NBA, Gallinari uscirà dalla panchina degli Atlanta Hawks: sarà riserva di John Collins
PAROLEIl General Manager degli Atlanta Hawks Travis Schlenk ha fatto chiarezza sulla rotazione della sua squadra, in particolare riguardo a Gallinari: “Siamo stati chiari nel dirgli che sarebbe partito come riserva di John Collins, lui ne era consapevole quando ha firmato. Ovviamente è possibile che i due giochino assieme”. Schlenk ha anche specificato di voler estendere il contratto di Collins
Ci sarà una novità nella nuova avventura di Danilo Gallinari agli Atlanta Hawks: per la prima volta dal suo anno da rookie in NBA, l’azzurro non partirà titolare ma come riserva in uscita dalla panchina. A rivelarlo è stato il General Manager degli Atlanta Hawks Travis Schlenk, che in una chiacchierata su Zoom con gli abbonati della squadra ha fatto un po’ di chiarezza sulla rotazione ingolfata della sua squadra: “Quando abbiamo parlato con Danilo e i suoi rappresentanti abbiamo messo in chiaro subito quale sarebbe stato il ruolo per cui stava firmando, cioè essere la riserva di John Collins” ha detto Schlenk, come riportato da Kevin Chouinard su Twitter. “Ne era consapevole quando ha preso la sua decisione. Cerchiamo di essere sinceri con tutti i nostri ragazzi: lui sapeva per cosa stava firmando, perciò è così che ci aspettiamo di cominciare”. Il GM ha anche aggiunto che “è possibile che Collins e Gallinari giochino insieme nello stesso quintetto”, ma di base il Gallo comincerà la stagione uscendo dalla panchina nella second unit. “Lui apprezza questa situazione in cui può essere di aiuto ai più giovani. Lo ha già fatto a Oklahoma City e prima ai Clippers, non c’è una singola persona in NBA che abbia qualcosa di brutto da dire sul Gallo. Lo abbiamo messo nel mirino da subito e fortunatamente siamo riusciti a prenderlo”.
Nuovi dettagli sul contratto: ultimo anno non completamente garantito
Ci sono anche nuovi dettagli per quanto riguarda il suo contratto. Come riportato da Chris Kirschner di The Athletic, il terzo anno del suo accordo triennale è solo parzialmente garantito per 5 dei 21.4 milioni a lui dovuti nel 2022-23. Questo significa che solo 45.1 dei 61.5 milioni riportati dalla stampa sul suo accordo sono garantiti, lasciando agli Hawks (o alla squadra che lo acquisirà in futuro via trade) la possibilità di tagliarlo senza garantirgli tutti i soldi dovuti. Pagare oltre 20 milioni una riserva resta comunque un grosso impegno da parte di Atlanta: nell’ultima stagione Al Horford è spesso partito dalla panchina per i Philadelphia 76ers a 27 milioni di dollari, ma si tratta più dell’eccezione (per il brutto accoppiamento tecnico-tattico con Joel Embiid) che non della regola.
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Il motivo tecnico: la difficile coesistenza tra Gallinari e Collins
La decisione di far partire Gallinari dalla panchina deriva da una convivenza con Collins che era apparsa problematica dal punto di vista tattico sin dal momento della firma. A questo punto della sua carriera il Gallo è più adatto a marcare i 4 piuttosto che i 3, come gli sarebbe stato richiesto in quintetto base al fianco di Collins e di Clint Capela. Inoltre, né Gallinari né Collins sono particolarmente adatti a giocare da 5 se non contro avversari sottodimensionati, come fatto dall’azzurro ai playoff quando si accoppiava difensivamente con PJ Tucker. Gli Hawks però hanno già Capela (acquisito alla deadline dello scorso anno e ancora non visto in campo) e Onyeka Okongwu (sesta scelta all’ultimo Draft) come centri, perciò è difficile che ci siano molti minuti per vedere Collins e Gallinari come coppia di lunghi — per quanto la profondità del roster permetta a coach Lloyd Pierce molte possibilità di rotazione. E nel ruolo di 3 ci sono già esterni come Cam Reddish e De'Andre Hunter su cui Atlanta ha investito molto in termini di scelte al Draft, selezionandoli entrambi nella Lottery: uno dei due molto probabilmente partirà insieme a Trae Young e Bogdan Bogdanovic da titolare.
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Il nodo di Atlanta: rinnovare John Collins
Collins è il nuovo punto focale del mercato tumultuoso degli Hawks. Il lungo è reduce da una stagione da 21.6 punti e 10.1 rimbalzi di media e pensa di essersi guadagnato un nuovo contratto al massimo salariale, anche se Atlanta sembra essere riluttante all’idea. Schlenk in ogni caso ha dichiarato che vorrebbe fortemente estendere il suo contratto e che ha già avviato le conversazioni con il suo agente: per questo il posto da 4 titolare è necessariamente suo, che — per sua stessa ammissione — non ha le dimensioni per marcare i 5 più fisici della lega, limitando così i minuti a disposizione per Gallinari nella rotazione. C’è ancora un training camp e una pre-season intera per cambiare idea: attorno a Natale con l’inizio della stagione vedremo quale sarà davvero il ruolo di Gallinari negli Hawks.