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NBA, il rookie e il veterano, Immanuel Quickley ha un modello: "Mi ispiro a Lou Williams"

NBA
©Getty

Hanno 13 anni di differenza, uno sta muovendo i primi passi nella lega, l'altro è alla 15^ stagione NBA, dove ha visto e fatto di tutto. Eppure, alla domanda su chi sia il giocatore fonte di maggior ispirazione, la matricola dei New York Knicks ha indicato la guardia dei Clippers. Spiegandolo così

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Uno è nato nel giugno 1999 e quando l’altro esordiva nella NBA (il 1 novembre 2005) timbrava il suo primo giorno di scuola, alle elementari. Il rookie dei Knicks Immanuel Quickley e il grande veterano dei Clippers Lou Williams sembrano provenire da due mondi diversi ma se si chiede alla matricola proveniente da Kentucky — che sta guadagnandosi grandi consensi nelle sue prime uscite NBA — il nome del giocatore che più lo ha influenzato nel suo stile di gioco è proprio quello del “Mago” Williams. “Amo il modo in cui è capace di prendersi i falli e quando oggi mi chiedono da dove ho preso questa abilità io rispondo sempre facendo il nome di Lou Williams. Potete chiedere a qualsiasi mio compagno di squadra al college o al liceo: il mio talento migliore nel giocare uno-contro-uno è quello di subire fallo. È qualcosa che infastidisce gli avversari? Certo che lo è, ed è proprio lì il bello, perché finisce per frustrarli al punto che non vogliono più giocare contro di me. È una caratteristica che ho preso studiando Lou-Will, così come il suo 'floater' e la capacità di giocare con estrema fluidità in attacco”.

La prima sfida contro il suo maestro lo ha stimolato a dare il meglio: Quickley ha chiuso la gara contro i Clippers con 25 punti in 27 minuti e 9/16 al tiro. Per Williams quella sera una partita per i suoi canoni insipida dal punto di vista offensivo — solo 9 punti con 9 tiri — ma 5 assist a referto per la 250^ volta in carriera uscendo dalla panchina. Un record NBA (strappato a J.J. Barea) e un altro insegnamento al quale Quickley può guardare con attenzione: Lou Williams non è soltanto un grandissimo realizzatore.

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