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NBA, crisi Covid-19: gli Orlando Magic licenziano 31 dipendenti

coronavirus
©Getty

La squadra della Florida, a seguito delle difficoltà economiche dovute alla sospensione della stagione legata alla diffusione della pandemia da Covid-19, ha comunicato a circa il 10% del suo staff di non avere risorse necessarie per continuare a pagare gli stipendi

La crisi sanitaria negli Stati Uniti e in particolare in Florida è ancora lontana dall’essere giunta a conclusione. Nel frattempo però bisogna fare i conti anche con quella economica che avanza e che inevitabilmente ha raggiunto anche le franchigie NBA - costrette da oltre 4 mesi alla serrata e a fare i conti con delle entrate che si sono drasticamente ridotte in questo complicato 2020. La dimostrazione plastica della situazione non rosea è l’annuncio fatto dagli Orlando Magic di dover rinunciare a 31 componenti dell’organizzazione, licenziati nel giro di pochi giorni. Nel comunicato ufficiale non si fa una stima precisa del numero di persone a cui la franchigia della Florida sarà costretta a rinunciare: “Il nostro business, così come accaduto in tanti altri ambiti negli Stati Uniti e in tutto il mondo, è stato fortemente colpito dalla crisi dovuta al Covid-19. Abbiamo dovuto prendere delle decisioni molto complicante in questa situazione senza precedenti: di fronte alla realtà dei fatti però abbiamo dovuto fare delle scelte dure per riorganizzare la nostra struttura societaria e ridurre il nostro personale. Per un’organizzazione come la nostra, la cui missione è incentrata sugli individui e sul creare attorno ai giocatori il miglior contesto possibile, è difficile confrontarsi con una realtà in cui alcuni colleghi dovranno andare via. Non abbiamo preso questa decisione alla leggera, ma soltanto perché ci siamo ritrovati a non avere altre alternative. Non c’è nulla di personale nei confronti di chi resterà a casa, ma soltanto l’interesse a rendere più agile la struttura della franchigia in un momento di enorme difficoltà economica”.