
Draft NBA: le peggiori annate degli ultimi 20 anni. CLASSIFICA
Non sempre le scelte delle franchigie vanno nella direzione giusta e, soprattutto, non sempre il talento a disposizione ogni 12 mesi è lo stesso: alle volte capita di selezionare con la prima chiamata assoluta LeBron James, altre volte Anthony Bennett. Questa la classifica stilata da Bleacher Report con le classi al Draft che nel loro complesso hanno più deluso negli ultimi due decenni

MENZIONE D’ONORE - DRAFT 2016 | No, non tutti ovviamente sono stati un buco nell’acqua: Ben Simmons è stato fermo un anno, ma poi ha dimostrato di essere un All-Star. Pascal Siakam scelto alla n°27 resta una delle migliori chiamate del decennio, visto che i Raptors con lui hanno vinto un titolo. Jamal Murray non sarà mai stato nominato come All-Star, ma dopo l’esperienza nella bolla difficilmente in NBA ripeteranno questo errore

Altri nomi di rilievo? Brandon Ingram e Domantas Sabonis, che meritatamente sono stati selezionati per la prima volta nella loro carriera per la partita delle stelle. E allora, perché citare il Draft in una classifica tra quelli peggiori?

Semplice: perché tolti i migliori otto di quella selezione, gli altri stanno faticando dopo quattro anni a trovare spazio. Un dato su tutti (che non riguarda il Win Share che tanto piace a Bleacher Report): 20 dei 60 giocatori selezionati non hanno ancora giocato in carriera 500 minuti in NBA. Beh, qualche problema c’è

7° POSTO - IL DRAFT DEL 2004 | Le prime cinque scelte furono Dwight Howard, Emeka Okafor, Ben Gordon, Shaun Livingston e Devin Harris. Bene, nonostante soltanto il centro dei Magic abbia raccolto onorificenze e record personali in carriera (il primo titolo NBA invece è arrivato soltanto qualche settimana fa)

Altri giocatori di primo livello? Di sicuro Andre Iguodala chiamato alla numero 9 e anche Luol Deng scelto alla 7. Un MVP delle NBA Finals e uno dei giocatori più solidi e costanti per oltre un decennio con i Bulls. Oltre loro però si fa fatica a trovare qualcosa di buono

Al Jefferson alla 15, Kevin Martin alla 26 e una buona presa con Trevor Ariza alla 43. Un dato però racconta bene l’impatto di questo Draft sulla NBA: in 16 anni sono arrivate 13 convocazioni all’All-Star Game, otto delle quali per il solo Dwight Howard. Tolti lui e Iggy, il resto non resterà certo nella storia del gioco

6° POSTO - IL DRAFT DEL 2014 | Le prime cinque scelte furono Andrew Wiggins, Jabari Parker, Joel Embiid, Aaron Gordon e Dante Exum. Certo, c’è ancora tempo per cambiare rotta, ma sembra evidente che tolto il centro dei Sixers, per gli altri quattro la strada sia stata meno scoppiettante e di successo del previsto

Nel resto della Lottery, dalla posizione sei alla 14, non è arrivata ancora una singola convocazione all’All-Star Game, ma sotto certi aspetti le cose potevano andare decisamente peggio: Marcus Smart, Julius Randle, Dario Saric e Zach LaVine sono giocatori che a loro modo hanno saputo ritagliarsi il loro spazio in momenti e contesti diversi

Sì, in molti avranno da ridire perché Bleacher Report sembra essersi dimenticata di un giocatore: no, assolutamente, la chiamata di Nikola Jokic alla n°41 resta la ragione per cui il Draft del 2014 è fuori dalla top-5 dei peggiori. Il talento serbo infatti è uno di quelli che capita una volta ogni tanto, scelto dopo un bel po’ di giocatori mediocri

5° POSTO - IL DRAFT DEL 2002 | Le prime cinque scelte furono Yao Ming, Jay Williams, Mike Dunleavy, Drew Gooden e Nikoloz Tskitishvili. Sì, tolto il centro dei Rockets - fortemente limitato dagli infortuni - è difficile trovare qualcosa di lontanamente considerabile come un potenziale top-5

Al netto di Yao Ming, il miglior giocatore di quell’anno fu certamente Amar’e Stoudemire selezionato con la numero 9. Giocatori di rotazione con impatto sono stati anche Nene (alla 7) e Caron Butler (alla 10), con il secondo nominato All-Star per due volte. Gli altri in Lottery invece sono finiti rapidamente nel dimenticatoio

