
NBA, risultati della notte: 6^ in fila per i Nets, ko i Clippers. Bene Gallinari e Melli
Brooklyn chiude il giro di trasferte a Ovest imbattuta e dopo i Lakers regola anche i Clippers, grazie al super duo Harden-Irving. Importante vittoria di Atlanta su Denver, con un ottimo Trae Young e un Gallinari utilissimo. Trova finalmente campo anche Nicolò Melli, protagonista del 4° quarto e dell'overtime nella vittoria in rimonta su Boston. Quarto ko nelle ultime sei per Philadelphia, battuta a Toronto, mentre a Est vincono Bucks, Knicks e Magic. Decima sconfitta in fila per i Cavs, battuti in casa da OKC

NEW ORLEANS PELICANS-BOSTON CELTICS 120-115 OT | I Pelicans realizzano la più grande rimonta nella loro storia recuperando da -24 contro i Celtics, superandoli poi in un ultimo quarto e supplementare in cui anche Nicolò Melli è finalmente in campo e decisivo (+18 di plus-minus, il migliore insieme a Josh Hart). Entusiasmanti Brandon Ingram (33 punti) e Zion Williamson (28+10), ai Celtics non bastano i 32 di Jayson Tatum e i 25 di Jaylen Brown per evitare una cocente sconfitta
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Non sono certo i 3 punti con 1/7 al tiro a far sorridere Nicolò Melli, che al suono della sirena si lascia andare a un abbraccio liberatorio con Brandon Ingram. Le note positive arrivano dai 17 minuti finalmente trascorsi in campo (complice anche l’assenza di Steven Adams) ma soprattutto dal +18 di plus/minus (il migliore di squadra) fatto registrare dall’azzurro durante la sua permanenza in campo (tutto l’overtime e il quarto quarto di gioco). La sua difesa è stata fondamentale per la vittoria in rimonta dei Pelicans
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ATLANTA HAWKS-DENVER NUGGETS 125-113 | Importante successo degli Hawks, che venivano da 5 sconfitte nelle ultime 6 gare e che battono una delle squadre di vertice a Ovest approfittando anche un po’ della stanchezza di Denver, alla quarta gara negli ultimi sei giorni. Nonostante questo i Nuggets hanno la forza di riportarsi dal -22 sul finire del terzo quarto a -8, ma non riescono ad avvicinarsi ulteriormente concedendo ancora una volta troppo difensivamente (sono 1-10 quando gli avversari segnano più di 119 punti)
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Contro una delle sue ex squadre, Danilo Gallinari resta in campo soltanto 21 minuti ma trova comunque il modo di lasciare il segno con una gara completa sotto tutti i punti di vista: non solo 12 punti con 3/6 al tiro e il solito, perfetto 5/5 dalla lunetta ma anche 5 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi, una prestazione a 360° gradi che gli vale un plus/minus di +5 (tutti i giocatori degli Hawks chiudono con un saldo positivo)
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TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS 110-102 | Qualcosa è cambiato nella stagione dei Raptors, sempre più simili alla squadra vincente delle ultime annate. Il quarto successo in fila arriva contro i primi della classe a Est e porta la firma della coppia Pascal Siakam (23 punti, con 8 assist e 7 rimbalzi)-Fred Van Vleet (altri 23, 9 assist e anche 4 triple consecutive che permettono a Toronto di rimontare da -14) e di una difesa che concede solo il 39% al tiro a Philadelphia. Ai canadesi manca sempre Kyle Lowry ma sembrano non accorgersene (6-0 senza di lui)
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Per Philadelphia invece è la quarta sconfitta nelle ultime sei gare, nonostante un Ben Simmons che veste ancora una volta i panni del miglior realizzatore in casa Sixers: per lui sono 28 punti con 9 rimbalzi e 5 assist, a cui si aggiungono i 25 di un impreciso Joel Embiid che chiude con 6/20 dal campo e, nonostante i 17 rimbalzi a referto, non riesce a incidere come suo solito. Una serata modesta al tiro per lui e per Philadelphia, che nel quarto e decisivo periodo non va oltre un 5/21 complessivo che non lascia scampo

