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Butler sempre più leader di Miami, con l'aiuto di Dwyane Wade

protagonista

In gara 1 delle semifinali di conference contro Milwaukee Jimmy Butler ha trascinato gli Heat con 40 punti, il suo massimo in carriera nei playoff, confermandosi il leader carismatico della squadra. A fine partita ha raccontato di essere in continuo contatto con l'ex stella di Miami Dwyane Wade: "E' un grande aiuto averlo al mio angolo a spronarmi e consigliarmi"

40 punti, di cui 14 segnati nei momenti decisivi del quarto quarto prendendosi letteralmente la squadra sulle spalle. “Nel finale ho detto ai miei compagni che probabilmente non avrei passato la palla, ho segnato un paio di tiri e mi hanno detto ‘Per noi va bene’”. Jimmy Butler è stato l’assoluto protagonista della vittoria in gara 1 di Miami su Milwaukee, dominando il confronto con l’MVP in carica Giannis Antetokounmpo. Butler, oltre a segnare il suo massimo in carriera nei playoff, si è dimostrato ancora una volta il leader carismatico degli Heat: la guida tecnica (sia in attacco che in difesa) ed emotiva della squadra, seppure si tratti della sua prima stagione in Florida. Ma è da tempo che il feeling tra l’ex giocatore dei Sixers e l’ambiente di Miami è alto. E a proposito di ‘ambiente Miami’ il numero 22 ha raccontato che tra i segreti di questo grande momento c’è il supporto costante della ex stella degli Heat Dwyane Wade (suo compagno a Chicago). “Lo sento sempre al telefono – ha detto dopo la partita – ed è fantastico averlo al mio angolo. Mi parla del gioco, mi dice cosa cercare, ed è sempre la prima persona a scrivermi quando torno negli spogliatoi. E’ un grande aiuto. Ho imparato a prendere in mano il gioco nei finali di partita. Sto imparando, ho visto tanti grandi giocatori. Continuerò a imparare. Voglio solo vincere”. Lo stesso Wade ha celebrato la sua grande prestazione con un tweet a fine partita: "Se non avevate ancora incontrato Playoff Jimmy, benvenuti!". Butler è ora il terzo giocatore della storia degli Heat ad aver segnato 40 punti in una gara di playoff insieme proprio a Wade e a LeBron James. “Ma non si tratta solo di segnare – ha puntualizzato – si tratta di difendere, si tratta di fare la giocata giusta. Fa tutto parte del vincere le partite. Nel quarto quarto mi sentivo di aver raggiunto un certo livello. E se serve che faccia questo tutte le partite sono in grado di farlo. Ma abbiamo in squadra molti altri ragazzi che possono farlo”. La serie con i Bucks è lunga e Antetokounmpo avrà fame di rivincita, ma con un Butler così Miami può sognare in grande.