L'originale guardia dei Nets, non nuovo a trovate sorprendenti nell'affrontare il business NBA, ha annunciato di aver rescisso il proprio accordo con Roc Nation facendo capire di essere più che intenzionato a rappresentarsi personalmente nelle prossime contrattazioni. E già nelle prossime settimane deve prendere una prima interessante decisione
Spencer Dinwiddie ha una decisione d’affari molto delicata da prendere, nelle prossime settimane: scegliere di esercitare la sua player option da oltre 12.3 milioni di dollari con i Brooklyn Nets oppure uscire dal contratto e rendersi già free agent, per negoziare un nuovo accordo con i Nets o con qualsiasi delle altre 29 franchigie NBA. A rappresentarlo in queste negoziazioni sarà… Spencer Dinwiddie stesso, l’agente di se stesso. Il n°26 dei Nets ha infatti reso noto di aver rescisso il contratto con la sua agenzia di rappresentanza — Roc Nation, quella creata da Jay Z che rappresenta tra gli altri anche la superstar dei Brooklyn Nets Kevin Durant — e di pensare seriamente di rappresentarsi autonomamente nelle prossime contrattazioni che lo vedranno impegnato. Dopo aver firmato un contratto triennale per 34 milioni di dollari nel 2018, Dinwiddie ha chiuso l’ultima stagione come miglior passatore dei Nets (6.8 assist a sera, 15° dato di tutta la lega) segnando anche oltre 20 punti di media (20.6 per l’esattezza), ma ciò nonostante restando per la maggior parte lontano dai riflettori e ritrovandosi spesso al centro di voci di mercato.
“Fa parte del business NBA: sentirsi dimenticato dopo aver viaggiato un intero anno oltre i 20 a sera è un’esperienza interessante. Pur sempre meglio di sentirsi dimenticato segnando 4 punti di media…”, afferma con filosofia il giocatore di Brooklyn. Che però proprio quel “business NBA” oggi vuole cambiare, scegliendo di decidere autonomamente — senza la consulenza di nessun agente — il proprio futuro. Un esperimento che merita di essere seguito.