6° POSTO | JAY WILLIAMS | 2^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 2002 DA PARTE DEI CHICAGO BULLS | Poteva diventare la nuova superstar di Chicago dopo Michael Jordan, ma a un anno di distanza dalla sua selezione al Draft, Williams si è ritrovato a combattere in un letto d’ospedale dopo un incidente in moto. La sua carriera da giocatore è finita lì, mentre è iniziata quella da ospite su ESPN e da speaker motivazionale agli eventi organizzati dalle aziende e non solo

5° POSTO | PERVIS ELLISON | 1^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1989 DA PARTE DEI SACRAMENTO KINGS | Ben 11 stagioni in NBA senza eccellere e non rispettando le (grandi) attese dettata dalla prima chiamata assoluta. Pervis Ellison però ha scelto di continuare a dedicarsi al basket anche da allenatore, alla guida del Life Center Academy a Burlington in New Jersey: un modo diverso di restituire almeno in parte quanto di buono ottenuto dalla pallacanestro

4° POSTO | BRYANT REEVES | 6^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1995 DA PARTE DEI VANCOUVER GRIZZLIES | La prima scelta della storia dei Vancouver Grizzlies, che hanno potuto contare su un gigante come lui (nel vero senso della parola) per sei stagioni, prima doversi fermare a causa degli infortuni. Reeves però ha deciso di restare coerente rispetto al suo soprannome (“Big Country”) e di dedicarsi all’agricoltura in una fattoria. Non l’unico in questa classifica ad aver fatto questa scelta…

3° POSTO | SAM BOWIE | 2^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1984 DA PARTE DEI PORTLAND TRAIL BLAZERS | Il giocatore scelto dai Blazers prima del più grande talento della storia della pallacanestro. Una condanna che ha accompagnato Bowie per tutta la sua carriera, prima di liberarsi della pallacanestro e di diventare un allevatore e addestratore di cavalli. Tutto, basta non ascoltare più i discorsi legati alla NBA e quel Michael Jordan…

2° POSTO | DANNY FERRY | 2^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 1989 DA PARTE DEI LOS ANGELES CLIPPERS | Al college per lui le cose sono andate decisamente meglio che in NBA, dove non è mai riuscito a sbocciare e trovare la sua dimensione, nonostante le grandi aspettative che hanno accompagnato il suo ingresso nella lega. La pallacanestro però è rimasta il suo mondo anche dopo, dove, nonostante lo scandalo da GM degli Hawks che lo ha costretto all’allontanamento, continua a essere un dirigente e un consigliere molto ascoltato

1° POSTO | DARKO MILICIC | 2^ SCELTA ASSOLUTA AL DRAFT 2003 DA PARTE DEI DETROIT PISTONS | Scelto prima dei vari Anthony, Wade e Bosh nel Draft che metteva a disposizione delle franchigie NBA il maggior numero di talenti del nuovo millennio, Milicic non è mai riuscito a giustificare con i fatti sul parquet una selezione arrivata così in alto. Una volta terminata la sua carriera nel basket però, ha trovato il modo per rinascere: l'agricoltura e una fattoria con un'enorme distesa di mele. Le risposte che cercava andava cercata letteralmente nella natura