4° POSTO - IL DRAFT DEL 2006 | Le prime cinque scelte furono Andrea Bargnani, LaMarcus Aldridge, Adam Morrison, Tyrus Thomas e Shelden Williams. Sì, un vero e proprio disastro - al netto dell’attuale giocatore degli Spurs e con tutto l’affetto per il n°7 azzurro dei Raptors, che si pensava avrebbe potuto avere un ruolo ben diverso in NBA

Il miglior talento di quell’annata? Brandon Roy, finito però a causa di una serie di infortuni ben prima che potesse affermarsi ad alto livello. Da menzionare tra i giocatori arrivati in Lottery anche Rudy Gay e JJ Redick: loro sono tra i pochi che in NBA hanno ancora un ruolo non di secondo piano

Perché questo non è il Draft peggiore degli ultimi 20 anni? Perché fuori dalla top-20 sono finiti tre talenti di altissimo livello: Rajon Rondo alla 21, Kyle Lowry alla 24 e Paul Millsap alla 47. Se solo le franchigie se ne fossero accorte prima, avrebbero evitato di selezionare giocatori dall’impatto rivedibile

3° POSTO - IL DRAFT DEL 2010 | Le prime cinque scelte furono John Wall, Evan Turner, Derrick Favors, Wesley Johnson e DeMarcus Cousins: meglio di altre, per carità, ma senza quell’acuto che soprattutto dal primo e dall’ultimo ci si poteva aspettare (le convocazioni all’All-Star Game sono arrivate, ma nulla più)

Il resto della Lottery invece di talento ne aveva un bel po’, a partire da Paul George scelto alla numero 10, di Gordon Hayward selezionato alla 9 e anche un positivo Greg Monroe nei suoi anni a Detroit, sbarcato in NBA con la n°7. Negli ultimi 20 anni l’unica classe al Draft che ha avuto un Win Share maggiore in questa fascia di selezione è stato il 2001 (Joe Johnson, Richard Jefferson e Shane Battier). La domanda è: perché allora è nella top-3 dei peggiori?

Perché ben 30 dei 46 giocatori selezionati al di fuori della Lottery o non hanno mai messo piede in campo in NBA (ben 9) o comunque hanno giocato meno di 900 minuti in 10 anni. Uniche eccezioni: Eric Bledsoe alla 18 e Hassan Whiteside alla 33. Davvero troppo poco per sperare di evitare di finire sul podio dei peggiori

2° POSTO - IL DRAFT DEL 2013 | Le prime cinque scelte furono Anthony Bennett, Victor Oladipo, Otto Porter, Cody Zeller e Alex Len. L’impatto della n°2, unico selezionato all’All-Star Game, potrebbe regalare altre soddisfazioni nei prossimi anni, ma non aver una prima scelta assoluta, affiancata da giocatori mediocri non fa altro che condannare questo Draft

Giocatori validi scelti in Lottery e che in questi 7 anni hanno dimostrato di avere spessore e valore in NBA? Steven Adams alla 13, selezionato dai Thunder, e CJ McCollum alla 10 dai Blazers - nonostante per entrambi non sia mai arrivata una convocazione all’All-Star Game

Tutto così disastroso? Quasi tutto, visto che fuori dalla Lottery sono finiti due dei principali produttori di Win Share delle ultime quattro stagioni. Alla numero 15 i Bucks hanno selezionato Giannis Antetokounmpo, mentre alla 27 i Jazz hanno preso Rudy Gobert. Due super talenti in mezzo al nulla (o quasi), troppo poco per risollevare un Draft finito quasi in vetta alla classifica dei peggiori

1° POSTO - IL DRAFT DEL 2000 | Le prime cinque scelte furono Kenyon Martin, Stromile Swift, Darius Miles, Marcus Fizer e Mike Miller. Sì, non serve avere un grossa memoria per rendersi conto dello scarso impatto di una top-5 del genere

Il resto della Lottery? Unica eccezione è la scelta numero 8 di Jamal Crawford - tre volte votato sesto uomo dell’anno, ma ben lontano dal diventare un Hall of Famer, nonostante la longevità e il talento. Con il senno di poi però, sicuramente sarebbe stato lui a meritare una chiamata in top-5

E gli altri? Davvero poca roba: Hedo Turkoglu alla 16, Jamaal Magloire alla 19 e Michael Reed alla 43, con gli ultimi due selezionati assieme a Kenyon Martin all’All-Star Game del 2004. Le uniche tre convocazioni di un’intera classe del Draft, quella che si propone di gran lunga come la peggiore della storia NBA