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NBA, Steph Curry come Michael Jordan: nasce il suo brand personale

NBA
©Getty

Si chiamerà Curry Brand, nasce all'interno di Under Armour, avrà un sito attivo già in settimana e dall'11 dicembre metterà in commercio i suoi primi prodotti. Basket, golf, poi running e mondo femminile i focus principali, per un pubblico di teenager. "Steph dirà la sua sullo sviluppo di ogni prodotto"

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All’inseguimento di Michael Jordan, in campo (canestri, anelli, record) e fuori (con il proprio brand personale): Steph Curry sembra copiare in tutto e per tutto il modello — sportivo e di business — di MJ, a partire dal nome del nuovo marchio a lui ispirato, Curry Brand. Il sito Internet — CurryBrand.com — sarà operativo già in settimana, dall’11 dicembre verranno lanciate sul mercato le prime scarpe da pallacanestro (in tempo per lo shopping natalizio) e con il tempo il nuovo brand del n°30 dei Golden State Warriors — sviluppato in seno al suo sponsor storico, Under Armour, di cui diviene di fatto uno spin-off — metterà a disposizione tutta la sua produzione. Basket e golf i primi sport all’interno dei quali Curry Brand vuol fare concorrenza ai marchi già affermati, ma poi arriveranno scarpe e abbigliamento anche per le categorie running e per il mondo dello sport femminile. “Steph sarà direttamente coinvolto nello sviluppo di ogni prodotto”, assicura il CEO di Under Armour Patrik Frisk, che già dal 2013 può contare su Curry come proprio atleta e testimonial di riferimento.

Il focus a livello demografico del nuovo brand legato al fuoriclasse dei Golden State Warriors è sugli adolescenti: Curry Brand punta forte sui teenager, dove le ultime ricerche di mercato danno sempre in testa Nike (da quasi un decennio) e dove Under Armour negli ultimi anni ha perso qualche posizione. Certo, la speranza è che il nuovo brand personale di Steph Curry possa anche solo in parte emulare l’incredibile fenomeno di Jordan Brand, nato all’interno di Nike e oggi capace di fatturare 3.5 miliardi di dollari all’anno: i primi passi verranno mossi proprio nella Oakland che ha visto nascere la leggenda (sportiva) di Steph, con un progetto in collaborazione con le scuole locali. Da lì, poi, lo sviluppo vuole essere nazionale e internazionale: se c’è qualcuno che può riuscirci, potrebbe essere proprio Steph Curry.

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"I semi di questo lavoro sono stati piantati 5 anni fa - ha raccontato la superstar degli Warriors a Sports Illustrated - ma poi abbiamo iniziato a fare sul serio negli ultimi due. Vogliamo investire sullo sport, soprattutto facilitando la partecipazione dei ragazzini: posti, programmi, persone e prodotti, le chiamiamo le quattro P, sono i capisaldi attorno ai quali vogliamo costruire". Curry ovviamente non si sottrae agli inevitabili paragoni con Michael Jordan, e il suo brand nato sotto l'ombrello Nike e poi diventato protagonista nel mercato mondiale: "Michael è ovviamente lo standard su cui tutti vengono misurati, ma la verità è che vogliamo sviluppare Curry Brand in maniera diversa, in modo che rifletta di più la mia personalità e non quella di qualcun altro. Poi ovvio, anche solo essere accostato al nome di Jordan e di Dwyane Wade [stessa operazione, all'interno di Li-Ning, ndr] per me è quasi surreale", ammette. Guardando al futuro, Curry ha programmi sia fuori dal campo, per il suo brand appena nato ("Certo che vogliamo mettere sotto contratto altri testimonial: voglio trovare gli atleti giusti a cui passare la torcia") che per la sua carriera: "Un altro titolo NBA. Al resto pensiamo dopo".