NBA, risultati della notte: Houston batte di nuovo Sacramento, successo per New Orleans
Senza James Harden, i Rockets vincono per la seconda volta nel giro di 48 ore contro Sacramento guidati da John Wall e Christian Wood. Brandon Ingram segna 31 punti nel successo contro i Raptors, Philadelphia batte Charlotte e sale in testa alla Eastern Conference grazie a un record di 5-1. Secondo posto per Cleveland, che vince ad Atlanta ancora priva di Danilo Gallinari. Successi in trasferta per New York e Oklahoma City
HOUSTON ROCKETS-SACRAMENTO KINGS 102-94 | I Rockets bissano il successo contro Sacramento a meno di 48 di distanza dal primo grazie ai canestri e alle giocate di un John Wall completamente ritrovato: per lui 28 punti a referto con 21 tiri, conditi con sei assist. L’ex All-Star di Washington è il primo a segnare 50 punti nelle prime due gare giocate dopo un’assenza di oltre due anni dai tempi di Michael Jordan nel 2001 (quando MJ decise di indossare la maglia degli Wizards tre stagioni dopo aver vinto il titolo con i Bulls)
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L’attenzione in casa Rockets però era concentrata su James Harden e sulla sua assenza causa infortunio: tenuto a riposo per una distorsione alla caviglia destra, il Barba non era stato inserito nella lista degli indisponibili prima della palla a due e coach Silas non ha fatto riferimento alla sua condizione fisica nelle interviste che precedono di circa un’ora il match. La notizia è stata annunciata da Houston 35 minuti prima della gara, facendo crescere speculazioni e immaginare possibili decisioni punitive nei confronti di un Harden sempre più separato in casa
Decisivo per indirizzare la sfida in favore dei Rockets il 9-0 di parziale raccolto da Houston in apertura di quarto periodo che ha portato i texani in doppia cifra di vantaggio. L’alley-oop concluso con una schiacciata da Richaun Holmes ha poi fermato soltanto in parte la corsa dei padroni di casa, con Sacramento che non riesce a sfruttare al meglio i 23 punti di un De’Aaron Fox alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra. Dalla panchina però i californiani arrivano soltanto 12 punti - davvero troppo poco per sperare di batte Houston
NEW ORLEANS PELICANS-TORONTO RAPTORS 120-116 | Ci sono voluti ben 28 tiri liberi tentati nel quarto periodo dai Pelicans (record per ogni singola frazione degli ultimi due anni e mezzo) per battere in volata Toronto e di portare a casa così la serie stagionale contro i Raptors sul 2-0 (non accadeva da cinque anni a New Orleans). Merito della tripla del definitivo sorpasso arrivata nell’ultimo minuto di gioco e firmata da un Eric Bledsoe da 19 punti e 10 assist
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L’uomo copertina della sfida però è Brandon Ingram, autore di 31 punti con sei rimbalzi, quattro assist e quattro triple. Il vero All-Star dei Pelicans, con di fianco una stella nascente come Zion Williamson - che aggiunge 21 punti con 7/12 al tiro e sette rimbalzi. La prima scelta assoluta del Draft 2019 piazza anche un paio di giocate da highlights dal palleggio, scatenato assieme a un quintetto che chiude tutto in doppia cifra
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Resta in campo invece soltanto per 4 minuti Nicolò Melli, ancora una volta in difficoltà a trovare spazio e ritmo in questo complicato avvio di stagione. Per lui 0 punti con 0/1 al tiro dall’arco e un solo rimbalzo a colorare un boxscore che ben racconta la marginalità della sua presenza sul parquet. Un inizio di regular season da dimenticare per il giocatore azzurro, che nelle prossime settimane dovrà cercare in ogni modo di conquistare la fiducia di coach Van Gundy
Toronto infatti era riuscita a rosicchiare ben 12 lunghezze di margine a New Orleans nel quarto periodo, riportandosi clamorosamente avanti a ridosso dell’ultimo spezzone di gara. Negli ultimi tre minuti scarsi di gioco però, i Raptors hanno messo a referto soltanto un punto, incassando così la quarta sconfitta nelle prime cinque gare stagionali nonostante i 27 punti a referto di VanVleet e i 24 di Boucher. Solo dieci con dieci tiri invece per Pascal Siakam, tornato sul parquet dopo lo stop punitivo contro i Knicks
PHILADELPHIA 76ERS-CHARLOTTE HORNETS 127-112 | Vincono ancora i 76ers che confermano il trend positivo di questo inizio di regular season, battono senza grossi problemi Charlotte e si prendono il primo posto a Est. “Quando tiriamo così siamo pericolosi per chiunque”, sottolinea coach Rivers, felice del 16/35 raccolto con i piedi oltre l’arco. “Possiamo farlo ogni partita, abbiamo dei tiratori eccezionali”. Alla sirena sono 24 punti per Harris e 19 con 14 rimbalzi per Embiid
