NBA e NBPA corrono ai ripari: le modifiche al protocollo anti-COVID
Dopo il rinvio di diverse partite nel corso degli ultimi giorni, con match disputati da quintetti decimati e con situazione come quella dei Celtics - fermi per una settimana a causa della quarantena - che stanno diventando sempre più frequenti, la lega ha deciso di rivedere il protocollo e le norme previste per limitare contatti e, di conseguenza, il contagio. Questi i punti principali discussi e modificati nelle scorse ore
DUE SETTIMANE DA VIVERE IN UNA “BOLLA” | La lega ha indicato nelle prossime due settimane il periodo chiave per limitare la diffusione del contagio: per questo motivo è vietata ogni tipo di attività all’esterno della propria abitazione per i giocatori durante la permanenza a casa - tranne quelle essenziali, per andare ad allenarsi o “legate a circostanze straordinarie”. Un lockdown ad hoc obbligatorio per i giocatori NBA
IN TRASFERTA SI RESTA SOLO IN HOTEL | Diventano più stringenti le maglie e il controllo da parte della lega anche durante le gare in trasferta: niente più ristoranti - prima la NBA aveva stilato una lista di quelli “concessi” - con l’obbligo di restare all’interno dell’hotel. Si può uscire soltanto per andare all’arena a giocare e non si possono ricevere visite da persone che non facciano parte del gruppo-squadra. Anche questo come minimo per le prossime due settimane
RIUNIONI IN SPOGLIATOIO: DURATA MASSIMA 10 MINUTI | Visto che, secondo quanto previsto dal protocollo NBA l’esposizione che costringe un giocatore a restare in quarantena è di 15 minuti a contatto con un positivo, la lega ha chiesto di limitare a soli 10 minuti le riunioni tecniche in spogliatoio - tenute indossando sempre la mascherina. Per discutere di tutto il resto, toccherà farlo in campo, dove mantenere le distanze è molto più semplice
IN AEREO SEDUTI... COME IN PANCHINA | Bisognerà creare anche un piano dettagliato con tutti i posti da occupare in aereo quando si viaggia in trasferta: la disposizione deve essere sempre la stessa - mantenendo quindi i soliti giocatori a contatto - e replicata anche in panchina, per evitare che la positività di un atleta coinvolga tutto il resto del roster
TRATTAMENTI SOLO IN PALESTRA, SEMPRE CON LA MASCHERINA | Niente più massaggi e trattamenti nelle camere d’albergo durante le trasferte: previsto per i giocatori uno spazio in palestra dove poter mantenere la distanza, la giusta aerazione dell’ambiente e indossando sempre ovviamente la mascherina
L'ARRIVO ALL'ARENA PER LA GARA | Ai giocatori non sarà più permesso di arrivare con più di tre ore d'anticipo rispetto alla palla a due e saranno contingentati anche gli accessi sul parquet, per limitare al minimo le interazioni con il resto del personale dell'arena e con gli avversari
LIMITATE LE INTERAZIONI PRE E POST PARTITA | I giocatori (che fino a un secondo prima se le sono date di santa ragione sul parquet) non potranno abbracciarsi e fermarsi a parlare al termine della gare, ma dovranno limitarsi a scambi di saluti con il gomito e a qualche frase pronunciata rigorosamente con la mascherina
LA SEDIA PER RIFIATARE IN PANCHINA, A DEBITA DISTANZA | I giocatori non impegnati sul parquet avranno l'obbligo di indossare sempre la mascherina, ma nel momento in cui si torna in panchina dopo lo sforzo in campo c'è bisogno di ossigeno e di respirare. Per quello la NBA ha previsto una sedia detta "cool down chair", dove accomodarsi, posta al doppio della distanza dalle altre, e dove poter riprendere fiato prima di indossare la mascherina e avvicinarsi agli altri compagni
TRANNE CHE SUL PARQUET, GIOCATORI SEMPRE IN MASCHERINA | È stato rafforzato - non poco - questo concetto, ribadendo che in ogni occasione sarà obbligatorio relazionarsi con gli altri indossando la mascherina. Ogni tipo di violazione porterà non solo alla quarantena, ma anche a pesanti sanzioni
STAFF TECNICO SEMPRE IN MASCHERINA | Allenatori e staff tecnico seguono a ruota: vietato in ogni modo abbassare la mascherina "per tutta la permanenza al di fuori della propria camera d'albergo" durante le trasferte: ennesima conferma, qualora il messaggio non fosse già abbastanza chiaro
ESAMI E TEST ANCHE PER GLI OSPITI RICORRENTI | Durante la permanenza a casa dei giocatori, qualora ci fossero delle persone che frequentano con assiduità l'abitazione di un giocatore NBA, la lega ha richiesto che anche queste persone si sottopongano due volte alla settimana al controllo anti-COVID