L.A. CLIPPERS-BROOKLYN NETS 108-112 | Sofferta, come è giusto che debba essere, ma arriva la sesta vittoria in fila (la quinta nel giro di trasferte a Ovest, il più vincente di sempre, 5-0) per i Brooklyn Nets, che ancora senza Kevin Durant rischiano di sprecare un vantaggio di 15 punti ma nel finale riescono a contenere la rimonta dei Clippers, arrivati anche a -4. Brooklyn domina L.A. nel pitturato, dove fa segnare un netto +22 (60-38 per punti prodotti in area).
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A guidare le danze in un gruppo che sta via via trovando sempre maggiore intesa è James Harden, straripante nei 41 minuti sul parquet e incontenibile con i suoi 37 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, conditi con 4 triple, oltre il 50% al tiro dal campo e un paio di recuperi. A rifinire il resto ci pensa Kyrie Irving invece, che ne aggiunge 28 con 8 assist, nonostante il misero 2/11 dall’arco. Brooklyn infatti riesce a dare un’ulteriore dimostrazione di solidità, in una sfida chiusa con il 28% da tre punti e il 68% ai liberi
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Tra i padroni di casa invece è parecchio il rammarico per una partita che nel finale sarebbe potuta terminare anche con un risultato diverso. Paul George le ha provate tutte nei 33 minuti trascorsi sul parquet, chiusi con 34 punti a referto, 12/19 dal campo, 4 triple, 6 rimbalzi e 7 assist. Un contributo importante a cui si aggiunge un Kawhi Leonard da 29 punti e 13 rimbalzi, mentre in uscita dalla panchina Lou Williams non va oltre i 5 punti con 2/11 al tiro
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MILWAUKEE BUCKS-SACRAMENTO KINGS 128-115 | Con le loro superstar sugli scudi (70 punti combinati per la coppia Antetokounmpo-Middleton) i Bucks superano facilmente la squadra con la peggior difesa della lega, chiudendo il conto già nel primo tempo grazie a un secondo quarto da 42-31 e poi all’8-0 di parziale in apertura di secondo tempo. Secondo successo in fila per Milwaukee dopo i 5 ko consecutivi, mentre il trend è esattamente opposto per Sacramento: si tratta della settima sconfitta in fila dopo 4 vittorie consecutive
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Se da una parte tutto il quintetto Kings chiude in doppia cifra, ma il miglior realizzatore è Tyrese Haliburton in uscita dalla panchina con i suoi 23 punti e 10/16 al tiro, dall’altra non si può non sottolineare la prestazione da MVP di Giannis Antetokounmpo - abile a spazzare via tutto e tutti sul parquet in un match da 38 punti, 18 rimbalzi e 4 assist in soli 33 minuti di gioco. Oltre alla tripla a bersaglio, a pesare è soprattutto il 19/24 a cronometro fermo - convincente crescita di produzione e resa in lunetta
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Discorso a parte va fatto per l’altro All-Star dei Bucks: Khris Middleton segna 32 punti con 13/22 dal campo, a cui aggiunge 3 canestri pesanti, 8 rimbalzi, 6 assist e ben 4 recuperi - uno degli altri quattro giocatori in doppia cifra, con Donte DiVincenzo che ne segna 16 in quintetto, mentre a gara in corso i Bucks ne raccolgono 12 da Connaughton e 10 da Forbes
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NEW YORK KNICKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 103-99 | La prima partita di Tom Thibodeau da avversario di Minnesota è stata anche l’ultima da allenatore dei T’Wolves di Ryan Saunders - sollevato dal suo incarico al termine della 24^ sconfitta incassata in stagione, a fronte di sole 7 vittorie. New York era riuscita nell’impresa di sprecare 21 lunghezze di vantaggio, ma guidati poi nel finale da un Julius Randle da 25 punti e 14 rimbalzi - con tanto di tiro libero del sorpasso a 32 secondi dalla sirena - i Knicks sono riusciti a tenersi stretto l’ottavo posto a Est
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Minnesota le prova tutte per tenere in vita la partita (e virtualmente anche la panchina di Ryan Saunders), con Karl-Anthony Towns scatenato in un quarto periodo chiuso dai T’Wolves sul 28-16 di punteggio dagli ospiti, trascinati dai suoi 27 punti e 15 rimbalzi. Uno sforzo che non cambia la sostanza di un match che diventa la quarta sconfitta in fila e l’ottava nelle ultime nove per Minnesota, ancora senza D’Angelo Russell infortunato e che nell’ultimo anno ha potuto schierare Towns-Russell-Beasley insieme sul parquet soltanto per 103 minuti

ORLANDO MAGIC-DETROIT PISTONS 105-96 | Terza vittoria in fila per i Magic - la striscia più lunga di questa regular season, dopo il 4-0 con cui Orlando ha aperto la stagione - e successo nei primi dei due incroci ravvicinati con i Pistons, con Detroit battuta senza appello nonostante i 24 punti di Jerami Grant e i 17 con 10 rimbalzi e 23 tentativi dal campo di Josh Jackson in uscita dalla panchina. Per gli ospiti e la terza sconfitta consecutiva, la conferma di avere il peggior record della Eastern Conference
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Il protagonista del successo Magic è ancora una volta Nikola Vucevic, autore di 37 punti in 36 minuti con 14/27 al tiro, 12 rimbalzi a referto, 3 assist e un +16 di plus/minus che ben racconta il suo impatto sul match. Ottima prova anche per Evan Fournier, al suo massimo stagionale a quota 29 punti con 7/15 al tiro e 12/13 a cronometro fermo, aggiungendo poi 7 rimbalzi e 7 assist. Terrence Ross ne aggiunge 17 a gara in corso, trovando il fondo della retina dall’arco in tre occasioni (unico a colpire da tre punti assieme ai due leader precedentemente citati)
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CLEVELAND CAVS-OKLAHOMA CITY THUNDER 101-117 | I Thunder battono i Cavaliers a domicilio e condannano così Cleveland alla decima sconfitta in fila, vanificando l’ottima partenza in regular season e sprofondando sul fondo della Eastern Conference. Non bastano ai Cavs i 27 punti di Collin Sexton e i 26 di Jarrett Allen - nuovo massimo in carriera - raccolti tirando 11/11 dal campo e aggiungendo 17 rimbalzi. Una prestazione maiuscola sotto canestro, che tuttavia non ha impedito a OKC di controllare il match nell’ultima mezz’ora senza problemi
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Shai Gilgeous-Alexander è il miglior realizzatore in casa Thunder, autore di 31 punti e 9 assist al termine di un match da 9/15 dal campo e in cui raccoglie anche 4 rimbalzi e aggiunge un pallone recuperato al suo boxscore. Al Horford colpisce a ripetizione quando più serve a OKC, chiudendo la sfida con 16 punti e 8 rimbalzi, mentre Theo Maledon - sempre più spesso utilizzato in quintetto - ne mette 14 con 5/7 dal campo