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Discorso a parte va fatto per Ben Simmons, che chiude in tripla doppia: per lui 15 punti, 12 rimbalzi e 11 assist che condiscono nel migliore dei modi una difesa sempre più condizionante - in positivo - per i compagni. Meglio accantonare invece la questione tiro da tre punti, a cui pensano con piacere i compagni: “Ne ha segnata una contro Orlando (la terza in carriera in 222 gare NBA, ndr), ma non faremo nessuna parata per celebrare l’evento”, commenta stizzito Rivers
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Agli Hornets invece resta il solito scatenato Terry Rozier che in questo avvio di stagione le sta provando tutte per riuscire a incidere: per lui sono 35 punti con 12/18 dal campo e sette triple a bersaglio. Una super prestazione, a cui va dietro Gordon Hayward con i suoi 20 punti e LaMelo Ball con 13 in uscita dalla panchina. Poco per pensare di far male a una corazzata come i 76ers
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ATLANTA HAWKS-CLEVELAND CAVALIERS 91-96 | Sotto di 15 lunghezze nel terzo quarto, i Cavaliers riescono a risalire la china grazie alla sesta doppia doppia stagionale di Andre Drummond (12 e 11 rimbalzi, mai nessuno a Cleveland aveva iniziato la regular season con sei in fila) e soprattutto con i canestri di un Collin Sexton da 27 punti e 10/18 dal campo
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Seconda battuta d’arresto stagionale per Atlanta, che dopo due quarti e mezzo di dominio perde ritmo in attacco e lucidità nel punire la difesa Cavs. Restano così soltanto 91 i punti a referto per una squadra da 129 di media, con Young e Capela che chiudono con 16 punti a testa alla sirena, raccolti all’interno di un misero 41% dal campo di squadra
A margine della sfida persa contro Cleveland, è arrivata un'altra notizia in casa Hawks: la diagnosi dell'infortunio subito da Danilo Gallinari nella sfida contro Brooklyn. Una distorsione alla caviglia destra con "rigonfiamento e infiammazione" che costringerà il n°8 azzurro a saltare almeno le prossime due settimane di gioco
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INDIANA PACERS-NEW YORK KNICKS 102-106 | Tom Thibodeau raccoglie con merito il terzo successo stagionale alla guida dei Knicks nelle prime sei gare della sua gestione a New York, sfruttando nel migliore dei modi l’esperienza di Austin Rivers - decisivo con un paio di giocate difensive, con il canestro del sorpasso e protagonista nel parziale da 11-0 che nel finale segna la sfida. Alla sirena sono 25 punti per RJ Barrett e 12 con 11 rimbalzi in odor di tripla doppia per Julius Randle (8 assist)
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Beffati gli Indiana Pacers, battuti in casa da un avversario in teoria alla portata nonostante la super prestazione di Malcolm Brogdon. Per l’ex Milwaukee sono 33 punti - nuovo massimo in carriera - con 12/18 dal campo, 7/10 dall’arco e sette assist in 41 minuti. Dominante ma non troppo, con Mitchell Robinson abile a stoppare il suo tentativo dall’arco nell’ultimo minuto di gioco. L’errore finale che ha sancito la sconfitta dei Pacers
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ORLANDO MAGIC-OKLAHOMA CITY THUNDER 99-108 | Seconda vittoria stagionale per OKC che batte in trasferta i Magic grazie a un’ottima prova corale. Miglior realizzatore dei Thunder è Darius Bazley con 19 punti, a cui seguono i 18 di Hill e I 16 di Gilgeous-Alexander. Il modo migliore per lasciarsi alle spalle la sconfitta con 33 lunghezze di margine incassata contro i Pelicans due giorni fa, a dimostrazione di quanto sia ondivago e in altalena a livello di risultati questo inizio di stagione
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I Magic non riescono a evitare la seconda sconfitta stagionale nonostante un Nikola Vucevic da 30 punti (massimo in stagione), raccolti tirando 13/21 dal campo e con quattro triple a bersaglio e 13 rimbalzi catturati. Terrence Ross ne aggiunge 26 entrando sul parquet a gara in corso con altri quattro canestri pesanti, ma sono gli unici a trovare con continuità il fondo della retina in un match chiuso da Orlando con il 37% complessivo di squadra dal campo
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