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NBA Sundays: Boston ci prova, ma Phoenix controlla e vince contro i Celtics

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©Getty

In un match in cui i Suns fanno gara di testa per 48 minuti, i Celtics cercano in tutti i modi di restare aggrappati alla sfida - guidati dai 23 punti di Jayson Tatum e dai sei giocatori in doppia cifra. Alla fine però ad avere la meglio è Phoenix, che non scappa mai via nel punteggio e si prende la 13^ vittoria stagionale (a fronte di nove sconfitte) chiudendo con cinque giocatori con almeno 15 punti a referto

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PHOENIX SUNS-BOSTON CELTICS 100-91

Il racconto del primo tempo del match

Il primo timeout della partita arriva con Phoenix avanti sul 12-7 e più in palla dei Celtics in avvio grazie a un ispirato Booker - non tanto a livello realizzativo, quanto per qualità delle letture. I Suns hanno così maggiore facilità a colpire dall'arco, a dare armonia a un attacco che riesce con continuità ad andare a bersaglio dalla lunga distanza: dopo otto minuti è già +13 per i padroni di casa. La soluzione ai problemi (soprattutto offensivi) dei Celtics si chiama Jayson Tatum, che segna sei punti in un amen di puro talento e riesce così a tenere in linea di galleggiamento Boston: 27-19 Phoenix a fine primo quarto.

 

Il secondo quarto del match invece è molto più combattuto, con Boston che riesce in maniera intelligente ad approfittare dei tanti errori di immaturità dei Suns - che lasciano per strada diverse opportunità permettendo ai Celtics, anche senza l'infortunato Jaylen Brown, di restare in corsa. All'intervallo lungo è 52-49 per Phoenix, che chiude con un acuto di Booker autore di 13 punti e miglior realizzatore tra i padroni di casa, a cui si aggiungono i 12 messi a referto da Bridges. Anche dall'altra parte sono due i giocatori in doppia cifra: Jayson Tatum a quota 12 e Grant Williams a 10.

Il racconto del secondo tempo del match

La qualità dei Suns, unità al maggiore riposo visti gli ultimi impegni in trasferta di Boston, permettono a Phoenix di partire meglio nella ripresa e, affidandosi di più a Chris Paul, di gestire meglio l’attacco e limitare le palle perse. Il risultato è che Phoenix è più fisica, più veloce e riesce all’occorrenza a riportarsi in doppia cifra di vantaggio, con Deandre Ayton che sale a quota 10 e diventa il terzo giocatore in doppia cifra tra i padroni di casa. A livello di energia non sembra esserci partita, i Suns toccano anche le 15 lunghezze di vantaggio, ma i soliti Boston Celtics (come dice Flavio Tranquillo in telecronaca, "Più li butti giù, più si tirano su") riescono a non mollare la presa e a riportarsi in singola cifra di svantaggio sul finire di terzo quarto.

 

A Phoenix manca sempre qualcosa per riuscire a scavare il solco decisivo e chiudere così i conti, con Boston che si mantiene in linea di galleggiamento a di 3 possessi di distanza, senza abbandonare la gara. Un match di alto livello, giocato dai Celtics che non le armi a disposizione di coach Stevens - cosciente dei limiti di una rotazione ridotta e bravo a cavalcare anche Daniel Theis e Payton Pritchard. Il risultato è che a tre minuti dalla fine i punti di vantaggio di Phoenix sono soltanto sei. La tendenza del match però è confermata anche nelle fasi finali della sfida, con i Suns che tengono botta e si portano a casa la 13^ gara della stagione a fronte di nove sconfitte (nonostante le tante cose da dover mettere a posto).