NBA, Kyle Kuzma sul tiro della vittoria: "Avrei tirato anche con davanti Gesù"
IL PROTAGONISTADopo i 25 punti suggellati dal tiro decisivo a 4 decimi dalla fine per battere Denver, Kyle Kuzma si è scatenato anche nella conferenza stampa post-partita: "Bol Bol? Avrei tirato anche se avessi avuto davanti Gesù. Tutti sanno che sono un titolare in questa lega, ma sono capitato nella squadra dei due migliori giocatori in NBA". E LeBron lo incorona: "Per vincere abbiamo bisogno che sia il terzo violino"
Se c’è una cosa che a Kyle Kuzma non è mai mancata è la fiducia nei suoi mezzi. Magari a inizio anno non aveva quella dei suoi compagni, come ammesso da lui stesso, ma ora tutti hanno iniziato a fidarsi delle sue capacità — tanto da affidargli il tiro della vittoria contro i Denver Nuggets. E Kuzma ha risposto presente, eseguendo alla perfezione lo schema che lo vedeva coinvolto con LeBron James (che aveva il compito di rimettere il pallone in campo e tagliare verso il canestro) e Anthony Davis (ricevitore della rimessa e autore dell’assist per premiare il movimento di Kuzma). Neanche le braccia chilometriche di Bol Bol (220 centimetri di altezza) sono riuscite a contestare il tiro del numero 0 dei Lakers, che dopo la partita - rispondendo a una domanda su come Bol Bol avrebbe potuto influenzare la sua parabola di tiro - ha commentato dicendo: “Avrei potuto trovarmi davanti anche Gesù e probabilmente avrei tirato lo stesso” ha detto in conferenza stampa. “Era una rimessa che avevamo provato in allenamento e il coach ha avuto fiducia in me chiamando il mio numero. Dimostra che tutti ora si fidano di me: ovviamente la giocata nove volte su dieci va a LeBron, ma questa volta è finita a me. È tutta una questione di fiducia”. Infine ha aggiunto: "Tutti sanno che sono un titolare in questa lega: sono solo capitato nella squadra con i due migliori giocatori della NBA".
Una rimessa che coach Vogel ha ammesso di aver “rubato” da un vecchio gioco degli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer e di aver utilizzato già una volta in stagione per liberare al tiro Kentavious Caldwell-Pope, ma che ha suggellato il rendimento finora positivo nella bolla di Kuzma. Nelle sette partite disputate nella bolla Kuzma sta viaggiando a una media di 15.4 punti a partita ed è uno dei pochi ad avere ottime percentuali da tre punti (44.4% su oltre cinque tentativi a partita), aggiungendo anche 4.4 rimbalzi e 1.6 assist quando chiamato in campo. Il suo rendimento è il terzo dietro a LeBron e AD non solo in termini di punti ma anche di minutaggio, segno che davvero la fiducia nei suoi confronti è cambiata. “Può essere una parte fondamentale della nostra squadra nelle prossime settimane” ha detto coach Vogel, che si aspetta da lui una ventata di freschezza in una squadra che, per stessa ammissione di LeBron James, non si sente ancora pronta per i playoff. “Per poter vincere il titolo deve essere il nostro terzo miglior giocatore, e quando uno tra me e AD non è in giornata deve salire ancora ed essere il secondo” ha detto il Re. “La differenza più grande ora è che è in salute: a inizio anno era arrivato con un infortunio alle spalle subito con Team USA. La sua fiducia è migliorata così come la sua difesa”.