Rick Mahorn: "Non ho visto 'The Last Dance', Jordan lo prendemmo a calci nel..."
the last danceL'ex giocatore dei Bad Boys di Detroit (campione NBA nel 1989 battendo Chicago in finale di Conference) ha dichiarato di non aver visto il celebre documentario sull'epopea di Michael Jordan con i Bulls. "Non me ne frega niente di quello che ha fatto - ha attaccato - lo abbiamo preso a calci nel sedere. È l'unica cosa che conta"
Rick Mahorn è stato uno dei protagonisti del primo titolo dei Detroit Pistons nel 1989 (non ci sarà invece nel bis dell’anno successivo), una squadra passata alla storia con il soprannome di "Bad Boys" per la durezza intimidatoria con cui giocava. Squadra tornata sotto i riflettori grazie al documentario sull’avventura di Michael Jordan con i Chicago Bulls "The Last Dance". Proprio quei Pistons furono i principali rivali degli emergenti Bulls di MJ alla fine degli anni ’80. Prima di conquistare il suo primo titolo infatti Chicago fu sconfitta due volte in finale di conference dai Pistons, poi campioni NBA nel 1989 e nel 1990. Due serie senza esclusione di colpi, in particolare nei confronti di Jordan, raccontate ampliamente in "The Last Dance", così come la rivincita dei Bulls nel 1991. Ma di rivedere quei momenti nel documentario su MJ a Rick Mahorn – che si conferma bad boy come allora – non interessa minimamente. “Non l’ho guardato – ha confessato durante un incontro pubblico - perché non me ne frega niente di quello che ha fatto Jordan. Lo abbiamo preso a calci nel sedere, ed è tutto quello che conta. Oltretutto io non c’ero più quando ci hanno sconfitto, e comunque non gli avrei stretto la mano (i Pistons battuti nel 1991 uscirono dal campo senza salutare gli avversari). È basket: mi hai battuto? ‘Addio’, io avrei lasciato così il campo”. Il lungo intimidatore di quella edizione di Detroit, poi, ne fa anche una questione logistica. "Oggi vedo tantissime squadre prendere direttamente la strada degli spogliatoi dopo una sconfitta. Loro vanno a sinistra, gli avversari a destra. Solo che nel nostro caso al tempo, al Palace di Auburn Hills, ci ritrovavamo gli spogliatoi lontanissimi dalla nostra panchina, per cui per raggiungerli ci toccava passare davanti a quella degli avversari. Oggi non succede più, ma anche questo particolare ha contribuito a creare quella polemica".
Mahorn ha poi criticato la poca considerazione che si è data negli anni a quei Pistons (e anche ai successivi Houston Rockets che vinsero i titoli 1994 e 1995). “Non siamo mai stati riconosciuti come una delle migliori squadre della lega. Sono sempre stati i Celtics, i Lakers e poi i Bulls. Nella lista delle celebrazioni si saltano sempre due squadre capaci di vincere in back-to-back come Detroit e Houston. Si deve riconoscere a quelle squadre quello che gli è dovuto, perché sono nella storia. Non si è saltato direttamente dai Lakers ai Bulls, c’è stato un inconveniente in questa storia, e sono contento che finalmente stiamo ottenendo il rispetto che meritiamo”.