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NBA, il terribile inizio di stagione di Luka Doncic: "Chiaramente non ha ritmo"

ANALISI

Nelle prime quattro partite stagionali il candidato MVP ha segnato solo due delle 21 triple tentate, trascinando in basso anche i Dallas Mavericks che questa notte sono stati travolti dagli Charlotte Hornets. I 12 punti di Doncic sono stati forse la sua peggior prestazione da quando è in NBA: "È chiaro che in questo momento non ha alcun ritmo" ha ammesso coach Rick Carlisle

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Prima dell’inizio della stagione, in tanti — sia all’interno della lega che tra gli scommettitori — avevano indicato in Luka Doncic il favorito al premio di MVP. L’eccezionale stagione passata unita all’assenza di Kristaps Porzingis avrebbe dovuto far esplodere le sue cifre, e un piazzamento di squadra tra le prime quattro nella Western Conference gli sarebbe valso ancora più considerazione di quella già avuta lo scorso anno. Invece le prime quattro partite di regular season hanno raccontato tutt’altra storia: come ammesso anche dal suo allenatore Rick Carlisle, “chiaramente Luka in questo momento non ha alcun ritmo. È stata una brutta serata, non c’è molto altro da dire”. E lo si è decisamente visto in campo, nella quale ha probabilmente disputato la sua peggior partita da quando è in NBA: 12 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 2 recuperi in 24 minuti, sbagliando sei dei dieci tiri tentati, tre dei sette liberi procurati e soprattutto tutte le cinque triple provate. Forse è anche per questo che coach Carlisle lo ha tenuto in panchina per tutto il quarto periodo: la gara contro gli Charlotte Hornets era ormai già sfuggita di mano, scivolando anche sul -31 in maniera imbarazzante per una partita casalinga (per quanto senza pubblico), ma lo sloveno non è mai sembrato neanche interessato a rientrare sul parquet, venendo inquadrato mentre scuoteva la testa in panchina come se non riuscisse a credere a quello che era appena successo.

I problemi di Doncic con le percentuali

Doncic in realtà poi è effettivamente tornato in campo, fermandosi a lungo per tirare dall’arco dopo la fine della partita. D’altronde le percentuali di questo inizio di stagione sono glaciali: lo sloveno ha segnato solamente due delle 21 triple tentate, un 9.5% che non rende giustizia alle sue doti balistiche e al suo talento. Di fatto la stella dei Mavericks ha segnato dall’arco solo nella sconfitta di Natale contro i Lakers (2/5), chiudendo con 0/6 all’esordio contro Phoenix e con 0/5 sia contro i Clippers (anche all’interno dello storico +51 di Dallas) e 0/5 contro Charlotte. In tutta la scorsa stagione erano state solamente sei le partite con zero triple segnate, mentre ora sono già tre in quattro gare disputate. A dir la verità, in carriera Doncic non ha mai tirato particolarmente bene da tre (32.7% da rookie e 31.6% lo scorso anno), ma sembrava una questione legata più alla difficoltà dei tiri che si prendeva — tanti step back, tanti isolamenti, poche conclusioni facili create dai compagni — che non all’indiscutibile morbidezza delle sue mani, visto che da due punti sta tirando con percentuali accettabili (57%, in linea con lo scorso anno). Qualcosa però evidentemente non sta funzionando (i Mavs hanno un record di 1-3 e sono 12esimi a Ovest), ma dalla sua espressione in panchina si capiva che il primo a esserne consapevole è lui. Ha tutto il tempo e soprattutto il talento per potersi risollevare, a partire già dal derby sloveno contro Goran Dragic di venerdì notte (in diretta su Sky Sport NBA). È il bello e il brutto di questa regular season accorciata: c’è subito una partita per potersi riscattare dopo una brutta prestazione.